Bonus Verde 2018: cosa è
Bonus Verde 2018, in arrivo, inserito nella legge di Bilancio, verde perché dedicato a giardini, terrazzi, balconi. Per quantificare subito i vantaggi va detto che per il verde urbano la legge prevede un bonus del 36%, una scelta che vale 600 milioni di euro secondo il Governo che così stima l’impatto che potrà avere questo sconto. Sarà da applicare, nella pratica, agli interventi relativi a ville, villini e palazzi di lusso, ma non vuole essere un Bonus Verde 2018 per VIP, va bene anche per interventi di verde urbano in normali condomini.
Assieme al Bonus Verde 2018, nella Legge troviamo altri cambiamenti lato green che riguardano l’ecobonus del 65%: non riguarderà più interventi come la sostituzione di infissi e schermature e le caldaie a condensazione e a biomasse ma a supportarlo verrà creato un fondo di garanzia pubblico in modo che più persone possano beneficiarne.
Bonus Verde 2018: cosa è
Finora solo gli interventi sugli edifici erano coperti da dei Bonus, quelli del 50% e del 65%, mentre il verde urbano restava senza detrazioni che rendessero gli interventi a riguardo, invitanti, dal punto di vista economico.
Il Bonus Verde 2018 introdotto quindi, completa un quadro di vantaggi per chi interviene in ottica ecocompatibile. E’ esplicitamente dedicato alla sistemazione a verde “di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni”, una perifrasi che vuole indicare terrazzi, balconi, giardini condominiali, giardini pensili e coperture, messa a dimora di piante e arbusti.
Le detrazioni sono del 36%, vanno applicate alle spese documentate e possono arrivare fino ad un massimo di 5mila euro per ogni unità immobiliare. In caso di spese condominiali, le detrazioni non spariscono, anzi, e il tetto massimo di 5mila euro per unità.
Bonus verde 2018: impatto
Al di là della gioia di chi si sta apprestando a fare interventi che rientrano nella categoria indicata, è bene ampliare gli orizzonti per capire che impatto può avere questo Bonus Verde 2018 a livello nazionale, al di là del nostro naso di singoli cittadini.
Sempre secondo le stime del Governo, questo Bonus agisce su un bacino potenziale di 1,2 miliardi di euro che, presumibilmente, riguarderanno interventi fatti su ville, villini e palazzi di lusso. Di questi euro, 600 milioni saranno investimenti aggiuntivi. Tra le spese su cui è possibile recuperare, sono incluse quelle di progettazione e manutenzione, ovviamente solo se connesse a quel tipo di interventi che il Bonus verde va a incoraggiare.
Bonus Verde 2018 ed ecobonus
Con l’arrivo del Bonus Verde 2018, anche l’Ecobonus è stato cambiato, il meccanismo sarebbe stato migliorato per massimizzare i benefici a parità di costi. Lato pratico, la detrazione del 65% è stata prorogata fino al 31 dicembre 2018 per gli investimenti di efficientamento energetico di singole unità immobiliari e lo stesso è stato fatto per lo sconto del 50% che riguarda le ristrutturazioni. Al contempo passano dal 65% al 50% gli interventi che prevedevano la sostituzione di infissi e schermature, l’installazione di caldaie a condensazione e a biomasse.
Per le detrazioni del 70 e 75% la scadenza del 31 dicembre 2021 è stata confermata, questi sconti riguardano investimenti come il cappotto termico, quindi di tipo più strutturale.
Bonus verde 2018: fondo di garanzia
Con questa modifiche, si è reso necessario, da un lato, e si è colta l’occasione, dall’altro, per creare un fondo nazionale da 50 milioni all’anno, attivo tra il 2018 e il 2020, in modo concedere garanzie sui prestiti finalizzati alle operazioni di riqualificazione energetica. Lo scopo di questi euro, in arrivo dal ministero dell’Ambiente e dal ministero dello Sviluppo economico, è quello di stimolare 600 milioni di investimenti includendo tra i beneficiari del Bonus e degli ecobonus anche i cittadini a basso reddito che faranno meno fatica ad accedere a prestiti bancari.
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Pubblicato da Marta Abbà il 3 Novembre 2017