Bonsai da interno e bonsai da esterno
Bonsai da interno e bonsai da esterno, consigli sulla pianta da scegliere per la coltivazione di bonsai in casa o in giardino.
I bonsai sono alberi in miniatura che crescono in vasi molto particolari. I vasi dei bonsai, infatti, sono caratterizzati da una profondità estremamente ridotta per limitare lo sviluppo dell’apparato radicale dei bonsai.
Chi vuole comprare un bonsai, generalmente, si reca da vivai specializzati e ne sceglie uno in base al proprio gusto personale, senza badare alle esigenze della pianta. Eppure dovremmo scegliere il bonsai in base alle cure che possiamo dedicargli e all’ambiente in cui intendiamo coltivarlo. Al momento della scelta del bonsai è sempre bene rivolgersi a vivaisti specializzati nella coltivazione e cura dei bonsai perché meglio sapranno indicarvi la pianta più adatta alle vostre esigenze.
Quale bonsai scegliere?
Se siete alle prime armi, una pianta adatta è il bonsai di ginepro, si tratta di un sempreverde piuttosto resistente e che, al contrario di molti altri bonsai, non richiede particolari cure.
Un’altra opzione è data dalle specie Ficus, già usate in dimensioni reali per la coltivazione in casa.
La scelta può essere effettuata anche in base al budget che intendiamo spendere. Esistono bonsai più o meno rari e più o meno ricercati. Si parte da una spesa minima di 30 – 100 euro per salire anche oltre il migliaio di euro per le specie più rare.
Migliori bonsai da coltivare in casa
I migliori bonsai da interno sono quelli che non amano essere esposti ai raggi diretti del sole e che tollerano il clima secco nella maggior parte dell’anno.
I bonsai da coltivare in casa più popolari sono:
- Ficus Retusa o Formosanum
- Serissa Foetida o Japonica variegata
- Camelia
- Gardenia
- Buxus Harlandii
- Zelkova Nire
- Ligustrum…
Il ficus Retusa è un bonsai dal fogliame verde scuro intenso. Va irrigato regolarmente e con una certa generosità. La sua vegetazione va potata periodicamente per il mantenimento della forma.
La Serissa è un bonsai da interno molto popolare per il suo aspetto estetico e per i suoi fiori. Chi vuole un bonsai di olmo può puntare alla Zelkova Nire, di origine cinese. Questo bonsai non tollera le basse temperature e si adatta bene all’ambiente interno. Le cure da dedicare al bonsai di olmo cinese sono contenute nel nostro articolo guida Come curare un bonsai.
Migliori bonsai da coltivare in giardino
I bonsai da esterno sono piante più resistenti al freddo anche se è sempre consigliato di porre il bonsai sotto una tettoia o nelle zone più riparate del giardino.
Chi vuole coltivare bonsai in giardino dovrà preferire i bonsai di azalee che offrono una fioritura abbondante, oppure le diverse specie di acero, dall’acero palmatum all’acero burgerianum. Anche il cedro, il faggio, la betulla e il bonsai di ulivo possono essere coltivati in giardino. Per la coltivazione di bonsai in giardino è meglio scegliere le specie che si adattano meglio al clima mediterraneo, un esempio è il bonsai di ulivo della qualità silvestre, dalle foglie più piccole e quindi più indicato per la coltivazione a bonsai.
Ricordate che anche tra i bonsai vi sono le specie caducifoglie, quindi non bisogna allarmarsi se nei mesi invernali vediamo cadere le foglie di bonsai di cedri, larici e olmi… anche i bonsai attraversano fasi di riposo vegetativo e riprenderanno la piena attività durante la primavera successiva con nuovi germogli. Un bonsai interessante da ospitare e curare è quello del Ficus Benjamina non pretenzioso ma altrettanto bello.
Bonsai, cure e rinvaso
Le cure dipendono dalle specie che intendiamo coltivare. Il rinvaso del bonsai, invece, dipende sia dalla dimensione del vaso di partenza che dalla specie!
Gli alberi a crescita rapida hanno bisogno di rinvasi più frequenti (vanno rinvasati ogni 2 anni o in casi estremi addirittura ogni anno). Gli alberi a crescita lenta e tutti i bonsai più vecchi e maturi, necessitano di rinvasi più sporadici, in intervalli di tempo compresi tra i 3 e i 5 anni.
Quando rinvasare bonsai? Il rinvaso va fatto a inizio primavera, quando l’albero è ancora in fase di riposo vegetativo.
Pubblicato da Anna De Simone il 21 Settembre 2016