Il biotrituratore fai da te non è un’idea peregrina. Si può fare, solo che non è facile realizzarne uno che funzioni bene e, bene che vada, non avrà mai le prestazioni di un biotrituratore elettrico o a scoppio. Si tratta quindi di capire se ne vale la pena.
Le cose che servono per costruire un biotrituratore fai da te sono un disco tagliente o una ruota dentata, un certo numero di ingranaggi per fare un motoriduttore di potenza sufficienti, cuscinetti e non poco altro ancora. Ovviamente servono anche delle buone cognizioni di meccanica, ma se vi è venuta questa idea quelle forse non vi mancano. Alla fine la spesa non sarà indifferente e la sicurezza beh, quella ve la dovete garantire da soli.
Nei negozi di giardinaggio si possono trovare dei trituratori meccanici dotati di lame dentate che non costano molto e si spostano facilmente perché sono montati su ruote. Ma qui non siamo più nel fai da te e vi serviranno delle buone braccia. E poi vanno bene per le foglie, anche quelle fibrose (cosa ottima perché a volte questo materiale impasta il biotrituratore) ma non per i rami più grossi.
Alla fine, secondo me, la scelta più sensata è l’acquisto di un biotrituratore elettrico. Dico elettrico perché è più facile da gestire di uno a scoppio (niente tanioche di benzina e meno rumore) e guardando agli ultimi modelli delle buone marche la potenza degli elettrici è più che sufficiente alla gestione di un giardino anche di grandi dimensioni. Il discorso cambia se avete esigenze professionali, ma solo in questo caso.
Personalmente il biotrituratore lo metto tra gli attrezzi indispensabili quando si ha un giardino con siepi e qualche pianta. Basta con gli ammassi di sfalci, che non si sa mai dove metterli, e soprattutto basta con le frasche nel bagagliaio dell’auto avanti e indietro dalla discarica (che anche per l’ambiente non è una bella cosa). Inoltre il biotrituratore è utile nella preparazione del compostaggio domestico perché il triturato è ottimo per alleggerire il terreno.
Però non fatevi prendere la mano. Non tutto si deve per forza triturare, I rami più piccoli sono ottimi per avviare il fuoco nel camino (potete fare a meno delle tavolette accendifuoco) e metterne da parte qualche fascina è buona cosa. A patto che abbiate un camino o una stufa a legna ovviamente.
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