Biotrituratore: un alleato in giardino
Il biotrituratore da giardino si rivela un buon alleato perché, se ci pensiamo bene, a pesarci della manutenzione del verde non sono la potatura o lo sfalcio (che sono la parte divertente) ma piuttosto la fase di pulizia e smaltimento-trasporto degli scarti che – accidenti a loro – quando sono ammucchiati a terra sono molto più voluminosi di quando stanno sulla pianta.
I numeri non mentono: residui e scarti di potatura dipendono ovviamente dalle dimensioni del giardino e dal numero di piante, ma mediamente in un’area di 1.000 mq se ne producono 125 metri cubi. Una quantità enorme! Con un biotrituratore questo volume può essere ridotto del 75% ma soprattutto diventa più facile da smaltire.
I possessori di un giardino devono provvedere per legge allo smaltimento del materiale tagliato, che non può essere abbandonato nei prati o nei boschi. Le cose due: o lo si trasporta a una piazzola attrezzata oppure lo si trasforma in compost utilizzabile in loco. Per questa seconda operazione servono o il grande spazio la una grande pazienza necessari per ridurre rami e frasche in concime, oppure un biotrituratore che sminuzza gli scarti.
Il materiale sminuzzato finemente con un biotrituratore può essere distribuito sul terreno in uno strato sottile e diventare una pacciamatura di concimazione in grado nutrire e di proteggere il terreno in tutte le condizioni atmosferiche. In caso di pioggia questo strato impedisce l’erosione, mentre con il caldo e con il gelo funziona bene da isolante e da regolatore dell’umidità.
Un consiglio: l’erba tagliata, mescolata ai rami e alla frasche passate nel biotrituratore, è adatta come materiale per la pacciamatura. L’importante è lasciarla asciugare prima di distribuirla al suolo perché l’erba fresca e umida tende a incollarsi e ostacola la respirazione del terreno. Ottimo mescolare l’erba tagliata di fresco con le foglie raccolte e sminuzzate, il che evita ai fili d’erba di incollarsi e apporta allo strato di pacciamatura il giusto equilibrio azoto-carbonio.
Con il materiale sminuzzato dal biotrituratore diventa più facile preparare il compost e gestire l’intero compostaggio domestico, il che permette anche di risparmiare sui concimi. La qualità del compost dipende dal miscuglio giusto, che deve prevedere residui verdi contenenti soprattutto azoto e residui marroni contenenti carbonio. I compost migliori hanno un rapporto carbonio/azoto (C/N) compreso tra 25:1 e 30:1.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 11 Maggio 2014