Biossido di titanio: cancerogeno o sicuro?
Biossido di titanio cancerogeno: quando evitarlo come additivo alimentare (E171) e uso del biossido di titanio in cosmetica.
Il biossido di titanio o diossido di titanio è un composto chimico, usato, tra le altre cose, come additivo alimentare. Nell’etichetta, tra gli ingredienti citati, il biossido di titanio alimentare è segnalato con la sigla E171.
Appare come una polvere cristallina incolore ed è usata nell’industria alimentare così come in quella cosmetica. Come additivo alimentare è contenuto in molti prodotti quali:
- Caramelle
- Salse
- Prodotti a base di pesce
- Alimenti a base di formaggio
- E’ usato anche per migliorare il colore di moltissimi alimenti
In cosmetica è usato per conferire alla crema la caratteristica colorazione bianca e per le sue proprietà assorbenti. Si trova:
- Trucchi
- Deodoranti
- Creme contro il rossore da pannolino
- Dentifricio
- Creme solari
Se nell’industria alimentare è segnalato con la sigla E171, nell’industria cosmetica è segnalato come CI 77891 (quando usato come colorante) o con il nome di titanium dioxide.
Biossido di titanio cancerogeno
Stando a quanto pubblicato dai ricercatori dell’Inra (Institut national de la recherche agronomique), il biossido di titanio alimentare (sigla E171), quando utilizzato come additivo negli alimenti, sarebbe responsabile dello sviluppo di cancro colon-rettale e avrebbe effetti sulle funzioni immunitarie. Quindi sì, per l’Inra francese, il biossido di titanio è cancerogeno. Per questo motivo, l’additivo E171 potrebbe ben presto sparire dall’elenco degli additivi alimentari usati in Francia.
Italia e Francia, fanno riferimento a un ente noto come Efsa, l’Autorià Europea per la sicurezza Alimentare.
Biossido di titanio: fa male? La risposta dell’Efsa
Il biossido di titanio è usato negli integratori e in molti alimenti così come in cosmetica. Oggi, sotto accusa, è il biossido di titanio usato come additivo alimentare. La sua ingesione, in alcuni animali, è stata considerata cancerogena e a rischio di sviluppo di lesioni tumorali in caso di somministrazione cronica.
Lo studio condotto in Francia ha sottoposto dei topi all’ingestione controllata dell’ingrediente. Tale studio, da solo, fornisce solo informazioni frammentarie dei possibili effetti del biossido di titanio con effetti non applicabili necessariamente anche all’uomo. Lo studio è sicuramente da approfondire ma attualmente, per l’Efsa, non ci sono abbastanza prove in grado di affermare che il biossido di titanio sia realmente cancerogeno.
A prescindere dai nuovi studi, è importante sottolineare che questo ingrediente già era annoverato in alcune liste delle sostanze cancerogene per l’uomo.
Biossido di titanio: cosmetica
L‘International Agency for Research on Cancer ha classificato il biossido di titanio come possibile cancerogeno per gli umani , inserendolo nella classe 2b. Il rischio di tumore può insorgere, però, solo se l’ingrediente è inalato. In questo contesto, sotto la lente d’ingrandimento andrebbe messo il biossido di titanio cosmetico.
Fa male e va evitato? Il nostro parere
Torniamo alla nostra domanda, il biossido di titanio fa male? Attualmente studi scientifici che possano dare una risposta definitiva a questa domanda non ve ne sono. Per l’Efsa, l’additivo E171 rimane sicuro.
Un consumatore consapevole che vuole attuare un principio di prudenza, potrebbe evitare gli alimenti contenenti biossido di titanio (E 171). Come molti ingredienti dubbi, anche il biossido di titanio rimane un additivo sconsigliato, da evitare quando possibile.
Additivi sconsigliati
Non sono biossido di titanio, sono molti gli additivi da evitare perché possono indurre possibili danni alla salute con studi ancora più solidi rispetto alla documentazione prodotta contro l’uso del biossido di titanio alimentare.
Quali sono gli additivi che fanno male?
Ecco un elenco che va considerato solo “parziale” della lista degli additivi che fanno male alla salute.
- E 1520 – Propileniglicole o 1,2-Propandiolo
- E 586 – 4-Esilresorcinolo, usato come antiossidante
- E952 – Acido ciclamico e i suoi sali derivati (di sodio e di calcio), è un edulcorante
- E407a – Alghe Euchema trasformate
- E173 – Alluminio, usato come colorante
- E123 – Amaranto, usato come colorante
- E220 – Anidride solforosa, ne abbiamo molto parlato negli articoli sui solfiti nel vino.
- E160b – Annatto, bissina e Norbissina, colorante alimentare.
Pubblicato da Anna De Simone il 15 Gennaio 2019