Biolaghi e Biopiscine
Biolaghi o biopiscine, tuffiamoci in questa avventura completamente green, mondi in cui un buon bagno non è a scapito del’ambiente che ci circonda ma perfettamente integrato. Anzi, una occasione per entrare in contatto più profondamente con la natura e aumentare il senso di rispetto che proviamo per essa.
Biolaghi: cosa sono
I biolaghi sono bacini ornamentali e balneabili d’acqua dolce che, come appena detto, riescono ad integrarsi in modo perfetto con l’ecosistema circostante. Questo significa innanzitutto non recargli danno alcuno. Ecco quindi degli specchi d’acqua sì artificiali ma non “cattivi” perché la depurazione avviene con l’impiego di elementi naturali e non con sistemi artificiali e tradizionali di trattamento delle acque.
Principalmente vengono utilizzate piante e ghiaia, in grado di rendere le acque balneabili. Questo tipo di processo di depurazione, detta fitodepurazione, fa in modo che si possa lasciar stare preparati chimici come il cloro, evitando così che sostanze come quella, e altre ancora più nocive, vengano versate nei sistemi fognari o nei terreni circostanti.
Biolaghi fai da te: costruzione
Per costruire biolaghi è bene capire in cosa consiste nella pratica, dopo aver ben precisato quanto è green ed ecocompatibile. Funziona come un acquario: l’acqua passa attraverso un massa filtrante costituita da microrganismi ad hoc che si occupano di eliminare le scorie organiche presenti e riducendole in elementi minerali a loro volta assimilati dalle piante.
La struttura dei biolaghi consiste in due zone che possono essere o direttamente a contatto, o quasi, oppure collegate ma separate da una parete poco sopra al pelo dell’acqua. Si ha quindi la massa di acqua che viene spinta attraverso uno strato piuttosto spesso dove avviene un filtraggio di tipo biologico.
C’è infatti del materiale vulcanico, in questa separazione, e tramite microrganismi oltre che per processi meccanici, l’acqua viene purificata grazie alla porosità stessa del materiale. Poi passa anche attraverso le piante palustri che finiscono l’opera fino all’ottenimento di acqua cristallina. Zero cloro e zero rischio zanzare: non si tratta di acqua stagnante.
Biolaghi: la Onlus Biolaghiegiardini.it
Questa onlus dedicata ai biolaghi nasce da un progetto molto green che ha l’obiettivo di diffondere un nuovo concetto di sostenibilità e benessere, un concetto che interseca vari settori tra cui turismo, salute, green wellness, lifestyle, cucina.
L’associazione nello specifico si chiama Biolaghetto Italia, ha oggi tre anni e arriva a incorniciare decenni di rodata sinergia tra cinque imprenditori esperti di biolaghi. Assieme proseguono con questo progetto a divulgare non solo il concetto di biolago o di biopiscina, ma anche a sostenere lo sviluppo delle aree verdi che ne ospitano in varie zone della penisola.
Ancora troppo poche, se si guarda al resto d’Europa, soprattutto ai Paesi nordici, più che diffuso, stile di vita, privata e pubblica, ridurre l’impatto ambientale e “risparmiare” le risorse naturali, tutelare il territorio, recuperandone e tutelandone le biodiversità.
Biolago Sasso Pisano
Nei pressi dei percorsi delle fumarole, delle biancane e degli scavi archeologici delle terme etrusco-romane del Bagnone si trova questo biolago dove ancora possiamo osservare manifestazioni geotermiche naturali. Qui sorge un complesso balneabile in cui è possibile capire cosa sono i biolaghi e anche goderne appieno, in totale relax. E con la serenità di sapere che il tutto è alimentato dalle fonti calde dell’area circostante e dalle acque fredde riscaldate con l’impianto del teleriscaldamento geotermico.
Nella struttura attorno al biolago Sasso Pisano è compreso un calidarium con acqua a 36 gradi e idromassaggio, un tepidarium e ovviamente un laghetto fitodepurato a temperatura ambiente. E’ un esempio tutto italiano di come è possibile recuperare e valorizzare la geotermia nel suo lato naturale e “buono”, legandola alla balneazione e al termalismo come in tempi antichi.
Biolago Monclassico
E’ il primo biolago del Trentino, si trova in Val di Sole, a Monclassico, ed è composto da un lago balneabile di circa 500 mq, profondo al massimo 3 metri. Questo biolago è circondato e arricchito dalla natura, da un paradiso di piante acquatiche che sono anche depuranti, ossigenanti e ombreggianti.
Ad esempio la primula palustris o le ninfee rustiche. In perfetta sintonia con l’ambiente, quindo, possiamo godere della piscina, nuotare in un’acqua dolce con temperatura media attorno ai 26-27°C. Per i bambini c’è anche un parco giochi, per tutti una gradevole area bar.
Biolaghi: video
In questo video possiamo ascoltare l’avventura dell’agriturismo a basso impatto ambientale Ca’ Amedeo con un biolago e vasca per le carpe koi. Siamo nella campagna di Castelfranco Veneto e questo paradiso ci può accogliere in 20 mini alloggi, nel silenzio del trevisano. Piace sia agli stranieri sia agli italiani più curiosi e attenti, e non solo in estate: il biolago ha il suo fascino anche in autunno e in inverno perché la natura non smette mai di stupire con colori e scenari da quadro.
Sentiremo dagli stessi proprietari di questa bella struttura come la manutenzione dei biolaghi sia veramente semplice: basta far agire il solito robot tradizionale per pulire il fondale e occuparsi di sfalciare le piante di fitodepurazione a fine stagione. I costi, come poi vedremo meglio, sono molto bassi rispetto ai bacini non bio: qui non si usano prodotti chimici e le pompe per il mantenimento dell’acqua in circolo sono tutte a basso consumo.
Biopiscine: progettazione
Per progettare biopiscine o biolaghi è assolutamente necessario identificare una corretta ed adeguata area da dedicare alla depurazione vera e propria, dove sia inibita alla balneazione. E poi ci sarà anche quella dove poter effettuare i bagni. Inoltre bisogna pensare ai sistemi di pulizia della superficie dell’acqua, tramite skimmer, su misura, perché devono essere raccolte le foglie oltre a un po’ di sporco che “atterra” sulla superficie dei biolaghi dall’alto.
Nel caso dei biolaghi, abbiamo un prodotto artigianale e non standardizzato, con un design deciso dalla natura e selvaggio. Per le biopiscine, invece, si progetta anche la presenza di scale, elementi in legno o in pietra, fontanelle, cascate, ponticelli e chi più ne ha, di idee, le proponga. C’è chi introduce luci o aree prendisole, integrate nel progetto, sempre nel pieno rispetto dell’ambiente in cui ci si inserisce.
Biopiscine: normativa
Il paese a cui fare riferimento per avere un riferimento, in merito alle normative su biolaghi e simili,è il paese europeo che più vi ha investito: la Germania. Già nel 1999 la Società tedesca per le acque di balneazione naturali è stata creata apposta perché venissero promosse le acque di balneazione naturali e la depurazione delle acque biologica.
In questo modo si è potuto creare standard di qualità individuando fattori e prerequisiti doverosi per la diffusione di laghetti balneabili. In presenza di un tale scenario “ di garanzia”,ovvio che in pochi anni biolaghi e biopiscine sono nate numerosissime, tutte con rigoroso trattamento green delle acque.
Ora in Germania si hanno circa 150 piscine pubbliche naturali e oltre 500 biolaghi e piscine naturali in hotel, campeggi e centri benessere. Due esempi sono il centro benessere naturale “Wellneuss” di Neuss e la grande piscina naturale di Mettmann. Quest’ultima è particolarmente interessante perché si tratta di una conversione di preesistente, realizzata nel 2004, ottenendo un nuovo impianto che rispondesse ai criteri della piscina ecologica: niente sostanze chimiche ma fitodepurazione.
Biopiscine: costi
Se si tratta di realizzare e, ancora prima, di progettare, biolaghi o biopiscine, i costi non si differenziano molto. Quando però si guarda quello di manutenzione, allora il discorso cambia: gestire un biolago e gestire una biopiscina sono due affari completamente doversi. Nella pratica e nelle spese. Il primo è più “autonomo” quindi più economico e può avere maggiori dimensioni senza che diventi irrealizzabile economicamente.
Biolaghi e Biopiscine: differenze
Per evitare di incorrere nel comune errore di confondere i termini biolaghi e biopiscine capiamo in cosa differiscono. Spesso li sentiremo usati come sinonimi ma non sono affatto poche le caratteristiche che non coincidono.
Il biolago è un bacino artificiale di acqua dolce che riproduce nella forma e nell’aspetto un lago naturale: profili irregolari, materiali e finiture grezze comprese. La biopiscina invece richiede un progetto diverso e deve essere realizzata secondo canoni di design …da piscina! Solo che il sistema di purificazione dell’acqua non userà agenti chimici bensì metodi naturali al 100%.
Differenze anche nelle pratiche di manutenzione, molto più ridotte per i biolaghi che non hanno stagioni di chiusura, quindi non vanno ripristinato. La biopiscina ha come vantaggio, però, il fatto che avendo una forma più regolare, risulta più facilmente pulibile anche con i robot tradizionali. Queste differenze pesano sul prezzo. -Inevitabile.
Per farsi una idea per biolaghi da 100-200 mq si spende una cifra di 300-500 Euro al mq, per biopiscine da 60-150 al mq, si spendono 700 – 900 Euro al mq. Tutto ciò non è affatto un modo per scoraggiare virtuosi e importanti, e vantaggiosi, progetti di “riconversione”di piscine tradizionali in biopiscine: ricordiamo i derivanti vantaggi di una ridotta necessità di manutenzione e di una maggiore purezza e delicatezza dell’acqua rispetto alla normale piscina.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Pinterest e… altrove dovete scovarmi voi!
Altri articoli che ti possono interessare
Pubblicato da Marta Abbà il 25 Marzo 2016