BioHybrid, il fotovoltaico del futuro
Prendi degli spinaci e incrementa la potenza! Non parliamo di Braccio di Ferro, piuttosto di pannelli solari e della nuova scoperta effettuata dai ricercatori della Vanderbilt University. Una proteina trovata negli spinaci potrebbe aprire nuove prospettive nel campo del fotovoltaico.
Si parla di bio-ibrido, la proteina di origine biologica dovrebbe essere utilizzata in combinazione con il silicio per ottenere una potenza da record. La ricerca della Vanderbit University utilizza una proteina coinvola nella fotosintesi, la proteina in questione è la fotosistema 1 ed è stata osservata per la prima volta circa 40 anni fa. Oggi, tale proteina ha richiamato l’attenzione dei ricercatori per la sua capacità di convertire la luce solare in energia elettrica con un efficienza quasi totalitaria.
La tecnologia “BioHybrid” potrebbe offrire un’efficienza di conversione di quasi il 100% mentre gli attuali pannelli fotovoltaici sfruttano solo parte dell’intensità luminosa potenziale. Il risultato è di quasi un milliampere (850 microampere) di corrente per ogni centimetro quadrato a 0,3 volt. In termini pratici, ciò significa che un pannello solare di circa 60 cm può produrre almeno 100 milliampere a un volt, una quantità di energia pulita capace di alimentare una vasta gamma di piccoli dispositivi elettrici. Se un pannelli di 60 cm può fare questo, figuriamoci un intero tetto ricoperto da questa nuova tecnologia!
Un altro vantaggio della tecnologia bio-ibrida è l’accessibilità della materia prima. Un mazzetto di spinaci costa meno di un euro, un prezzo di gran lunga inferiore ai classici materiali microelettronici. Certo le difficoltà da affrontare sono ancora molte e, secondo David Cliffel, ricercatore della Vanderbit University, bisognerebbe aspettare circa tre anni per ottenere un risultato ottimale.
Foto | Vanderbilt University
Pubblicato da Anna De Simone il 9 Settembre 2012