Biodiesel fatto in casa: una guida per farlo da soli

Ottenere del biodiesel fatto in casa significa potersi riservare la possibilità di creare da soli del biocarburante vantaggioso ed ecologico.

Ma è davvero così semplice realizzare del biodiesel fatto in casa?

In realtà, le indicazioni che di seguito andremo a riepilogare si riferiscono a una mera condivisione didattica, mentre consigliamo tutti coloro i quali hanno reale intenzione a sperimentare la realizzazione di un biocarburante domestico di domandare la supervisione di un esperto (almeno, la prima volta) e a prendere tutte le dovute cautele per evitare di andare incontro a spiacevoli pregiudizi per la propria salute.

È in particolar modo necessario proteggere attentamente occhi e pelle dal contatto con le esalazioni sprigionate dalla reazione che seguirà nelle prossime righe, indossando guanti, occhiali e grembiule. È altresì importante preparare questa soluzione solo ed esclusivamente in un ambiente areato e sicuro, senza che i bambini possano entrare in contatto con le sostanze che verranno utilizzate per la realizzazione del biodiesel.

Detto ciò, possiamo sicuramente procedere a ipotizzare una “ricetta” per la produzione di un biodiesel fatto in casa.

Cosa serve per produrre biodiesel

Per poter produrre biodiesel domestico è innanzitutto necessario procurarsi oli vegetali, grassi animali o lipidi naturali. È infatti attraverso la transesterificazione di questi prodotti naturali che sarà possibile ottenere il biocarburante.

La soluzione più semplice sarà quella di usare l’olio di girasole. Starà a te scegliere se usare un olio di girasole nuovo e non usato, oppure realizzare un biodiesel ancora più ecologico andando a riciclare dell’olio di girasole già utilizzato.

In aggiunta all’olio di girasole dovrai anche procurarti dell’alcol etilico anidro (99,9%, mentre ti sconsigliamo di utilizzare quelli con percentuali inferiori, perché l’acqua finirà con l’inibire la reazione chimica che tra breve andremo a riepilogare), ossia il comune etanolo, da sciogliersi con soda caustica (metossido di sodio).

Per quanto attiene le proporzioni tra ingredienti, tieni conto che un litro di olio di semi di girasole richiede circa 250 grammi di etanolo e 7 grammi di soda caustica.

Come preparare il biodiesel fatto in casa

Una volta che ti sei procurato tutti gli ingredienti, mescolali per alcuni minuti con un cucchiaio di acciaio e poi lasciali riposare per circa un’ora. Dovresti notare sul fondo del contenitore della glicerina che andrà a depositarsi gradualmente.

Se ritieni, puoi anche usare del metanolo al posto dell’alcol. Si tratta tuttavia di un ingrediente che è più difficile da reperire rispetto all’alcol e, soprattutto, è fortemente tossico. Dunque, è ben più possibile che tu possa in realtà voler o privilegiare il ricorso “semplice” alcol.

Al di là di ciò, una volta che sei arrivato al punto di cui sopra, ricorda che devi lasciare la glicerina in questo contenitore ed estrarre la parte liquida, il biodiesel, versandola in un contenitore diverso.

Attenzione, però. Il biodiesel fatto in casa che avrai così ottenuto non è ancora pronto per l’utilizzo come combustibile. A causa della presenza di alcune tracce di idrossido, metanolo e sponi, potrebbe infatti essere in grado di danneggiare il motore se usato in questa condizione. Dovrai dunque rimuovere ogni residuo prima della sua fruizione. Ma come?

Purtroppo, è proprio la parte del lavaggio a rappresentare lo scoglio più difficile per le persone che vogliono creare da sole del biodiesel. Di fatti, un lavaggio mal effettuato potrebbe o rendere inutilizzabile il biodiesel, oppure indurti a utilizzare questo biocarburante nel motore, ma in maniera non efficace, con il pericolo di determinare dei danni al motore.

Per poter effettuare un corretto lavaggio, sarà sufficiente usare acqua attraverso una pompetta da acquario per soffiare aria, la relativa tubazione ed un erogatore. In pratica, dovrai riporre la soluzione ottenuta come sopra in una botte, e poi aggiungere circa un terzo di acqua: l’acqua tenderà a depositarsi in basso, essendo più pesante del resto della soluzione, e proprio a questo punto dovresti soffiare l’aria con una pompetta. Salendo verso l’alto farà in modo che l’acqua e la soluzione si rimescolino continuamente.

Una volta effettuati almeno 3 lavaggi, potrai eliminare l’acqua presente nel biodiesel riscaldando il combustibile a 50 gradi per una o due ore. Fai poi riposare il tutto per un giorno e, alla fine di questa procedura, il biodiesel fatto in casa dovrebbe aver assunto un colore chiaro giallo pallido.

Conclusioni

Come abbiamo avuto modo di riassumere nelle righe che precedono, realizzare un biodiesel fatto in casa non è teoricamente molto difficile, considerato che i passaggi sono pochi e piuttosto semplici da gestire.

Tuttavia, ci vuole grande attenzione nel maneggiare le materie prime di questa ricetta e, dunque, val la pena rammentare ancora una volta quanto sia importante cercare di tenere a mente le precauzioni che abbiamo avuto il piacere di condividere in apertura.

In caso di dubbi e di perplessità, meglio evitare qualsiasi tipo di lavorazione e preferire il ricorso a un esperto del settore, che possa chiarire ogni interrogativo su questo processo.

Pubblicato da Anna De Simone il 14 Ottobre 2020