Si parla spesso di telai in alluminio super-leggero o in fibra di carbonio, ma cosa ne pensate delle bici di legno? Sicuramente sono pochi gli appassionati che pedalano su bici artigianali realizzate in legno, eppure questo materiale rappresenta una soluzione leggera e pregiata. Dal legno è possibile modellare tavolini, mobili e perché no, anche telai per biciclette.
La prima bici di legno, il velocipede, è stata inventata nel 1817 dal barone Karl von Drais; il legno di questo veicolo era stato accostato ad ottone e ad anelli di ferro posti intorno alle ruote. Nel complesso, la prima bici di legno, pesava 22 kg. E’ stato solo nella seconda metà del XIX secolo che il metallo ha rimpiazzato il legno per la produzione di biciclette.
Il legno si discosta molto dagli altri materiali proposti per la fabbricazione delle biciclette. L’immaginario collettivo vede il legno come un materiale troppo “pesante” per la produzione di biciclette, inoltre è meno durevole di alluminio, acciaio o carbonio. Se volgiamo lo sguardo al mercato di nicchia, vi sono dei produttori di biciclette di fascia alta che propongono modelli di bici in legno. Uno tra questi è Renovo.
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Renovo sostiene che il telaio di legno può essere più leggere di un telaio in acciaio e quando si parla di “rigidità”, una bici di legno può vantare le stesse qualità di una realizzata in carbonio. Senza ombra di dubbio, il punto forte del legno è la sua capacità di assorbire colpi, così il legno diventa un buon materiale per la produzione di telai di bici da strada.
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Un esempio di “leggerezza” che sfata il luogo comune che vede il legno un materiale troppo pesante per la produzione di biciclette, è dato dalla bici da strada Axalko, questa bici di legno di frassino pesa solo 6,5 kg ed è sufficientemente robusta e resistente da assorbire tutti gli urti e le trazioni esercitate dalla guida su strada. Un altro esempio è la Bambooclycle, con il suo peso di 8 kg.