La Betulla appartiene alla famiglia delle Betulaceae, è una pianta perenne molto comune nelle nostre zone. Viene utilizzata in giardini e parchi, come pianta decorativa, ma ha anche delle proprietà curative interessanti. In particolare può essere impiegata per trattare problemi come la cistite e lla cellulite, grazie alle sue proprietà diuretiche e depurative.
Betulla: pianta
Prima di andare a scoprire come possiamo usare questa pianta per stare meglio, iniziamo a conoscerla. Può arrivare anche ad altezze importanti ma la sua chioma non è molto fitta, tende verso l’alto e appare leggera. Il suo tronco è sempre molto snello e di solito ha una corteccia bianca e sottile, a parte quando la pianta comincia ad avere una certa età.
I rami sono ricadenti solo se terminali e arricchiti da foglie piccole, decidue e dalla forma triangolare. Il verde delle foglie delle Betulle non è un verde carico ma tenue. Ci sono anche i fiori di questa pianta, che possono essere maschili o femminili. I primi sono penduli e riuniti in amenti sessili, gli altri formano delle spighe corte ed erette, invece. I frutti non sono molto appariscenti, si tratta di infruttescenze dalla forma cilindrica utili perché quando sono mature rilasciano samare provviste di un’ala membranosa.
Questa pianta è originaria dell’Europa ma anche dell’Asia settentrionale. In particolare in Italia è diffusa nella zona delle Alpi dove possiamo trovarne dei veri e propri boschi. Il Piemonte e la Lombardia sono le regioni con più betulle, scendendo verso sud, ne troviamo anche in Abruzzo e vicino all’Etna.
Betulla: proprietà
In molti conoscono le proprietà diuretiche e depurative delle betulle, non sono le uniche ma sono sicuramente le più importanti e derivano dalla presenza di flavonoidi, ossidi sesquitepenici, tannini (leucoantocianidine), Vitamina C, acido betulinico, clorogenico e caffeico, resine e olii essenziali
La Betulla favorisce l’incremento di emissione di urina: eliminando l’acqua e le sostanze in eccesso, ci liberiamo anche di quelle negative come ad esempio il colesterolo e gli acidi urici che provocano reumatismi e gotta. Proprio per questo meccanismo, la pianta può essere utilizzata per la cura dell’ipertensione e della ritenzione idrica e ha un ruolo importante nella prevenzione della renella, ha inoltre un effetto di “lavaggio” antisettico nelle affezioni delle vie urinarie, cistite in primis.
Lo abbiamo citato nell’introduzione, l’effetto anti cellulite. Non è una bufala o una leggenda metropolitana, di fatto favorendo l’eliminazione e la scomparsa dei noduli fibroconnettivali, caratteristici di questo inestetismo cutaneo, la Betulla può essere in tal senso un importante alleato.
Betulla: linfa
Forse avrete già sentito parlare della linfa di betulla, conosciuta anche come Betula verrucosa linfa. E’ la sostanza da cui è possibile estrarre il gemmoderivato che contiene due eterosidi capaci di liberare per via enzimatica salicilato di metile ad attività analgesica e antiinfiammatoria.
La linfa ha anche una forte azione detossinante, molto importante per il funzionamento del nostro sistema linfatico. L’azione drenante della linfa serve a depurare il nostro organismo dalle tossine in eccesso che possiamo aver accumulato magari a causa di cure farmacologiche e di terapie cortisoniche o ormonali, oppure perché soffriamo di iperuricemia o ipercolesterolemia. L’impiego principale della linfa resta quello che riguarda la cellulite: questa sostanza è in grado di ridurre nettamente l’impastamento e la componente dolorosa, ed elimina i liquidi ristagnanti nei tessuti.
Per raccogliere la linfa viene utilizzata una tecnica particolare. Durante la primavera, all’inizio del mese di marzo, sulla parte del tronco esposto a sud delle betulle adulte si effettuano dei fori, restando a circa un metro da terra, profondi da due a cinque centimetri, leggermente obliqui verso l’alto. In queste fessure va introdotto un tubicino in modo che permette alla linfa di fuoriuscire e di essere raccolta in appositi recipienti.
E’ difficile immaginare che quantità di linfa si possono ricavare da una pianta, teniamo conto che indicativamente da un tronco con un diametro di mezzo metro, si possono ottenere con questo metodo 3 o 4 litri al giorno di linfa.
Betulla: infuso
Una delle modalità più comode per assumere i principi attivi della betulla, senza che si tratti di linfa, è l’infuso, molto semplice da preparare. Serve un solo cucchiaio di foglie di betulla da immergere in una tazza di acqua bollente. Copriamo e lasciamo in infusione per quasi 10 minuti e poi filtriamo. Il consiglio è quello di bere 2 tazze al giorno di infuso di betulle, lontano dai pasti.
Betulla: olio essenziale di betulla
Meno semplice da assumere e da trovare, è l’olio essenziale, molto più potente dell’infuso e quindi da assumere con cautela perché potrebbe interagire con certi farmaci e creare dei problemi, potenziandone a dismisura o annullandone l’effetto. Meglio consultare il medico e non procedere con il fai da te.
Betulla in omeopatia
Troviamo la betulla molto utilizzata sia in omeopatia che in medicina popolare. Molto frequentemente vengono utilizzate le sue foglie come rimedio per purificare il sangue e per il trattamento di gotta e reumatismi, internamente, mentre esternamente, possono aiutare a contrastare la perdita dei capelli e la forfora.
Si può utilizzare anche il catrame di betulla, sostanza che va applicata sulla cute per la cura di eczemi, reumatismi, psoriasi, gotta e scabbia. In omeopatia la betulla si presenta sotto forma di granuli che possono essere utili nel trattamento di problemi di vario tipo come ad esempio dei reumatismi, dell’artrosi, dei dolori articolari, delle infezioni del tratto urinario. In alcuni casi, anche se l’esito è ancora incerto, si trova questa pianta usata come rimedio contro l’impotenza sessuale.
La quantità di rimedio da assumere può essere diversa per ciascun individuo, anche in funzione del tipo di diluizione omeopatica che s’intende impiegare.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook e Instagram