Il compostaggio domestico è una pratica sostenibile e intelligente che permette di trasformare i rifiuti organici della cucina e del giardino in un fertilizzante naturale e ricco di nutrienti. È un gesto semplice, alla portata di tutti, che può avere un impatto positivo sia sul bilancio familiare che sull’ambiente. In questo articolo scoprirai tutti i principali benefici economici ed ecologici del compostaggio domestico e come iniziare.
Cos’è il compostaggio domestico e come funziona
La definizione di compostaggio
Il compostaggio è un processo naturale di decomposizione della materia organica (scarti vegetali, avanzi di cibo, foglie secche, etc.) ad opera di microrganismi, funghi e lombrichi, che trasforma questi materiali in compost: un fertilizzante naturale, ricco di humus e nutrienti.
Come si fa il compost a casa (metodi e strumenti)
Per fare compost in casa è sufficiente una compostiera, che può essere acquistata o costruita in modo semplice con materiali riciclati. Esistono compostiere da giardino, da balcone e persino per interni (compostiere bokashi o vermicomposter).
Materiali da compostare e quelli da evitare
Puoi compostare: scarti di frutta e verdura, fondi di caffè, gusci d’uovo, foglie, erba tagliata, cartone non stampato. Evita: carne, latticini, oli, materiali plastici o trattati, escrementi di animali domestici.
I principali benefici economici del compostaggio domestico
Riduzione dei costi per lo smaltimento dei rifiuti
Compostare riduce la quantità di rifiuti organici conferiti nei cassonetti, con conseguente diminuzione del volume di rifiuti da gestire e, in alcuni comuni, riduzione della tassa sui rifiuti (TARI).
Risparmio sull’acquisto di fertilizzanti e terriccio
Il compost ottenuto è un ottimo fertilizzante gratuito, che sostituisce terricci commerciali e concimi chimici. Ideale per piante in vaso, orti, giardini.
Potenziale utilizzo in orti e giardini domestici
Se coltivi un piccolo orto o delle piante in terrazzo, il compost migliora la qualità del suolo, aumenta la ritenzione idrica e favorisce la crescita sana delle piante.
Incentivi e bonus locali per chi composta
In alcuni comuni italiani vengono riconosciuti incentivi o sconti sulla TARI per chi pratica il compostaggio domestico e si iscrive al registro dei compostatori.

I benefici ambientali del compostaggio
Riduzione della produzione di rifiuti organici
Compostare in casa riduce fino al 40% i rifiuti domestici. Questo significa meno rifiuti in discarica, meno camion per il trasporto e minore impatto ambientale complessivo.
Meno emissioni di gas serra da discariche e trasporti
Il rifiuto organico in discarica produce metano, un gas serra 25 volte più potente della CO2. Compostando in casa si evita questo tipo di emissione.
Miglioramento della salute del suolo e biodiversità
Il compost arricchisce il suolo di sostanze nutritive, stimola l’attività biologica e favorisce la biodiversità microbica. È fondamentale per un’agricoltura sostenibile.
Un passo concreto verso l’economia circolare
Compostare chiude il ciclo dei rifiuti organici: ciò che scartiamo torna a nutrire la terra, senza sprechi e senza inquinamento.
Come iniziare a fare compostaggio in casa: guida pratica
Dove posizionare la compostiera
Scegli un angolo del giardino, del balcone o persino della cucina ben ventilato. La compostiera deve essere riparata dalla pioggia ma accessibile.
Compostaggio in appartamento: è possibile?
Sì! Con sistemi come il bokashi (vedi video qui sotto) o il vermicomposter (con lombrichi), è possibile compostare anche in spazi chiusi senza odori sgradevoli.
Errori comuni da evitare
- Non mescolare i materiali (troppa umidità o secchezza)
- Inserire materiali non compostabili
- Mancanza di aerazione
- Compostiera troppo piena o trascurata
Domande frequenti sul compostaggio domestico (FAQ SEO)
Cosa si può compostare e cosa no?
Si compostano scarti vegetali, fondi di caffè, gusci d’uovo, carta non trattata. No a carne, ossa, pesce, latticini, oli, rifiuti in plastica.
Il compostaggio fa cattivo odore?
Se fatto correttamente, il compostaggio non puzza. L’odore dovrebbe essere simile a quello del sottobosco. Odori sgradevoli indicano uno squilibrio (troppa umidità, materiali sbagliati).

Quanto tempo ci vuole per ottenere il compost?
Dipende dal metodo e dalla stagione: dai 2 ai 6 mesi in media.
Serve una compostiera speciale o si può fare da soli?
Una compostiera aiuta a gestire meglio il processo, ma si può compostare anche con contenitori fai-da-te ben aerati e coperti.
Conclusioni
Il compostaggio domestico è una scelta concreta e accessibile per risparmiare, vivere in modo più sostenibile e contribuire alla salute del pianeta. Con pochi gesti quotidiani puoi trasformare i tuoi rifiuti organici in risorsa preziosa, migliorando la qualità della tua vita e dell’ambiente che ti circonda. Inizia oggi stesso: la natura ti ringrazierà!
Domande frequenti sul compostaggio domestico (FAQ)
Cosa si può compostare e cosa no?
Puoi compostare scarti vegetali come frutta e verdura, fondi di caffè, gusci d’uovo, foglie, carta non patinata. Evita carne, latticini, oli, materiali trattati o plastici.
Il compostaggio fa cattivo odore?
No, se fatto correttamente. L’odore ideale è quello del sottobosco. Cattivi odori indicano problemi: troppa umidità o materiali errati.
Quanto tempo ci vuole per ottenere del compost maturo?
In media dai 2 ai 6 mesi, a seconda della temperatura, dell’umidità e della corretta gestione del compostaggio.
Posso compostare anche in appartamento?
Sì. Esistono soluzioni come il bokashi o il vermicomposter che permettono di compostare in spazi chiusi senza odori sgradevoli.
Devo comprare una compostiera o posso costruirla da solo?
Puoi acquistare una compostiera oppure realizzarla con materiali riciclati, purché sia aerata, protetta dalle intemperie e facilmente accessibile.
Il compostaggio riduce davvero la tassa rifiuti?
In molti comuni sì: iscrivendosi al registro dei compostatori si può ottenere uno sconto sulla TARI.