Beloperone: caratteristiche e coltivazione
La beloperone guttata o justicia brandeana è un piccolo arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Acanthaceae, originario dell’America centrale e, nello specifico, di Brasile e Messico, dove si trovano piante arbustive di tipo ornamentale che rimangono fiorite per parecchi mesi l’anno.
Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.
Caratteristiche della beloperone
La beloperone si presenta con una forma tondeggiante alquanto ramificata e composta da parecchi fusti sottili e legnosi. Le foglie sono ovali di un bel verde intenso, ma ruvide al tatto poiché ricoperte da una minuscola e fitta peluria; i fiori di colore bianco, picchiettati di rosso, sono riuniti in infiorescenze pendenti protette da brattee vistose con la tipica forma a cuore, poste l’una sopra l’altra, con sfumature di colore che vanno dal rosso fino all’aranciato. Gli esemplari di piante adulte raggiungono i 70-100 cm di altezza, ma possono superare persino il metro e mezzo.
L’infiorescenza della beloperone è caratterizzata da gruppi di pannocchie pendule, rivestite da minuscoli fiori, circondati da brattee di colore arancio. La brattea è una specifica foglia modificata con forma o colore differente dalle foglie normali, avente funzione vessillare, protettiva, nettarifera, disseminatrice, che avviluppa i fiori prima della loro nascita.
I fiori della beloperone si manifestano incessantemente dall’inizio della primavera fino agli ultimi giorni di autunno/inizio inverno.
Come coltivare la beloperone
Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case, per poter così godere della sua bellezza.
Esposizione ideale della beloperone
Il nostro esemplare di beloperone, pur sopportando bene la penombra, predilige i luoghi luminosi che non siano comunque esposti ai raggi solari diretti, specie durante le ore più calde del giorno. Le piante coltivate in esterno non reggono temperature inferiori ai 5-6°C, quindi, per tutta la stagione fredda, andrebbero posizionate al riparo, lontano da fonti di calore e alla temperatura costante di 18°C. Nei luoghi con inverni particolarmente miti, il nostro esemplare di beloperone si può coltivare tranquillamente in giardino.
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Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta
Le piante di beloperone sono di facile coltivazione e non richiedono particolari accorgimenti. Il terreno dovrà essere sufficientemente poroso e drenato, misto a parti di torba e sabbia grossolana.
La messa a dimora in ambiente esterno è a sud ma durante i periodi più caldi sarà bene riparare la pianta dal sole a picco. Il vegetale necessita di abbondante luce naturale, anche se zone in semi-ombra e umide, rappresentano l’habitat ideale per una sua rapida crescita.
Come annaffiare la beloperone
Le piante di beloperone mal tollerano gli eccessi d’acqua e, in particolare, i ristagni idrici; esse temono oltremodo la siccità. Sarà quindi doveroso annaffiarle con frequenza e moderazione per l’intero anno, evitando di lasciare il terreno intriso d’acqua e controllando più volte che lo stesso mantenga il giusto grado di umidità per impedire che si secchi tra un intervento di irrigazione e quello successivo.
Concimazione della pianta
Alfine di ottenere fioritura rigogliosa, nei mesi da marzo a ottobre, sarà necessario un concime specifico per piante da fiore, arricchito con macro-elementi quali: azoto, fosforo e potassio.
Il prodotto andrà miscelato all’acqua delle annaffiature ogni 10-15 giorni. Si consiglia di impiegare solo fertilizzanti adatti e di osservare le raccomandazioni indicate.
Moltiplicazione della pianta
Durante il periodo primaverile, sarà possibile praticare le talee prelevando gli apici legnosi da tutti quei rami più resistenti; le talee di circa 7/8 cm andranno messe a radicare in un composto formato da sabbia e torba in parti uguali, mantenuto in luogo fresco e umido, lontano dai raggi diretti del sole e dalle fonti di calore.
Controlleremo da subito che la temperatura rimanga costante a 20°C per evitare che gli sbalzi di aria troppo fredda o troppo calda impediscano l’attecchimento. Non appena le talee avranno sviluppato nuove radici, rinvaseremo le piantine novelle in singoli contenitori. Nel caso in cui sui giovani esemplari di beloperone si formino i boccioli fiorali, questi ultimi andranno rimossi per consentire alla pianta di crescere in altezza e avere garantiti gli elementi nutritivi di cui necessita.
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Parassiti e malattie della beloperone
Difficilmente le piante di beloperone vengono aggredite da parassiti o malattie fungine; capita delle volte che il ragnetto rosso o i pidocchi riescano a colonizzare gli esemplari giovani. Per questo motivo, alla loro presenza è bene intervenire con tempestività, utilizzando prodotti antiparassitari specifici.
Per sconfiggere il ragnetto rosso, ad esempio, basterà aumentare il tasso di umidità dell’ambiente vaporizzando settimanalmente sull’intero apparato fogliare della comune acqua minerale naturale.
Le foglie della nostra beloperone potrebbero andare incontro a caducità, perdita di pigmento, ingiallimento e/o arricciamento, quale conseguenza di abbondanti annaffiature con acqua troppo calcarea, oppure a causa di una scarsa illuminazione o malattie parassitarie. È buona norma sistemare la pianta in aree adatte e riparate.
Curiosità sulla pianta
Per la particolarità dei fiori, i quali ricordano per forma e colore le code di gambero, le piante di beloperone vengono simpaticamente soprannominate “pianta gambero”.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 13 Febbraio 2022