Batteri gram positivi e negativi

Batteri gram positivi

Batteri gram positivi o gram negativi, sono due diverse categorie che si distinguono per la colorazione che assumono ad un certo tipo di prova. Non hanno delle caratteristiche per forza comuni, in entrambe le categorie i sono batteri particolarmente aggressivi come anche batteri più mansueti.

I batteri gram-positivi a seguito della colorazione di gram, la prova di cui parlavo, rimangono colorati di blu o viola, quelli Gram-negativi, si decolorano. Non esiste però una connessione tra batteri dello stesso gruppo, dal punto di vista filogenetico.

Batteri gram positivi

Effettuata la colorazione di Gram questo gruppo di batteri trattiene la tinta cristalvioletto perché ha uno strato di peptidoglicano nella parete cellulare che i batteri dell’altra categoria non hanno. Per fare la prova si prendono delle colture batteriche, le si lava con il liquido di Lugol e poi le si tratta con un decolorante che spesso è alcol etilico.

A questo punto, guardando di che colore rimangono i batteri così trattati, possiamo capire se sono Gram positivi o no. La parete cellulare esterna, nei gram positivi, fa penetrare il colorante nella cellula ma non il decolorante, ecco perché a fine trattamento, questi batteri restano blu violacei.

Ci sono batteri gram positivi di vario tipo, possiamo citare qualche caratteristica che li accomuna nella loro pur vasta diversità. Hanno tutti una membrana citoplasmatica lipidica e una parete di peptidoglicano, alcune specie possono anche avere la capsula di polisaccaridi oppure il flagello.

Batteri gram positivi

Batteri Gram negativi

Questa categoria è in chiara contrapposizione e complementare alla precedente: i batteri Gram-negativi non trattengono la colorazione di cristalvioletto e si decolorano assumendo tinte più vicine al rosso e al viola, dovute alle colorazioni di contrasto che trattengono, quali ad esempio la safranina o la fucsina.

Ciò accade perché questo tipo di batteri ha uno strato di peptidoglicano decisamente più sottile e situato tra due membrane cellulari, quella interna e quella esterna. La parete cellulare dei batteri così è certo più complessa, è composta dal peptidoglicano solo per il 15-20% del totale e la membrana esterna è più consistente.

Batteri gram: infezioni

Sia i batteri gram positivi che quelli gram negativi possono causare delle infezioni sgradevoli. Tra i gram positivi troviamo il noto Staphylococcus aureus che è responsabile spesso di infezioni dell’apparato genito-urinario, del sistema nevoso, della cute, delle ossa, delle articolazioni.

Batteri gram positivi e negativi: elenco

Tra i batteri gram positivi, troviamo gli actinobacteria, il bacillus Lactobacillus, lo stapphylococcus e lo streptococcus, tra i gram negativi il dichelobacter nodosus e batteri di varie famiglie dai nomi piuttosto difficili da ricordare per chi non è del settore. Eccone solo alcuni: la famiglia delle Campylobacteraceae, dei Enterobacteriaceae , dei Neisseriaceae e dei Vibrionaceae. Per un elenco completo e dettagliato vi rimandiamo a siti di settore o al vostro medico.

Batteri gram positivi

Batteri Gram negativi e Gram positivi: differenze

Oltre a reagire diversamente alla colorazione di Gram, proviamo a definire qualche caratteristica che può aiutarci a dare un significato a queste due categorie. Poi ogni batterio va visto singolarmente, nel caso sia causa di una infezione da curare.

Possiamo dire che i batteri Gram-positivi patogeni sono di solito meno dannosi di quelli negativi, ci sono però casi in cui possono provocare febbre e malattie. In questa categoria troviamo alcuni streptococchi e stafilococchi, gli pneumococchi che sono causa di molte malattie respiratorie come la polmonite e la bronchite, e poi il Clostridium, responsabile del tetano.

Ad avere la fama di batteri più dannosi e pericolosi, sono invece i batteri Gram-negativi, responsabili anche di molti disturbi e malattie. Basta pensare al batterio Pseudomonas aeruginosa che causa molte otiti esterne, gravi per diabetici o anziani.

Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su TwitterFacebookGoogle+Instagram

Ti potrebbero interessare anche: