Bardana, pianta perenne della famiglia delle Asteraceae, nel mondo scientifico è nota con il nome di Arctium iappa, ed è nota anche perché dermopatica. Infatti la troviamo spesso e volentieri utilizzata come rimedio in caso di acne, dermatiti, eczema, seborrea, forfora e psoriasi.
Il suo nome, quello “tecnico”, non fa riferimento a questo suo potere, bensì a tutt’altra caratteristica. Arctium, in greco vuol dire “orso”, ne vuole richiamare la villosità per sottolineare l’aspetto ispido della pianta. Iappa a sua volta potrebbe derivare dal celtico, lingua in cui llap vuol dire “mano”: il fiore della Bardana sembra proprio una mano si attacca a qualunque cosa gli passi vicino. Iappa però potrebbe venire sempre dal greco, con simile logica: labein (attaccarsi) racconterebbe sempre il fatto che il frutto di questa pianta si attacca ai vestiti e ai peli degli animali.
Una nota popolare, dopo tanta cultura antica: nelle credenze degli antichi popoli, la Bardana era indicata come cura per la sterilità. Per essere precisi per la “foeminam quae non posset infantare“. Oltre che come antidoto per il veleno dei serpenti. Più recentemente, un altro uso alternativo e curioso di questa pianta: studiandone la particolare forma, così sembra, alcuni esperti hanno avuto l’idea che ha poi portato allo sviluppo del sistema apri e chiudi: il velcro.
Bardana: pianta
E’ una pianta erbacea, biennale, cespugliosa con una voluminosa radice dalla forma allungata che si divide in numerosi fusti, robusti e ramosi. Le foglie della Bardana ricordano la forma di un cuore, sono grandi, quelle alla base, e man mano meno ma sempre di dimensioni considerevolmente importanti. La parte inferiore è di colore verde, quella inferiore ha sfumature più tendenti al grigio, i fiori invece sono color porpora ma non molto appariscenti, sbucano d’estate, ma si confondono nella vegetazione.
La pianta della Bardana è diffusa nelle zone temperate dell’Europa e dell’Asia, fino al Giappone. La si trova anche in Italia, quindi, zona più, zona meno, in tutta la penisola. Dalla pianura alla montagna, cerca di solito i terreni incolti e diventa quasi infestante vicino ai vecchi muri e nei sentieri.
Bardana: proprietà
E’ la pianta dermopatica per eccellenza, la Bardana, consigliata prima di qualsiasi altra collega per la cura delle dermatosi di vario genere, sia quelle legate a disordini biologici, sia metabolici. Questa sua caratteristica è legata alla presenza di composti polinsaturi, acidi fenolici dotati di proprietà antibiotica, antibatterica e antiflogistica. Ciò la rende particolarmente valida anche per seborrea, forfora e psoriasi. In fitoterapia è inoltre usata per la sua attività depurativa: stimola la funzionalità biliare ed epatica, è anche ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante, lassativa e antireumatica.
Le foglie di Bardana, raccolte in primavera, dopo un anno dalla nascita della pianta, devono essere ridotte in succo per essere utilizzate, le radici vengono raccolte durante il riposo autunnale e contengono, tra le tante sostanze, soprattutto inulina. Essa svolge un’azione drenante e purifica il sangue, elimina le tossine, cioè i “rifiuti” delle diverse reazioni metaboliche dell’organismo. Per questo si può usare la Bardana fiduciosi di trarne benefici a fegato, reni, intestino e pelle.
Nella medicina popolare americana con i semi di questa pianta si prepara un decotto contro la gotta: rinforzerebbe il sistema immunitario, grazie ai polisaccaridi che contiene, ed è anche un antibiotico naturale grazie ai poliacetileni e agli acidi fenolici.
Bardana per acne
Come abbiamo accennato, il punto forte della Bardana è il suo effetto contro l’acne. Per questo è la pianta preferita per chi vuole purificare la pelle, soprattutto se si tratta di pelli miste, tendenzialmente grasse, che presentano impurità, con manifestazioni acneiche e dilatazione dei pori. Bisognose quindi di un rimedio detossinante, drenante e da purificatrice delle vie epatobiliari e del sangue. Bisognose di Bardana.
La si può usare a livello topico, esterno, ottenendo una azione sebo-regolatrice, purificante, astringente attraverso una maschera d’argilla. All’argilla, stemperata in acqua, si possono aggiungere 20 gocce di tintura madre di Bardana, 2 gocce olio essenziale di lavanda, 5 gocce di olio di germe di grano. Miscelando e poi stendere sulla pelle del viso quanto ottenuto, si deve trovare la pazienza di aspettare che la maschera agisca 15/20 minuti, per poi risciacquare con acqua tiepida.
Per terminare, un decotto di Bardana con cui tonificare la pelle. Se non si è tipi da maschera, come la sottoscritta, si può optare per la tintura madre – 30 gocce 3 volte al giorno lontano dai pasti è la dose consigliata – o per il decotto, da bere lontano dai pasti, un paio di tazze al giorno. Oltre che per l’acne, la Bardana in foglie fresche pestate, può essere un sollievo se applicata su punture di zanzare, vespe, api e calabroni: calma rapidamente il dolore e diminuisce il gonfiore.
Bardana in cucina
Non è il suo primario utilizzo, ma questa pianta è commestibile in ogni sua parte: foglie, radici e semi. In Giappone è considerata un ortaggio popolare, ed è nota col nome di gobo, in Oriente in generale esiste una ricca tradizione di ricette in cui la Bardana rientra negli ingredienti. Ci sono poi tradizioni culinarie in cui anche i gambi crudi vengono mangiati, in insalata, non prima di averli privati della corteccia esterna e solo se la pianta è giovane.
Bardana: tintura madre
La tintura madre di bardana è un integratore alimentare concentrato di Bardana in gocce. Considerate che 40 gocce (2 ml) contengono ben 200 mg di Bardana.
Si tratta quindi di una modalità pratica e molto utilizzata per assumere questa erba officinale che depura dalle tossine e assicura benefici al fegato.
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Tutti i prodotti di naturalma sono registrati presso il Ministero della Salute Italiano.
Qui sotto un’immagine della confezione.
Bardana: tisana
Un infuso di Bardana lontano dai i pasti è un ottimo disintossicante e ha effetto drenante e purificante per la pelle. Basta procurarsi un cucchiaio raso di radice, sminuzzarla, far bollire l’acqua e poi lasciare lasciare in infusione per 10 min la Bardana. Il decotto può essere utilizzato anche come lozione: un uso esterno che va ad agire sempre su pelli grasse, asfittiche, con punti neri o predisposte all’acne o alla seborrea.
Bardana in capsule
Un’ulteriore modalità per beneficiare delle proprietà preziose della Bardana, è quella di assumerla tramite specifici integratori in capsule.
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Per un effetto ottimale potrete assumere da 2 a 3 compresse al giorno con un bicchiere d’acqua abbondante durante i pasti e sempre nell’ambito di un’alimentazione bilanciata.
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