Green Globe Banking Award ha premiato anche quest’anno (2013 – 6° edizione) le banche che hanno dimostrato di dare un valore alla tutela dell’ambiente. E il punto non è se le banche lo hanno fatto per senso di responsabilità o per piacere al mercato (di solito per entrambe le cose) quel che conta è che i loro progetti-azioni siano concreti e portino a dei risultati traducibili in bene collettivo.
Le banche possono fare tanto per l’ambiente. Di sicuro possono agevolare il credito agli investimenti green (quelli seri), ma possono anche dare l’esempio di come ci si dovrebbe comportare in tema di efficienza energetica degli edifici, regole di comportamento per il risparmio energetico, raccolta differenziata dei rifiuti e altro ancora.
La Direttiva Europea prevede la realizzazione di edifici a energia quasi 0 a partire dal 2020, ma non è proibito anticipare questa scadenza e magari farlo con interventi che riguardano anche l’esistente e non solo le nuove edificazioni. Chi anticipa (seriamente) mette fieno in cascina e dimostra di considerare la tutela ambientale un obiettivo strategico, il che piace al mercato.
Parliamo di mercato, che poi sono le persone-consumatori-clienti, perché la responsabilità di costruire è quasi sempre in capo a un’azienda e perché ci sono imprese che, intervenendo sul proprio patrimonio edilizio, possono dare un grande contributo alla tutela dell’ambiente. Pensiamo a una banca, con tutte le sue filiali: basterebbe mettersi d’accordo sulle fotocopie fronte-retro (è solo un esempio) per dare un grande contributo.
E i premiati? La categoria Impatti Diretti del 6° Green Globe Banking Award ha visto vincere Intesa Sanpaolo con il progetto ‘Una filiale ad energia quasi 0’, il cui obiettivo è appunto quello di anticipare la Direttiva Europea di cui sopra. Seconda Deutsche Bank e terza la Banca di Credito Cooperativo di Roma. Il base al regolamento, Il Green Globe Banking Award è assegnato alla Istituzione bancaria/finanziaria che si distingue nella realizzazione di un progetto strategico centrato sugli impatti diretti.
Agli impatti diretti è riservata anche una categoria speciale del Green Globe Banking Award e quest’anno l’ha vinta la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci con il progetto ‘Tu, la tua Banca e il Territorio – Green Deposit’. Al secondo e al terzo posto, rispettivamente: Banca Popolare di Vicenza e Cassa di Risparmio di Asti.
Attestati di distinzione a: Popolare di Vicenza e Banca di Credito Cooperativo di Roma, Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, Banca Etruria, Banca Sella, Cassa di Risparmio di Volterra, Credito Trevigiano, ICCREA Banca e Banca di Credito Cooperativo Romagna Cooperativa.
Il Premio Green Globe Banking Ad Honorem 2013 è stato vinto da Global Alliance for Banking on Values, un’associazione internazionale composta da 25 banche innovative in fatto di sostenibilità ambientale ed etica. Ha ritirato il Premio Mario Crosta, Direttore Generale di Banca Popolare Etica, associata del network.