La crisi economica non è green. Non agevola la sostenibilità, non aiuta l’ambiente. Non è insomma nelle ristrettezze che le aziende si scoprono verdi, semmai vale il contrario. Chi avesse dei dubbi in merito può consultare i dati della ricerca Ricoh Document Governance Index 2012, elaborata da Coleman Parkes Research per conto di Ricoh, con le interviste a 1.075 alti dirigenti (C-Class), direttori e altri dipendenti di aziende di tutta Europa.
Lo studio si chiede se le aziende, rispetto a un modello di riferimento sviluppato nel 2009 (data del precedente Ricoh Document Index), siano riuscite a migliorare la gestione dei propri processi documentali critici che sono alla base della propria attività. Ne emerge che, nel mutato contesto di mercato causato dalla crisi, le aziende hanno sì modificato la scala delle proprie priorità, ma non in ottica green.
I dati confermano che la gestione del rischio aziendale (business risk) sale al top sostituendo l’aspetto dei costi, mentre proprio le tematiche ambientali scendono ai livelli più bassi della graduatoria. Parallelamente emerge l’importanza della trasparenza tra gli obiettivi complessivi delle aziende, dal momento che il 64% degli intervistati ha dichiarato di aver fissato target volti ad allineare i processi con gli obiettivi complessivi dell’organizzazione, rispetto al 15% che aveva fatto la stessa affermazione nel 2009.
I risultati della ricerca 2012 sono in forte contrasto con quelli rilevati nel 2009, e non lusinghieri sul fronte green. Tre anni fa l’attenzione delle aziende europee era concentrata su costi (67%) ed efficienza (59%) molto più di oggi (costi 43%; efficienza 51%). Mentre la sostenibilità ambientale sembra decisamente trascurata a vantaggio della gestione dei Big Data (il volume crescente di dati da gestire), dei mercati emergenti e della gestione di molteplici fornitori. Solo il 33% delle aziende si è posta nel 2012 un obiettivo sostenibile rispetto al 41% registrato tre anni fa.
In particolare, per quanto riguarda la sostenibilità, se nel 2009 la maggioranza delle aziende aveva fissato obiettivi che ponevano ambiente ed energia accanto ai costi, all’efficienza e alle performance, il 2012 presenta un quadro quasi diametralmente opposto nel quale la gestione dei rischi di business e l’allineamento aziendale vengono identificati come priorità assolute, mentre ambiente ed energia scendono ai livelli più bassi nella scala delle priorità.
In questo quadro, relativamente ai processi documentali, solo il 39% dei responsabili aziendali in Europa pensa di aver superato la sfida della sostenibilità ambientale. Per il 22% questo è invece un problema che nel corso degli ultimi tre anni è addirittura peggiorato.