Con l’approvazione in Senato del 3 agosto, il Decreto Sviluppo è diventato Legge dello Stato. Accanto alle novità di cui si parla di più sui giornali in questi giorni, importanti e positive ci paiono le innovazioni in materia di mobilità sostenibile che favoriscono la diffusione di veicoli elettrici e alimentati con carburanti a basso impatto ambientale. Si poteva fare prima, ma tant’è.
Con la nuova legge, lo Stato si è impegnato a incentivare la mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici, la diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a trazione elettrica, ibrida, Gpl, a metano e biometano, biocombustibili e a idrogeno. L’incentivazione riguarda anche l’acquisto di veicoli a trazione elettrica o ibrida.
L’incentivazione comprende infatti una serie di misure tra le quali un contributo per l’acquisto, anche in locazione finanziaria, di un veicolo nuovo a basse emissioni complessive previa consegna di un veicolo da rottamare da parte del proprietario o dell’utilizzatore.
Previste inoltre norme per il sostegno e lo sviluppo della riqualificazione elettrica dei veicoli circolanti. Con DM si dovranno stabilire norme specifiche per la trasformazione del motore dei veicoli, volta a renderlo ad esclusiva trazione elettrica.
Ora ci si attende che gli incentivi smuovano il mercato. Nel 2011, in Italia si sono vendute meno di 300 auto elettriche su un totale di 1.750.000 immatricolazioni. Tuttavia, secondo Marco Martina, esperto del settore auto motive per Deloitte: “Nei prossimi anni il mercato potenziale di auto elettriche in Italia potrà essere di circa 30-35 mila vendute in un anno. Per questo siamo davanti ad una grande opportunità che può portare benefici all’intero sistema Paese sia in termini economici, sia di qualità di vita e di mobilità intelligente”.