Auto elettriche in Italia

In Italia quando inizieranno a diffondersi i veicoli elettrici? Le stime prevedono un totale di 3,8 milioni di auto elettriche che circoleranno sulle strade del nostro paese entro i prossimi otto anni. Le previsioni sono del Politecnico di Milano e vedono le vetture elettriche aggiudicarsi una grossa fetta sul marcato automobilistico italiano.

Per ogni cinque vetture nuove acquistate, una deve essere elettrica. Queste sono le parole di Corrado Clini, il ministro dell’Ambiente più che affidarsi ai dati statistici punta sulla speranza così da avere in circolazione sulle strade dell’Italia, almeno un 10% di auto elettriche. Le stime più scrupolose sono state fatte dal Politecnico di Milano, secondo il quale, entro il 2020, il potenziale del settore automobilistico elettrico, spazia fra i 2 e i 3,8 milioni di veicoli elettrici. La stima fatta dal Politecnico di Milano prende in considerazione solo le auto elettriche che si potranno ricaricare con apposita colonnina elettrica.

Prima di diventare uno standard, i veicoli elettrici devono superare varie difficoltà; tra queste figura la scarsa diffusione delle colonnine elettriche che -sempre secondo le stime del Politecnico di Milano- prevedono una spesa compresa tra 1,2 e i 3 miliardi di euro. Fondi necessari per riempire la penisola di colonnine elettriche, punti di ricarica per le automobili pulite.

Si è parlato molto di incentivi ad hoc per l’acquisto di veicoli elettrici ma, se si escule l’iniziativa bolognese che incentiva l’acquisto di un motociclo elettrico, in Italia siamo ancora in alto mare su questo fronte. Mancano piani finanziari che ancora una volta vedono l’Italia indietro rispetto agli altri paesi europei: già nel 2011 in Inghilterra e Spagna gli incentivi statali per l’acquisto di un auto elettrica sono arrivati a 6.400 e 6.500 euro.

La mancanza di piani incentivanti e di colonnine elettriche per la ricarica di queste vetture, fanno partire l’Italia in grosso svantagigo nel settore automobilistico elettrico. Lo scorso luglio, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, ha dato il via a una serie di agevolazioni per l’allestimento di circa mille colonnine in nove regioni d’Italia. La realizzazione dovrà avvenire entro il 2015, dunque a oggi le colonnine sono di numero decisamente ridotto.

Le case automobilistiche continuano a produrre auto ibride, considerate la soluzione migliore per tagliare le emissioni di CO2 legate al trasporto ma anche per risolvere definitivamente il problema riguardante l’imminente scarsità delle fonti a base di carbonio: la benzina è destinata a finire e con il passar del tempo il costo è destinato a raggiungere picchi esorbitanti.

Sul fronte colonnine di ricarica per le auto elettriche, una buona notizia arriva dal REV e ABB Italia che siglano un accordo per l’industrializzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. REV è la nuova società del gruppo Repower ed è stata costituita con lo scopo di fornire servizi di mobilità elettrica. Le due aziende lavorano insieme per la produzione di colonnine di ricarica pensate per il “rifornimento lento” in corrente alternata che, in un imminente futuro, anche per l’allestimento di colonnine elettriche per la ricarica veloce in corrente alternata trifase.

La necessità di avere colonnine di ricarica veloci è dattata da uno dei limiti del settore automobilistico elettrico: troppo spesso le vetture richiedono tempi di ricarica troppo lunghi che raggiungono anche le 8 ore per una ricarica completa. Le colonnine Repower sono state disegnate da Italo Rota e Alessandro Pedretti e destinate alla collocazione in aree semipubbliche e pubbliche.

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GUARDA LE FOTO DELLE AUTO IBRIDEa cura di Anna De Simone

Nella Foto la colonnina di REV e ABB