Attrezzi da giardino: gli indispensabili
La scelta degli attrezzi da giardino è un momento importante per l’orticoltore e il giardiniere hobbysta. Perché se è vero che la passione non può mancare quando si lavora nell’orto e nel giardino, con gli attrezzi adatti si fa meno fatica e anche i risultati saranno migliori.
Gli attrezzi da giardino sono tanti ma non è necessario averli tutti e subito. Per iniziare a lavorare la terra bastano alcuni ‘indispensabili’. Gli altri li acquisteremo man mano che capiremo cosa ci serve o ci piace di più: orto o giardino, cura degli alberi o cura del prato.
Nel frattempo non trascureremo la manutenzione degli attrezzi da giardino acquistati. Perché gli attrezzi non restano sempre nuovi e non sono strumenti ‘usa e getta’. Efficienza e pulizia sono fondamentali e quando vengono trascurate a lungo diventano difficili da recuperare.
Attrezzi da giardino: gli indispensabili
1. Vanga. Serve per lavorare (vangare) e rigirare le zolle di terra. Se il vostro è un orto sinergico, questo attrezzo diventa meno importante ma resta in cima alla lista degli indispensabili. La punta deve essere di acciaio temprato e il manico di legno (ottimo il frassino) perché è più comodo. Lama a punta o lama quadrata? Indispensabile la vanga a punta per le prime lavorazioni, i suoli compatti e la vangatura annuale; la lama quadrata va bene come secondo attrezzo per i terreni già lavorati, sabbiosi e la messa a dimora delle piante. Il manico deve essere lungo quanto basta da consentire di vangare senza piegare la schiena. Per il vanghetto a lama quadrata va bene anche il manico corto, con impugnatura ad anello. Alla lama va rifatto il filo ogni anno e quando ci sono sbavature.
Vanga a punta con manico di legno (lungo)
Vanghetto da giardino a punta quadrata con manico corto
2. Badile. Necessario per spostare la terra, spargere il concime e tanto altro. Il manico (di legno) deve essere curvo per agevolare il sollevamento della terra. La punta deve essere tonda ai lati per aumentare la superficie di carico ma un po’ appuntita all’estremità per migliorare la penetrazione.
Badile a punta con manico di legno
3. Rastrello. C’è quello per spianare il terreno prima della semina e quello per raccogliere le foglie (detto anche scopa raccoglifoglie). Servono entrambi perché non sono intercambiabili. Manico di legno dritto Il rastello per il terreno deve avere almeno 12 denti, la scopa raccoglifoglie almeno 22.
Rastrello a 14 denti con manico
Rastrello per foglie 22 denti, regolabile (senza manico)
4. Forca. Una forca dritta può essere usata in alternativa alla vanga per smuovere il terreno e per arieggiarlo. Bastano 4 denti e un buon manico di legno. Se c’è già una vanga a manico lungo, la forca si può scegliere con il manico corto e l’impugnatura ad anello; utile anche per fare il compostaggio.
5. Biotrituratore. È l’unico attrezzo non manuale anche l’unico costoso. Però è davvero utilissimo in giardino. Con un biotrituratore elettrico si risolve il problema di dove mettere gli scarti di potatura e ci si può preparare del buon compost.
6. Sega. In giardino non può mancare almeno un seghetto a mano per tagliare i rami più spessi. Il seghetto deve essere leggero per poter essere usato anche con una sola mano e poco ingombrante per poter penetrare l’intrico dei rami. Se lo si vuole usare sul serio, deve essere robusto e di buona qualità
7. Forbici. Servono per sacco di cose e soprattutto per tagliare steli e rami piccoli. Meglio spendere qualcosa di più per un paio di forbici da potatura di ottima qualità, robuste e con il manico ergonomico.
Attrezzi da giardino: la manutenzione
Biotrituratore a parte, per questi attrezzi da giardino bastano poche e semplici regole di manutenzione. La pulizia delle punte dopo ogni utilizzo è fondamentale per evitare la ruggine e la formazione di parassiti. I manici di legno vanno controllati, se presentano crepe vanno sostituiti mentre per le scheggiature basta una passata di carta vetrata. Le lame vanno tenute affiliate e spennellate con gasolio; ottimo immergerle in un contenitore con sabbia e olio di scarto di macchina.
Pubblicato da Michele Ciceri il 11 Ottobre 2015