Attestato di Prestazione Energetica: nuove regole
Attestato di Prestazione Energetica: nuove regole, operative dal primo di ottobre. Da meno di un mese sono infatti valide le disposizioni decise e approvate in estate e che rendono l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) unico per tutto il territorio nazionale.
Eliminate, finalmente, le disomogeneità regionali che facevano per l’ennesima volta l’Italia un Paese dai mille campanili. C’erano di area in area differenti modalità di valutazione delle performance di un edificio o di una unità immobiliare, c’erano una volta: ora con le nuove regole per l’APE, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia si parla la stessa lingua anche in questo settore.
Oltre all’aver reso omogeneo il concetto, e la realtà, dell’ Attestato di Prestazione Energetica, le nuove regole danno “una regolata” anche sul fronte dei certificatori energetici. Quelli della domenica, quelli “amico dell’amico”, quelli del “l’ho trovato on line”, quelli della domenica, troveranno la strada sbarrata.
Spazio ai professionisti di buona volontà e ottima preparazione, obbligati da ottobre a effettuare almeno un sopralluogo nell’edificio che dovrà essere valutato. La validità dell’Attestato di Prestazione Energetica resta decennale, a meno che interventi pesanti di ristrutturazione non ne determinino la necessità di rifarla ex novo.
Attestato di Prestazione Energetica: cos’è
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE), ex ACE, è una sorta di “cartella clinica” di un edificio, di una abitazione o di un singolo appartamento. Questo documento ne descrive le caratteristiche energetiche andando a costituire un importante strumento di controllo. La prestazione, quella “P” di APE ( Attestato di Prestazione Energetica) è sintetizzata con una lettera da A a G, diventa una informazione importante soprattutto in caso di acquisto o locazione di un immobile.
Ecco infatti che questo Attestato di Prestazione Energetica è obbligatorio in questi casi. Solo in questi, per il resto, è un documento comunque utile per informare sul consumo energetico e aumentare il valore degli edifici ad alto risparmio energetico. Nel caso si volessero valutare interventi di miglioramento, ad esempio, senza per forza dover o voler vendere nell’immediato la proprietà immobiliare di cui vogliamo avere un Attestato di Prestazione Energetica.
Attestato di Prestazione Energetica: esempio
Un classico esempio di fraintendimento davanti alle nuove regole è il confondere l’Attestato di Prestazione Energetica con l’ Attestato di Qualificazione Energetica (AQE). No, sono due cose diverse. Restando al nostro Attestato di Prestazione Energetica, questo documento va realizzato ad esempio se abbiamo un immobile da vendere o da affittare.
Se così è, chiamiamo un professionista che ci aiuti. Con le nuove regole ci vuole un “soggetto accreditato” per redigere l’APE secondo organizzazione, controllo e metodi nazionali. Questo del “nazionale” è una novità, prima c’erano modalità e tempistiche che variavano a seconda delle leggi locali, regionali. Oggi, almeno per l‘Attestato di Prestazione Energetica, l’Italia torna unita.
Il certificatore energetico, architetto, ingegnere o geometra che sia, è di solito un tecnico abilitato alla progettazione di edifici ed impianti. Una volta chiamato, il “nostro” esperto di Attestato di Prestazione Energetica effettua una analisi energetica dell’immobile, valutando ad esempio murature e infissi, consumi, la produzione di acqua calda, il riscaldamento dei locali, i vari impianti installati, ben venga se ce ne sono anche che producono energia rinnovabile.
Finalmente arriva poi il momento della compilazione dell’APE che andrà conservato e consegnato al nuovo proprietario o al locatario.
Attestato di Prestazione Energetica: costo
In media varia dai 150 ai 300 euro il costo dell’Attestato di Prestazione Energetica ma non c’è un tariffario al momento deciso da Enti o Ordini che ne determini il costo minimo. Al momento, ma teniamo conto che le nuove regole sono in vigore da meno di un mese.
Possiamo dire, ragionevolmente, che il prezzo dell’APE oltre a variare di zona in zona, come i prezzi di molti altri servizi, è influenzato dal tipo di immobile oggetto del certificato. Se si tratta di un edificio, di un mini appartamento, di un gruppo di immobili simili, di una gruppo di edifici non omogenei nelle loro caratteristiche. C’è una bella differenza di lavoro per chi deve produrre un Attestato di Prestazione Energetica.
Attestato di Prestazione Energetica: consigli
Innanzitutto è buona norma chiedere più preventivi e sentire più certificatori per capire quale ci attira e quale ci conviene per ottenere un Attestato di Prestazione Energetica come si deve senza essere spennati. In generale attenzione a controllare che il preventivo comprenda IVA, costi di spedizione e spese aggiuntivi, se la cifra è troppo bassa, meglio diffidare.
Non diffidiamo invece di chi vuole firmare l’Attestato di Prestazione Energetica con la firma digitale: ha completa validità legale e può sostituire la copia cartacea.
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Pubblicato da Marta Abbà il 21 Ottobre 2015