Asparago coltivato in orto

asparago coltivato

La coltivazione degli asparagi è una pratica molto ambita in agricoltura. Avere un asparago coltivato in orto può regalare grosse soddisfazioni. Ecco perché oggi vedremo come coltivare gli asparagi e quali sono le varietà più apprezzate di questo periodo.

L’asparago coltivato in orto è una gemma da portare in tavola! Ecco come si coltiva, le varietà da scegliere e quando iniziare.

Asparago coltivato vs asparago selvatico

Nota bene: con il termine “asparago coltivato” si fa riferimento a tutte le varietà coltivate nell’orto, fatta eccezione per la pianta spontanea chiamata comunemente asparago selvatico. Nonostante questa distinzione, anche gli asparagi selvatici si possono coltivare. Le rese sono più basse e i risultati meno incoraggianti.

Periodo asparagi

Il periodo di raccolta degli asparagi va dalla primavera fino all’estate inoltrata. Vi sono, infatti, diverse varietà che possiamo coltivare nell’orto di casa. Vediamo quali sono le più popolari.

Pianta di asparago

Non è facile parlare della pianta di asparago: vi sono molte varietà! Tra le più popolari figurano gli asparagi selvatici e gli asparagi bianchi. Vediamo quale pianta di asparago coltivare nell’orto.

Asparago bianco

L’Asparago Bianco del Friuli Venezia Gilia sembrerebbe essere popolare fin dai tempi dell’Impero austro-ungarico.

L’asparago coltivato è di colore bianco proprio per la tecnica di coltivazione impiegata. In pratica l’asparago non riesce ad acquisire la classica colorazione verde perché il germoglio si interra completamente durante la coltivazione.

Molto importanti sono anche gli asparagi bianchi del Sile e gli asparagi bianchi di Mambrotta.

Gli asparagi di Mombrotta si trovano sia nella variante bianca, sia nella varietà verde.

Asparago Violetto di Albenga

Cresce in terreni sabbiosi e questa varietà è consiglia per chi vuole un asparago coltivato nell’orto e risiede nella zona di Savona (Liguria). E’ considerata una pianta di asparago puro in quanto, per motivi genetici, questa varietà non si incrocia con altre piante di asparagi.

Asparago di Santena

La coltivazione degli asparagi di Santena è praticata fin dall’800. Questa varietà si adatta perfettamente al microclima del torinese e dintorni.

Asparago coltivato in orto

La storia della coltivazione asparagi è molto antica. Per esempio, tra le varietà citate, l’Asparago bianco del Sile era coltivato in Veneto fin dal 1400.

Per la coltivazione degli asparagi nell’orto bisogna dotarsi di un buon terreno.

Gli asparagi crescono bene in terreni sabbiosi e ben drenanti. Prima della semina o della messa a dimora dei germogli, è importante eseguire una profonda vangatura del terreno così da incorporare letame molto maturo e, se è necessario, della sabbia per correggere la capacità di drenaggio del suolo.

Periodo: quando coltivare asparagi?

Gli asparagi si possono coltivare, proseguendo con la semina in pieno campo, tra i mesi di maggio e giugno. Nello stesso periodo si può eseguire la messa a dimora delle radici già sviluppate.

  • Nota bene: se non vuoi seminare asparagi, puoi acquistare radici già sviluppate che dovranno essere interrate nell’orto.

Come piantare radici di asparago? 
Basta interrarle a una profondità di 25 cm e distanziare, una pianta dall’altra, di circa 30 centimetri.

Ricopri la buca con la terra rimossa per lo scavo e irriga in abbondanza.

Asparago coltivato in vaso

Il successo produttivo dell’asparago coltivato in vaso è basso. Chi comunque vuole cimentarsi nel tentativo di coltivazione asparagi in vaso, dovrà dotarsi di contenitori molto grandi.

La profondità di ogni vaso dovrà essere di almeno 40 cm. Il diametro dovrà essere di circa 35-40 cm. Meglio, quindi, optare per una coltivazione nell’orto o scegliere dei cassoni o fioriere dove poter mettere a dimora più piante.

Asparagi selvatici

Gli “asparagi coltivati” si differenziano molto dall’asparago selvatico. Gli asparagi selvatici hanno un sapore più amarognolo e una consistenza più “stepposa”.

Al contrario, l’asparago coltivato è più carnoso, più tenero e ha anche un sapore più delicato. Il sapore degli asparagi selvatici può tendere all’amarognolo mentre l’asparago coltivato è quasi completamente privo di quella consistenza fibrosa che, talvolta, rende necessarie cotture più lunghe.

Poiché gli asparagi selvatici hanno una bassa resa, non è facile trovare radici da piantare nell’orto ne’ tantomeno reperire semi. Per reperire i semi, rivolgiti presso un consorzio agrario di fiducia. In genere, gli asparagi selvatici che si trovano in commercio presso ambulanti, in zone costiere, sono stati raccolti in natura: l’asparago selvatico, infatti, è una pianta spontanea.

Coltivazione asparagi

Per tutte le informazioni sulla coltivazione degli asparagi e su dove comprare radici, semi e piante, ti consiglio di leggere la guida: come coltivare asparagi.