Asimina triloba: coltivazione e proprietà
La pianta Asimina triloba è originaria del Sud-Est Canadese e della zona orientale degli USA. In Italia si può coltivare e si trova nei vivai più forniti. Parliamo di un piccolo albero da frutto della famiglia delle Annonacee. La coltivazione dell’Asiminia triloba nel nostro paese ha riscosso un certo interesse per le proprietà attribuite al suo frutto.
L’asimina triloba è un alberello conosciuto come pow pow o banano di montagna.
Asimina triloba: proprietà del frutto
L’asiminia triloba o banano di montagna produce un frutto dalla polpa succosa e ricca di proprietà nutrizionali. La polpa apporta un buon numero di micronutrienti: vitamine e sali minerali. Il frutto è conosciuto per apportare una discreta quantità di proteine vegetali.
Parliamo di un frutto dalla forma cilindrica, dalle dimensioni che si aggirano dai 6 ai 18 cm e larghe dai 3 agli 8 cm. In base alla varietà e al raccolto, la pezzatura può variare da 50 fino a 400 grammi.
Il frutto è conosciuto con i nomi di pawpaw o paw paw oppure, qui in Italia, banano di montagna per la capacità della pianta di adattarsi al freddo.
Paw paw: asimina triloba proprietà nutrizionali del frutto
Le proprietà nutrizionali qui riportate sono tratte da un’analisi sul pawpaw condotta dalla Pennsylvania State University.
- Carboidrati: 18,8 g
- Grassi: 1,2 g
- Proteine: 1,2 g
- Vitamina A equiv.: 87 μg
- Tiamina: 0,01 mg
- Niacina: 1,1 mg
- Riboflavina: 0,09 mg
- Vitamina C: 18,3 mg
- Calcio: 63 mg
- Magnesio: 113 mg
- Ferro: 7 mg
- Manganese: 2,6 mg
- Fosforo: 47 mg
- Potassio: 345 mg
- Zinco: 0,9 mg
100 grammi di banano di montagna forniscono 80 calorie.
Asimina triloba: coltivazione
Per la coltivazione dell’Asimina triloba fattore cruciale è l’impollinazione. I coltivatori di questa pianta da frutto spesso ricorrono all’impollinazione a mano o impiegando degli “attrattori” per gli insetti impollinatori.
Questo frutto è adatto alla coltivazione biologica: la pianta è rustica e resistente alle malattie, con una buona gestione della coltivazione non si avrà bisogno di usare pesticidi.
Si può coltivare anche nell’Italia settentrionale: la pianta resiste bene al freddo. Pur essendo un frutto tropicale offre buone rese anche quando coltivata in Europa. Le sue dimensioni non si spingono oltre i 5 metri.
Come sesto di impianto, si consiglia di lasciare uno spazio di 2,5 metri da una pianta e l’altra. Ci sono pochissime varietà autofertili, come premesso, nella gran parte dei casi l’impollinazione è un fattore cruciale per la produzione del frutto e così si consiglia di coltivare e mettere a dimora diverse varietà.
Come coltivare l’asimina triloba
Come premesso, la pianta è di facile coltivazione e non richiede particolari cure. Al momento della messa a dimora meglio mantenere un terreno con pH neutro o su-acido. La pianta cresce bene e fruttifica su suoli dalla reazione di pH compresa tra 5,5 e 7,5.
Non sopporta i terreni calcarei e per questo sono sconsigliate irrigazioni con acqua dura (acqua ricca di calcare).
Una volta acquistata la pianta dal vivaio, questa va messa a dimora con estrema attenzione. Le radici sono molto fragili alle sollecitazioni meccaniche. Fate attenzione a non urtarle durante l’impianto.
A causa della fragilità radicale, si sconsiglia l’acquisto della pianta da vivai che la propongono a “radice nuda”. Una volta comprata in vaso, irrigate fortemente la zolla d’acqua e mettete a dimora la pianta in una buca di dimensioni adeguate. Evitate di smuovere le radici.
Quando piantare l’Asimina triloba?
In autunno, è in questo periodo che si può comprare presso i vivai più forniti. Assicuratevi di metterla a dimora in una buca con terreno sufficientemente lavorato e soffice così da favorire l’inserimento dell’apparato radicale.
L’Asimina triloba è una pianta velenosa
L’unica parte commestibile della pianta sono i frutti. Foglie, rami e semi sono tossici per la presenza di acetogenine.
Le acetogenine sono una famiglia di composti ad azione antimitotica (ostacolano la mitosi, cioè la divisione cellulare). I semi, se masticati e ingoiati possono essere tossici e scatenare dolori addominali, vomito, nausea e altre reazioni in base alla tollerabilità soggettiva.
Quando ingeriti interi, i semi di asimina triloba non sortiscono alcun effetto. Il motivo? Il tegumento esterno del seme è immune ai succhi gastrici e agli altri enzimi digestivi, così il seme transita integro attraverso l’apparato digerente senza scatenare effetti tossici.
Pubblicato da Anna De Simone il 1 Dicembre 2018