Ascaridi nel cane e nel gatto
Ascaridi nel cane e nel gatto, e anche nell’uomo: questo parassita sembra non darci tregua quindi andiamo a vedere di cosa si tratta, che sintomi da e che terapia lo può mettere KO.
Ascaridi nel cane e nel gatto: che cosa è
Gli ascaridi (Toxocara e Toxocaris) sono dei nematodi, dei vermi tondi con un corpo cilindrico e allungato, assomigliano a lunghi spaghetti biancastri e si insediano da parassiti nell’intestino producendo uova poi espulse con le feci. Già però in fase di larva, gli ascaridi nel cane nel gatto e in chiunque altro, diventano in grado di migrare attraverso il corpo dell’animale, infestando altri simili.
Ascaridi nel gatto
Gli ascaridi colpiscono i giovani gattini ad esempio passando nelle mammelle e contaminando il latte, motivo per cui, davanti ad intere cucciolate, si sverminano tutti, madre e gattini, per debellare del tutto questo fastidioso problema. Sì, perchè ciò che avviene è che un gatto si avvicina al gatto con ascaridi e lecca le feci o il terriccio contaminato, trovandosi infestato a sua volta.
Già quando sono delle apparentemente innocue larve, gli ascaridi possono migrare attraverso il corpo dell’animale, non solo oltrepassando la barriera placentare raggiungendo giovani gattini, ma anche andando a compromettere la bontà e la sicurezza del latte.
I principali sintomi di ascaridi nel gatto sono diarrea, dimagrimento, crescita stentata, alito al gusto di aglio e perdita di peso improvvisa, oltre che vomito e ostruzione intestinale. Per i gatti, ciò che si crea con gli ascaridi è una sorta di zoonosi e nulla nega che anche l’uomo potrebbe essere coinvolto attraverso la sindrome da Larva Migrans Viscerale.
Per la diagnosi degli ascaridi nel gatto si possono cercare direttamente questi parassiti nelle feci oppure vederne le uova con un esame delle feci. La negatività dell’esame delle feci però non ci deve soddisfare, perchè è una visione parziale del problema ascaridi nel cane e nel gatto, e in chiunque capiti.
La terapia per gatti contro gli ascaridi si basa sulla somministrazione dei normali vermifughi, dosati dal veterinario di fiducia, I vermi causati dagli ascaridi nel cane e nel gatto dopo il trattamento opportuno possono essere espulsi entro 24 ore con le feci oppure vengono digeriti.
Ascaridi nel cane
Anche i cani sono interessati agli ascaridi, solidali ai gatti. La Toxascaris leonina e Toxocara canis, così si chiama per i nostri amici cani che sono minacciati da questi ascaridi proprio dal momento in cui nascono e successivamente arrivano a trovare un canale per contaminare l’animale cane.
Il processo è simile biologicamente a quello felino, nell’intestino dei cuccioli, le uova si schiudono, nascono delle larve che penetrano la parte intestinale, passano dal fegato, arrivando al cuore, destro, al polmone, alla trachea, per poi essere deglutite.
Gli ascaridi nel cane in caso di femmine gravide, passa ai futuri cuccioli con alte probabilità attraverso la placenta. Sarebbe importante quindi sverminatre il cane femmina prima dell’accoppiamento, evitando che altri cani prendono gli ascaridi senza sospettare di nulla.
Nel cane i principali sintomi di ascaridosi sono simili a quelli del gatto: diarrea, vomito, crescita stentata e calo di peso. Altri segnali poco rassicuranti in merito agli ascaridi nel cane e nel gatto possono essere dolori addominali, tosse che fa pensare a una broncopolmonite parassitaria e ostruzione intestinale anche fatale.
Per la diagnosi di ascaridi nel gatto e nel vane, basta un esame delle feci ricordando che, anche per i gatti, se mentre si fanno questi esami incombe una diarrea molto liquida che da luogo a falsi negativi. Per curare gli ascaridi nel gatto si possono usare i farmaci già noti o altri simili. Importante è non fare il fai da te.
Ascaridi nell’uomo e nei bambini
Per l’uomo, bambini compresi, chiamati presto a così spiacevoli argomenti, può essere infestato per ingestione occasionale delle uova dei parassiti presenti nel terriccio contaminato. Sono gli ascaridi nel cane e nel gatto, che spuntano anche così. Le uova nemiche, ingerite, si schiudono, liberano le larve che migrano nei tessuti. I danni più frequenti dopo una invasione di ascaridi, sono disfunzionamenti e danni a fegato, occhio e cervello.
Nell’essere umano, uomo o donna che sia, soprattutto tra i 20 e i 35-40 anni, le patologie legate agli ascaridi sono la sindrome della larva migrans visceralis. Le vie orali sono indomabili e permettono il contagio di questo parassita che infesta ogni tipo di mammiferi.
Una volta che per vie orali il parassita ascaride si è introdotto in un corpo, aspettiamoci violente reazioni anche da parte dell’essere umano che cerca di difendersi. Per quanto riguarda la tempistica, va tenuto conto che la maturazione delle larve avviene nell’arco di 2-3 mesi, nel frattempo le femmine possono deporre fino a 200mila uova al giorno, rilasciate con le feci e prone per infestare l’ambiente.
Per noi umani i sintomi non sono molto differenti da quelle della presenza di ascaridi nel cane e nel gatto. Però uno sconto magari lo si ottiene con un trattamento completo di farmaci, affetto e spirito di osservazione.
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Pubblicato da Marta Abbà il 24 Dicembre 2015