Asaro: pianta e proprietà
L’Asaro è una pianta che possiamo trovare impiegata nella cura di alcune patologie tra cui la bronchite, la pertosse, l’asma bronchiale e i reumatismi. Può essere utile anche in casi di inerzia epatica. Andiamo a conoscerne meglio le caratteristiche, quelle botaniche e quelle terapeutiche, in modo da essere pronti a riconoscerla e ad utilizzarla, se e quando ne avremo bisogno.
Asaro: pianta
Il nome scientifico di questa pianta è “asarum europaeum”, più che una pianta è una erba, non immaginiamoci quindi un albero enorme, e fa parte della famiglia delle Aristolochiaceae. I luoghi in cui cresce sono tipicamente i boschi umidi di latifoglie oppure gli spazi ombrosi nella zona dell’Eurasia, non è una pianta particolarmente diffusa nelle nostre zone.
Si tratta di un’erba perenne e sempreverde, ha un rizoma tortuoso e stolonifero, delle foglie molto grandi e dalla consistenza un po’ coriacee, nella parte superiore sono verde scuro con sfumature più chiare e lucenti, mentre in quella inferiore sono brunastre.
Anche durante l’inverno le foglie dell’asaro restano tali e quali, trattandosi di una pianta officinale sempreverde, è durante la primavera che si rinnovano e ne spuntano di nuove, appese ai loro delicati steli, sfoggiando un colore verde brillante. Il momento della raccolta delle foglie è l’estate.
Tra le parti che vengono utilizzate a scopo officinale dell’Asaro, oltre alle foglie troviamo anche le radici, caratterizzate da dimensioni particolarmente ridotte e da un colore che tende al biancastro. Questi rizomi penetrano nel terreno in modo tenace riuscendo a svilupparsi in direzioni molto differenti. Le possiamo trovare in commercio essiccate, è possibile infatti mangiarle anche se non hanno un sapore particolarmente gradevole, più che altro è molto forte e tende al dolciastro. Può piacere ma non a tutti, lo si può tollerare se si sa che se ne ricava un beneficio.
Per raccogliere le radici ed utilizzarle in vario modo è necessario aspettare il periodo giusto, ovvero quello che va dalla primavera all’autunno
Tra le sostanze che troviamo nell’Asaro possiamo citare come maggiormente significative l’asarina, il tannino, la mucillagine e la resina. Se se ne distillano foglie e radici, si ottengono lazione si ottengono l’asarite, l’asarone e l’olio essenziale.
Asaro: proprietà
L’asaro può avere un effetto espettorante, anti-starnuti, lassativo, diaforetico ed emeto-catartico. E’ quindi molto utile per la nostra salute, in primo luogo è noto come purga per il sistema urinario anche come sostanza in grado di favorire l’eliminazione di muco e catarro dalle vie respiratorie. Va però precisato che se si assume l’estratto di questa erba officinale per via orale, spesso e volentieri si possono verificare forti attacchi di nausea e vomito.
Tornando agli impieghi utili e positivi, possiamo unire l’asaro a sostanze come il miele o il latte di capra per ottenere dei preparati che facilitano lo spurgo di catarro e la conseguente azione depurativa anche della milza e del fegato. Utilizzato con queste modalità, possiamo a tutti gli effetti ritenerlo un ottimo rimedio naturale anche per idropsia ed itterio visto che è in grado di agire positivamente sulle infiammazioni e le infezioni che possono presentarsi nell’organismo.
Un altro modo di utilizzare l’asaro è quello di bollirlo in modo da ottenere un rimedio per le sindromi influenzali medie o lievi. In questo caso è molto importante non agire sovrappensiero ma vegliare in modo che vengano rispettati i tempi di infusione. Non è per fare i perfezionisti, ci mancherebbe, ma per evitare di far evaporare i principi attivi della pianta, quelli che la rendono di fatto utile ed efficace.
Asaro: benefici
Ciascuno è libero di scegliere i rimedi che preferisce e la maggior parte delle persone quasi in automatico sceglie di assumere quelli suggeriti dalla medicina tradizionale senza neppure prendere in considerazione quelli omeopatici che in alcune occasioni possono invece risultare particolarmente unici. Non si può dire che esiste una regola generale da seguire in tal merito, è molto importante agire sempre dopo ave consultato il proprio medico e mai facendo di testa propria senza neppure un consulto. In alcune situazioni i rimedi omeopatici non sono da soli sufficienti per migliorare il nostro stato di salute ma in altre situazioni possono costituire una valida alternativa o una cura complementare a quelle suggerite dalla medicina moderna.
Nel caso delle radici dell’asaro abbiamo a che fare con un rimedio dolce e delicato, utile per la prevenzione di problemi di salute come tumori, ulcere o fistole sul corpo.
Sempre le radici, bollite in acqua, possono essere utilizzate anche per uso esterno, a freddo, sulla superficie del cuoio capelluto. Hanno la proprietà di rilassare i tessuti e di migliorare l’equilibrio cerebrale, favorendo quindi il mantenimento di una buona memoria anche in età avanzata.
Abbiamo già segnalato che le foglie di questa e le sue radici possono provocare il vomito. E’ necessario quindi farne un uso prudente ma questo aspetto può anche essere girato a nostro favore, ci può tornare utile, infatti, in caso di morsi o punture velenose perché ci consente di espellere le tossine dal corpo. Questo effetto può essere amplificato se si combina l’asaro con la melassa.
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Pubblicato da Marta Abbà il 24 Marzo 2019