Artemisia, una pianta sempre più quotata, non perché cresca in cima ai monti ma perché in cima ai pensieri di sempre più persone. Soprattutto a quelle che sperano di trovare, utilizzandola, la soluzione ai propri disturbi, in modo naturale ed efficace.
Se la stiamo scoprendo e valorizzando ora, lei, l’Artemisia, è da secoli e secoli che cresce e germoglia, il suo nome è legato alla figura della dea greca Artemide, protettrice dei cacciatori. C’è anche chi ritiene che sia stata la regina Artemisia a regalarle il nome dopo averne testato i benefici, innamorata della potenza di questa pianticella ben poco vistosa. In Italia, in molte varietà, cresce spontanea, così spontanea che viene considerata infestante.
Artemisia: la pianta
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, pianta annua di nome e di fatto, l’Artemisia in passato era addirittura considerata un’erba magica, questo ci deve portare a pensare che forse un po’ di magia, e qualche beneficio, lo può apportare davvero. Gli antichi attribuivano a questa pianta il potere di moltiplicare le qualità psichiche e gli stati medianici dei singoli individui tenendo da loro lontani tutti gli spiriti negativi, le paure, le ansie e i fantasmi del passato.
Ciò che si narra, anche se non abbiamo alcun selfie a documentarlo, è che venisse usata per realizzare infusi e pozioni che servivano poi per la pulizia delle sfere e degli specchi magici. Tutto questo alone magico, forse, è in parte spiegato col fatto che l’Artemisia è una pianta influenzata da Marte e dalla Luna, e piace ai lunatici.
Artemisia: dove cresce
Cresce spontaneamente anche in Italia, oggi, l’Artemisia, ma le sue origini non sono italiane e neppure europee, vanno cercate in Cina, in particolare nelle regioni montane del nord-ovest dell’Asia. Fortunatamente, viste le sue proprietà, si è poi diffusa in Europa, America, Asia e Oceania, in generale è una pianta che si sa adattare un po’ ovunque, basta che ci sia un habitat asciutto o semi-asciutto in cui si senta a proprio agio.
Non troppo, però, altrimenti si può passare dall’apprezzarla al detestarla, come già capita spesso con la Artemisia vulgaris e con la campestris, considerate infestanti soprattutto si invadono giardini di abitazioni o edifici utilizzati per scopi commerciali e ludici. Anche se non è una pianta montana per definizione, può spuntare anche a quote da neve perenne se nelle varietà glacialis e Genipi Weber.
Artemisia: proprietà e benefici
Sappiano che piaceva alla dea della caccia e a una regina, che è protetta da Marte, ma non ancora siamo a conoscenza delle proprietà di cui effettivamente possiamo beneficiare ogni giorno. Ciò che rende l’Artemisia speciale – non dico magica, ma speciale sì – è il suo contenuto di artemisinina, a questa sostanza dobbiamo essere grati se possiamo trovare sollievo da febbre e da problemi gastrointestinali con un rimedio naturale a base di questa pianta.
Non è finita, essa fa digerire bene e con la Vulgaris si può preparare una tintura madre ottimo per irregolarità mestruali, verminosi intestinale e inappetenza. Sempre la magica artemisina può servire anche per realizzare farmaci contro la malaria e ci sono studi in corso che indagano a fondo sulle proprietà del’Artemisia addirittura contro il cancro.
n esperimenti in vitro hanno dimostrato un effetto tossico sulle cellule tumorali e che i farmaci che contengono tali principi attivi sono utilizzati come trattamento per la malaria. Lo stesso istituto sta valutando gli effetti di un altro principio attivo contenuto nell’Artemisia – la diidroartemisinina è proprio per quanto riguarda le sue potenziali proprietà anticancro.
Artemisa: posologia
In attesa di belle notizie su questo fronte, facendo il tifo per chi spende la propria vita in studi e ricerche che vanno a migliorare la vita di tutti noi, vediamo come possiamo usare oggi l’Artemisia dopo averla acquistata in erboristeria oppure on line. Anche se ne ho parlato bene finora, prima di procedere, appurate che sia il rimedio naturale giusto per il disturbo che volete eliminare. Meglio quindi un consulto con il proprio medico o con l’erborista prima di fare le riserve della pianta sbagliata.
Possiamo provare delle tisane all’Artemisia, oppure infusi o decotti, perfetti per chi soffre di cattiva digestione o di gonfiori intestinali. In formato “estratto idroalcolico”, diventa invece più efficace per disturbi legati al ciclo mestruale, poi ci sono gli integratori naturali a base di artemisinina che vi auguro di non dover mai acquistare visto che sono consigliati in caso di malaria e di infezioni causate da parassiti.
Per le dosi, non sono segrete, ma non ne indico perché vanno assolutamente ben valutate prendendo in considerazione le condizioni di salute e le eventuali intolleranze. Se esageriamo, l’Artemisia può avere effetti tossici e non più “magici”.
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