Artemisia annua: proprietà, coltivazione, omeopatia, cure naturali e tutte le informazioni su questa piccola pianta erbacea.
L’artemisia annua è un’erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria della provincia di Hunan, in Cina.
Botanicamente, si tratta di piante la cui altezza può variare dai 50 cm ai 150 cm. Alcune varietà presenti nelle americhe possono raggiungere l’altezza di 3 metri.
Artemisia annua, coltivazione in Italia
Nonostante le origini lontane, l’artemisia annua è presente anche sul territorio italiano. La sua distribuzione è discontinua tanto che in alcune regioni è considerata una pianta rara. E’ facile riscontrarla nei mesi di agosto, settembre e ottobre in Campania e in alcune regioni del Nord Italia. E’ più rara nel Molise, nel Lazio e in Sicilia mentre le segnalazioni sono rare nelle altre regioni del centro e del sud (Puglia, Basilicata, Calabria, Marche…).
L’habitat ideale vede zone ruderali, con suoli incolti ghiaiosi e sabbiosi, ma cresce anche su sentieri, scarpate ferroviarie, discariche e ai margini delle strade. Si tratta di una pianta sinantropa (che preferisce vivere nei pressi di abitazioni umane) che predilige un suolo sia calcareo, sia siliceo, con una reazione neutra, terreni ricchi di micronutrienti e mediamente umidi.
In ambito domestico la coltivazione dell’artemisia annua risulta di pratica semplice; l’artemisia è una pianta facile da coltivare, necessita di terreni ben drenati e leggermente alcalini. Cresce bene in posizioni soleggiate.
Artemisia annua, proprietà medicinali e usi
Sebbene sia usata anche in cucina, i suoi usi più popolari vengono fatti in ambito farmaceutico. Per molti anni, l’artemisia annua è stata impiegata per la cura di numerose malattie, tra cui le dermatiti. Negli ultimi decenni è stata impiegata contro la malaria grazie al suo principio attivo “artemisinina“.
Il meccanismo d’azione dell’artemisia annua contro la malaria e altre malattie parassitarie, è ormai noto ed è stato studiato a livello internazionale: l’artemisia annua causa stress ossidativo nella cellula parassita. Per il meccanismo biochimico completo vi rimando alla lettura della ricerca di Gary H. Posner e Paul O Neil (2014), intitolata “Knowledge of the Proposed Chemical Mechanism of Action and Cytochrome P450 Metabolism of Antimalarial Trioxanes Like Artemisinin Allows Rational Design of New Antimalarial Peroxides”, per il riferimento: PMID 15.196.049.
L’artemisinina è stata una molecola molto studiata e oggi, diversi sintetici dell’artemisinina, sono in fase di ricerca per potenziali applicazioni come farmaci antitumorali.
Secondo la medicina popolare, l’artemisia annua sarebbe in grado di esplicare le seguenti proprietà:
- antibatterica (blocca o rallenta lo sviluppo batterico)
- antisettica (blocca o rallenta lo sviluppo di microbi)
- carminativa (aiuta a sgonfiare la pancia)
- digestiva (aiuta la digestione gastrica e l’assorbimento intestinale)
- febbrifuga (abbassa la temperatura corporea).
In Cina, ancora oggi, sono numerosi i preparati a base di artemisia annua impiegati per curare la febbre.
Lo studio dell’artemisia annua come agente anti-tumorale è dettato dalla capacità che ha questa pianta di produrre composti fenolici dall’elevata attività antiossidante. Analizzando i componenti chimici dell’Artemisia annua sono stati identificati 50 differenti composti fenoloci appartenenti a quattro grandi gruppi: cumarine, flavoni, flavonoli e acidi fenolici. Molti studi hanno dimostrato come i flavoni e flavonoli riescano a inibire la crescita delle cellule del cancro; in particolare, i flavonoidi indurrebbero l’apoptosi (morte programmata) delle cellule tumorali.
Altre possibili applicazioni farmacologiche vedono gli estratti dell’Artemisia annua nella cura dell’Asma. Esperimenti su animali hanno dimostrato che l’artesunato, un derivato sintetico dell’artemisinina, ha proprietà anti-allergiche inducendo la degranulazione dei mastociti. Questo meccanismo d’azione rende l’artesunato un candidato perfetto nel trattamento dell’asma e di allergie affini. In questo caso, il riferimento scientifico è dato dall’articolo pubblicato sulla rivista Allergy n.68, intitolato “Anti-allergic action of anti-malarial drug artesunate in experimental mast cell-mediated anaphylactic models”.