Argiria: sintomi, cause e cura
L’argiria è una malattia della pelle che non ci fa rischiare la vita. Non è troppo nota ed è parecchio rara. Provoca la colorazione grigio-bluastra della cute e delle mucose e di solito ciò accade se ci siamo esposti per troppo tempo a dei composti dell’argento.
Il fatto di avere la pelle macchiata, può causare dei disagi di tipo psicologico a chi contrae questa malattia e non è un aspetto da sottovalutare anche se di fatto esistono malattie molto più gravi. Questa non lo è se non in alcuni casi, ovvero quando l’esposizione a composti dell’argento è così intensa e lunga che arriva a impattare anche sulla salute degli organi interni e causa delle complicazioni.
Cosa è l’Argiria
L’argiria nota anche con il nome di “argirosi”, come abbiamo già anticipato, causa la colorazione della pelle che diventa grigio blu oppure blu-grigiastra. Oltre alla cute, anche le mucose assumono questo colore nello stesso momento. Ci sono casi in cui questa colorazione coinvolge solo un’area precisa del corpo, restando localizzata, e altre invece in cui le macchie blu-grigio compaiono in tutto il corpo, qui e là.
Al momento non è stata individuata la precisa quantità di argento a cui ci si deve sottoporre per arrivare ad ammalarsi e magari nemmeno esiste una soglia generale, potrebbe dipendere dalla salute di ciascun soggetto e anche dalle modalità e dai tempi di esposizione all’argento. Anche di composto in composto, sempre di argento, l’effetto può cambiare.
Sintomi dell’Argiria
Il sintomo principale e distintivo di questa malattia è proprio quello del colore della pelle che va a mutare diventando blu grigiastro. Di solito si nota il variare del colore della pelle ma anche alle mucose accade la stessa cosa.
Questo singolo sintomo può avere varie declinazioni, ovvero la colorazione può essere più o meno intensa e più o meno localizzata, in una parte precisa del corpo oppure in varie parti, senza un preciso criterio. Ci sono delle zone del nostro corpo che per prime e con maggiori probabilità mostrano questa pigmentazione alterata a seguito di una esagerata esposizione ai composti di argento. Le gengive, ad esempio, che si colorano per prime di blu-grigio, e anche la membrana congiuntivale e le unghie. Dopo questo primo segnale, può capitare che l’argiria si fermi qui, restando localizzata, oppure che vada a rovinare altre aree di pelle. Dipende dall’esposizione ma anche dalla salute del soggetto.
Osservando vari casi è stato possibile notare alcune peculiarità nello sviluppo di questa rara malattia, ad esempio le parti di pelle che restano più esposte alla luce del sole diventano di un blu grigio più scuro. Non è un caso, molto probabilmente avviene una speciale interazione tra l’argento e i melanociti che verrebbero stimolati a produrre maggiori quantità di melanina. La luce solare a sua volta accelera questo processo.
Nella maggior parte dei casi possiamo considerare l’argiria una malattia benigna che si ferma alla colorazione anomala di pelle e mucose. E’ vero che non è gradevole dover sfoggiare un corpo con delle chiazze colorate ma ci sono delle malattie sicuramente più gravi e fastidiose, anche della pelle stessa. Il danno, se tutto resta così, è principalmente estetico, con dei risvolti psicologici.
Per completezza, ma non per spaventare, è bene citare anche alcuni sintomi secondari che possono registrarsi, di rado, e che sono più gravi perché riguardano gli organi interni. Sono delle complicazioni di una malattia in apparenza banale. Ciò che può accadere è ad esempio che ci siano dei problemi renali o delle complicanze al fegato, dei deficit neurologici oppure dei disturbi visivi, soprattutto di notte.
Cause dell’argirosi
Non è difficile indagare sulle cause di questa malattia, anzi, è piuttosto banale. L’argiria è il risultato di una esposizione prolungata a composti di argento o ad una loro assunzione. Quanto argento, quali composti, per quanto tempo e con che effetti? Domande a cui sarebbe bello poter rispondere ma non è ad oggi possibile. Si rischierebbe di fare delle semplificazioni errate. Ogni fisico reagisce a modo proprio e non è stata individuata una regola. Esistono degli studi sull’argiria legata all’uso di argento colloidale, un prodotto che può essere assunto per via orale o nasale anche per 5 anni di seguito.
A questo tipo di argento, da utilizzare con massima cautela e consultando un medico, sono state attribuite delle particolari proprietà, tute da verificare. Sembra che sia una sostanza antibatterica, antivirale e antifungine. Lo troviamo impiegato sia per via interna che esterna e molti sono i prodotti in commercio che ne contengono, soprattutto integratori. Visto che un eccessivo consumo di questi prodotti può causare argiria, è bene consultare un medico prima di comprarli.
Cure per l’argiria
Per avere la certezza che si tratti di questa precisa malattia, è necessario svolgere una biopsia delle aree di cute/mucose che hanno assunto questa strana colorazione bluastra e allo stesso tempo grigiastra in modo da capire se nei tessuti è presente dell’argento che la causa. Anche le analisi del sangue e delle urine possono essere utili.
La prima cosa da fare, se la diagnosi viene confermata, è interrompere l’uso di qualsiasi prodotto a base di argento, se ne stiamo prendendo. Per il resto un vero e proprio rimedio ad oggi non esiste, la colorazione della zona resta, dobbiamo fare in modo che non si espanda troppo andando ad invadere altre aree di pelle.
Pubblicato da Marta Abbà il 5 Novembre 2021