Argento colloidale, proprietà e usi
Con il termine argento colloidale si indica una soluzione di particelle finissime di argento puro in sospensione in acqua distillata.
Differenze tra Argento ionico e argento colloidale
L’argento ionico in soluzione, in un certo senso, può essere paragonato a una soluzione di acqua e sale. Così come il sale si discioglie in acqua liberando ioni, una soluzione di argento ionico appare trasparente e incolore perché la forma ionica non è visibile. Al contrario, la forma colloidale dell’argento, quando le particelle sono presenti in quantità apprezzabili, assorbono la luce visibile e fanno si che il colloide manifesti un colora apparente diventando visibile all’occhio umano. Le soluzioni di argento ionico appaiono trasparenti o di colore giallo chiaro.
Il malinteso nasce sì per una strategia marketing (l’argento colloidale ha costi di produzione ben più alti e proprietà molto più popolari rispetto alle soluzioni di ioni argento) ma anche per l’uso improprio del termine particelle.
Gli ioni vengono spesso descritti come particelle cariche perché si tratta di atomi elettricamente carichi (nel caso dell’argento, Ag+) e non di vere e proprie particelle di argento così come il caso dell’argento colloidale. Uno ione (atomo carico) può solubilizzarsi in acqua, delle particelle di argento no, per quanto piccole possano essere non si disciolgono in acqua! Il normale diametro delle particelle di argento colloide varia da µ 0.01 a 0.001.
A chi non è pratico di chimica, questa distinzione potrebbe sembrare banale ma non lo è affatto. C’è una bella differenza tra particelle cariche (ioni di argento) e particelle dell’argento colloidale. Parliamo di stabilità: la forma ionica è reattiva e quindi può legarsi ad altri elementi come il cloro. Le particelle colloidali restano argento puro, argento metallico non reattivo, mentre gli ioni argento possono combinarsi con gli anioni disciolti in acqua (particelle cariche negativamente) per dare vita ad altre molecole come il cloruro di argento.
Perché l’argento colloidale è così popolare?
Le ricerche, oggi, hanno confermato che nessun organismo patogeno (virus, batteri e funghi) è in grado di causare malattie se esposto all’argento, anche se si tratta di minuscole tracce. In questo contesto, l’argento colloidale ha dimostrato di essere un efficace antibiotico naturale che, usato nel modo opportuno, è anche privo di effetti collaterali.
L’argento colloidale non è una scoperta recente. Prima del 1938 l’argento colloidale era somministrato proprio come oggi, i nostri medici, prescrivono medicine e vaccini. L’argento colloidale veniva iniettato per via endovenosa e intramuscolare, preso per via orale o somministrato a uso topico sui tessuti più sensibili (occhi e mucose).
L’argento colloidale è tossico o presenta effetti collaterali?
In realtà gli studi al riguardo sono piuttosto esigui e le conoscenze che abbiamo oggi sono dovute agli impieghi del passato. Di certo c’è che l’uso dell’argento colloidale non fa venire il “sangue blu” ;) I pochi studi recenti sull’assorbimento dell’argento colloidale dimostrano che esso non si accumula nell’organismo neanche in unghie e capelli, tipici tessuti di accumulo.
L’argento colloidale per uso interno svolge un’azione prolungata nell’organismo: particelle colloidali si diffondono gradualmente attraverso il sangue riuscendo a svolgere un’azione antibatterica e disattivando gli organismi patogeni. Ciò significa che l’argento colloidale potrebbe essere usato per curare la gran parte di malattie alle quali siamo esposti, dal più banale raffreddore alla più devastante infezione da MRSA (grave infezioni, anche fatali, causate da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina). Somministrato in gocce, l’argento colloidale può curare le infezioni di orecchio, naso e occhi, per curare la candida in modo naturale…
Dove comprare l’argento colloidale?
Sono poche le farmacie che riescono a fornire argento colloidale certificato. Anche il prezzo non è alleato a chi intende comprare l’argento colloidale per uso terapeutico. Un flacone da 100 ml alla concentrazione di 10 ppm, costa all’incirca 25 euro.
Prima di usare l’argento colloidale per uso interno, consultate il vostro medico così da capire insieme eventuali dosaggi e applicazioni. Prima di usare l’argento colloidale per uso esterno, vi consiglio la lettura di alcuni manuali d’approfondimento che potranno chiarire dubbi sulle opportune applicazioni:
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Pubblicato da Anna De Simone il 8 Settembre 2015