Argento colloidale, tutte le info
Argento colloidale: proprietà, approfondimenti consigliati, impieghi per uso interno o topico, controindicazioni ed effetti collaterali.
L’argento colloidale è un colloide dato da particelle d’argento in sospensione in un liquido. Per chi non avesse dimestichezza con le definizioni chimiche, spieghiamo che un sistema colloidale è una particolare miscela in cui una sostanza si trova in stato finemente disperso, si parla infatti di miscela microeterogenea. Un sistema colloidale è costituito da due fasi, una rappresentata dalla sostanza di dimensioni microscopiche (le particelle di argento) e una fase disperdente (il solvente). Attenzione! Si parla di particelle di argento e non ioni di argento! Quindi le particelle di argento sospese nel sistema colloidale non posseggono alcuna carica netta. A possedere carica netta sono le formulazioni contenenti sali di argento, anche queste impiegate in medicina alternativa ma che presentano maggiori controversie.
Nell’articolo dedicato alle proprietà dell’argento colloidale ci siamo soffermati su quelli che sono gli effetti antibiotici delle nano particelle di argento in sospensione. Quella colloidale in nano particelle è l’unica forma di argento che può essere usata con sicurezza, al giusto dosaggio, anche per via sistemica. Al contrario, la forma ionizzata dell’argento (Ag+) è caratterizzata da un’elevata reattività e quindi può dare origine a effetti collaterali e reazioni anche tossiche.
E’ sconsigliato l’uso dell’argento colloidale per applicazioni mediche auto-prescritte. Anche se sono molte le proprietà connesse all’impiego di argento colloidale, non mancano possibili controindicazioni come il rischio di alterazioni estetiche e permanenti come l’argiria, reazioni allergiche o interazioni con altri medicinali assunti.
In ambito industriale l’argento colloidale è usato come antimicrobico in una varietà di applicazioni che spaziano dal settore domestico a quello sanitario. Anche in questo senso la comunità scientifica non è unanime. In particolare, in ambito medico sono diffuse garze contenenti nano-particelle di argento o sali d’argento per la medicazione di ferite. Una revisione sistematica Cochrane, redatta nel 2012, ha concluso che “Non ci sono sufficienti prove per stabilire se le garze contenenti argento o agenti cutanei favoriscano la guarigione o prevengano dall’infezione delle ferite”. D’altro canto, in America, la Food and Drug Administration ha ritenuto validi alcuni trattamenti a base d’argento, in particolare ha approvato un certo numero di preparazioni topiche di sulfadiazione d’argento per curare le ustioni di secondo e terzo grado. Le controversie aumentano perché una precedente revisione Cochrane redatta nel 2010 concluse che le garze impregnate di argento riescono ad aumentare la guarigione a breve termine di ulcere e ferite. Come è chiaro, la scienza ha ancora molto da scoprire e da indagare circa l’impiego dell’argento colloidale e di altri preparati a base di argento.
L’argento colloidale si accumula nel corpo e, a lungo andare, con una somministrazione costante di questo sistema colloidale l’argento tende ad accumularsi nella pelle e nelle unghie. Questi tessuti si scuriscono con l’esposizione alla luce provocando un imbrunimento della pelle noto come Argiria. L’argiria è un effetto collaterale, generalmente, irreversibile ma non ha altre complicanze a eccezione di quella estatica.
Solo in rari casi l’assunzione di argento colloidale ha dato vita a controindicazioni serie con effetti collaterali neurologici, renali o a carico epatico. L’argento colloidale può interagire con alcuni farmaci riducendone l’assorbimento.
Come disinfettante, più che argento colloidale, sono diffuse le soluzioni contenenti lo ione argento che riesce a uccidere rapidamente batteri e altri microrganismi. Tra i rimedi naturali, molti esperti di settore segnalano che, somministrato in gocce, l’argento colloidale può curare le infezioni di orecchio, naso, occhi e può essere usato per curare la candida in modo naturale.
Prima di usare l’argento colloidale per uso interno, consultate il vostro medico così da capire insieme eventuali dosaggi e applicazioni. Prima di usare l’argento colloidale per uso esterno, vi consiglio la lettura di alcuni manuali d’approfondimento che potranno chiarire dubbi sulle opportune applicazioni:
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Pubblicato da Anna De Simone il 15 Dicembre 2015