Aree protette in Lombardia: i parchi regionali – Esiste una Lombardia green che viene troppo spesso dimenticata per l’abituale tendenza ad associare questa regione al mondo dell’industria e degli affari. Eppure la Lombardia è una delle zone più ricche di aree protette all’interno della nostra penisola, con quasi il 23% del territorio regionale sottoposto a tutela ambientale.
La Lombardia verde ospita uno buona porzione del Parco Nazionale dello Stelvio, il più grande dei parchi storici italiani, ma non solo. Tra i confini lombardi sono custoditi numerosi parchi regionali. In questo articolo ne conosceremo alcuni.
Aree protette in Lombardia: cenni storici
La Lombardia vanta un primato rispetto al resto della penisola. È stata la prima regione italiana a dotarsi di una specifica legge per proteggere il territorio dall’azione antropica e dagli insediamenti umani. I primi parchi regionali a essere istituti sono stati il Parco della Valle del Ticino, il Parco delle Groane e il Parco dei Colli di Bergamo, a breve distanza dall’entrata in vigore della Legge n.58 del 1973 in cui si dettavano le norme per l’istituzione e la tutela di riserve e di parchi naturali sul territorio lombardo.
Con la Legge Regionale n.86 del 1983, promulgata otto anni prima della normativa nazionale risalente al 1991, la Lombardia ha creato un sistema organico di protezione del proprio territorio. In questa Legge Regionale, le aree protette lombarde venivano classificate in parchi, in riserve o in monumenti a seconda della loro dimensione. Come ulteriore passaggio, la Legge Regionale n.32 del 1996 ha introdotto la distinzione tra parchi naturali e parchi regionali.
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Parchi regionali della Lombardia
I parchi regionali rappresentano la maggior superficie del sistema delle aree protette in Lombardia. Essendo il territorio regionale molto diversificato sotto il profilo naturalistico, geomorfologico e paesaggistico, i Parchi regionali della Lombardia sono stati suddivisi in cinque macro-categorie:
- i parchi regionali di cintura metropolitana;
- i parchi regionali agricoli;
- i parchi regionali fluviali;
- i parchi regionali montani;
- i parchi regionali forestali.
Parchi regionali di cintura metropolitana
Sono due i parchi regionali lombardi categorizzati come parchi regionali di cintura metropolitana:
- il Parco dei colli di Bergamo;
- il Parco Nord di Milano.
Racchiuso tra i fiumi Brembo e Serio e sovrastato dal monte Canto Alto, il Parco dei colli di Bergamo si estende per 4.700 ettari, comprendendo anche la zona storica di Città Alta e delle colline bergamasche. Contraddistinto dalla presenza di numerosi terrazzamenti con vigneti, orti e prati, il parco viene considerato il polmone verde della città di Bergamo. L’area ospita anche un orto botanico dotato di percorso didattico.
Altro polmone verde lombardo, questa volta della bella Milano, è il Parco Nord. L’area protetta si estende su circa 790 ettari, la maggior parte dei quali sono occupati da prati, fasce alberate, boschetti, corsi d’acqua e aree agricole.
Tra le zone di maggiore interesse naturalistico del Parco Nord di Milano si possono ricordare:
- il Boschetto GEV, localizzato tra la Cascina sede del Parco e il campo volo di Bresso;
- il sistema dei laghetti, con aree umide di diverse dimensioni situate in vari punti del parco;
- il parco privato di Villa Manzoni a Cormano, che racchiude diversi alberi secolari oltre a ospitare numerose specie di flora nemorale nonché faunistiche;
- il Parco della Balossa, una estesa area ancora prevalentemente agricola, zona di riproduzione e di sosta per molti uccelli migratori;
- il fiume Seveso.
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Parchi regionali agricoli
Rientra in questa macro-categoria delle aree protette in Lombardia il Parco Agricolo Sud di Milano che ingloba circa sessanta Comuni della Città metropolitana. Il parco, in cui sono ammirabili i tratti caratteristici della Pianura Padana, è nato nell’aprile del 1990 con lo scopo di valorizzare l’economia agricola dell’area di Milano Sud, tutelandone l’ambiente, il paesaggio, la storia e la cultura.
Nel suo complesso, il parco ospita numerose specie animali, concentrate soprattutto nelle zone più naturali come i boschi e i fontanili. Tra queste si possono annoverare: il capriolo, lo scoiattolo europeo, il ghiro, il tasso, la faina, la donnola, la volpe, l’airone cenerino, il picchio verde, rosso maggiore e rosso minore, la cinciallegra, il migliarino di palude, l’averla piccola, la cicogna bianca, il germano reale, lo svasso maggiore, il martin pescatore e numerosi altri uccelli.
Parchi regionali fluviali
La macro-categoria dei parchi regionali fluviali lombardi include:
- il Parco dell’Adda Nord;
- il Parco dell’Adda Sud;
- il Parco dell’Oglio Nord;
- il Parco dell’Oglio Sud;
- il Parco regionale della Valle del Lambro;
- il Parco Lombardo della Valle del Ticino;
- il Parco del Serio;
- il Parco del Mincio.
Tra le aree protette più estese di questa macro-categoria rientra il Parco della Valle del Lambro. Il territorio del parco si allunga su un tratto di 25 km del fiume Lambro, compreso tra i laghi di Pusiano e di Alserio a nord e il Parco della Villa Reale di Monza a sud. L’area occupa in totale 8.348 ettari con un’altitudine che varia da 167 a 376 metri sul livello del mare. La fauna del parco è molto ricca. Tra gli uccelli si possono ammirare esemplari di gufo, di civetta, di poiana e di falco oltre a specie di piccola dimensioni come fringuelli e pettirossi. Nel ventaglio dei suoi mammiferi, il Parco della Valle del Lambro ospita la volpe, il tasso, la donnole, il riccio, lo scoiattolo rosso e diverse specie di roditori. Sono inoltre presenti rettili e anfibi.
Parchi regionali montani
Appartengono alla macro-categoria dei parchi regionali lombardi:
- il Parco dell’Adamello;
- il Parco della Grigna Settentrionale;
- il Parco Alto Garda Bresciano;
- il Parco del Livignese;
- il Parco delle Orobie Valtellinesi;
- il Parco delle Orobie Bergamasche;
- il Parco Monte Barro;
- il Parco Campo dei Fiori.
Ciascuno di questi parchi è meritevole di visite per poterne apprezzare la bellezza paesaggistica nonché la ricchezza sotto il profilo naturalistico. Il Parco Regionale dell’Adamello rappresenta ad esempio la meta ideale per conoscere da vicino gli habitat caratteristici delle zone alpine. L’area protetta è infatti ospitata al centro della catena alpina, nelle Alpi Retiche, includendo tutto il versante lombardo del gruppo dell’Adamello. Nel Parco è presente la fauna alpina nella sua totalità, incluso l’orso. Numerosissime sono anche le specie di avifauna che vivono nei diversi ambienti inclusi nell’area protetta. Nei boschi del submontano è ospitato anche il raro picchio nero.
Il Parco della Grigna Settentrionale si sviluppa invece su di un territorio di oltre 5000 ettari attorno al massiccio delle Grigne, uno dei più noti gruppi montuosi della regione Lombardia, a un passo dalle cime occidentali delle Orobie. Anche questa area protetta offre rifugio a un elevato numero di specie animali, tra cui mammiferi di grossa taglia come il cervo, il capriolo e il camoscio delle Alpi, che abita i luoghi più inospitali della montagna.
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Parchi regionali forestali
La macro-categoria dei parchi regionali fluviali lombardi include:
- il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate;
- il Parco Spina Verde di Como;
- il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea;
- il Parco regionale di Montevecchia e della Valle di Curone.
Tra i parchi regionali forestali, il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea si distingue per la diversità di habitat ospitati, estendendosi su un territorio di oltre 8 mila ettari compreso tra le tre province di Milano, di Monza Brianza e di Como. La vegetazione del parco è costituita da tre tipi principali: querceti, pinete e brughiere. L’ampio territorio racchiude anche varie aree umide che custodiscono importanti specie di anfibi come il tritone crestato italiano, il tritone punteggiato, la rana rossa e la rane di Lataste.
Il Parco Spina Verde di Como si estende sulla fascia collinare a nord ovest di Como e confina in buona parte con la vicina Svizzera. Nei suoi mille ettari di superficie tutelata, il parco racchiude una rete dei sentieri ricca di straordinari punti panoramici e di interesse naturalistico, capaci di attirare l’attenzione di visitatori appartenenti a qualsiasi fascia di età.