Architettura organica: definizione ed esempi
Architettura organica, sempre più amica dell’ambiente e in grado di inserirsi nel contesto naturale senza turbare troppo gli equilibri preesistenti. Non è una questione di estetica solamente, si parla di materiali e di energie. L’architettura organica si oppone anzi all’idea di ricerca estetica fine a sé stessa, recrimina una propria indipendenza da ogni classicismo e si sente libera di interpretare ogni tema e ogni tipo di edificio o intervento che di volta in volta viene richiesto cercando di farlo in piena armonia con la natura.
Architettura organica: definizione
Con questo termine si vuole definire quella branca dell’architettura moderna che punta tutto sull’armonia tra l’uomo e la natura e mira a creare un nuovo modo per far convivere uomo e natura, per creare equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale. Per fare ciò utilizza elementi di vario tipo, sia artificiali, prodotti dall’uomo, sia naturali, messi a disposizione dalla natura, in loco.
Architettura organica: principi
L’idea di architettura organica è strettamente collegata con quella di società organica. Si vuole creare infatti un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente modificando il modo di costruire ma anche il modo di vivere. Nel primo contesto, quello architettonico, ci sono dei principi guida per agire, molto chiari e concreti. E’ necessario ad esempio ridurre al minimo le partizioni e creare un’armonia dell’edificio con l’ambiente esterno rendendo l’abitazione più libera e abitabile.
Nel costruire le proporzioni devono essere logiche anche per le aperture interne ed esterne, meglio poi evitare le combinazioni di diversi materiali e invece incorporare organicamente gli impianti come elementi interreagenti nella struttura dell’edificio. Anche l’arredamento, nell’architettura organica, deve assolutamente diventare parte integrante dell’edificio
Architettura organica: Wright
Frank Lloyd Wright è ritenuto all’unanimità il fondatore dell’Architettura Organica. “Form and function are one” sosteneva. Negli scritti che ci ha lasciato, spiegava “per Architettura Organica io intendo un’architettura che si sviluppi dall’interno all’esterno , in armonia con le condizioni del suo essere , distinta da un’architettura che venga applicata dall’esterno … lavorare bene per la Causa dell’Architettura …”
Architettura organica in Italia
Se Frank Lloyd Wright è la personalità più significativa per l’architettura organica, assieme a Bruce Goff e al finlandese Alvar Aalto, in Italia abbiamo Paolo Soleri che ha fondato negli Stati Uniti l’Arcologia, fusione non solo sintattica delle due parole architettura ed ecologia. Esponenti importanti dell’architettura organica sono Bruno Zevi che ha fondato nel 1945 a Roma assieme a Luigi Piccinato, Mario Ridolfi, Pier Luigi Nervi ed altri, l’Associazione per l’Architettura Organica, e poi Giovanni Michelucci e Aldo Loris Rossi.
Architettura organica e funghi
Un esempio curioso di architettura organica che è saltato agli occhi di molti anche non del settore è quelli delle costruzioni di fungo. Ad avere l’idea è stato uno studente dalla Brunel University, UK, Aleksi Vesaluoma, proponendo l’utilizzo dei funghi nel campo del design e dell’edilizia. I funghi diventano materiale da costruzione, vengono modellati e lavorati per creare lunghi tubi e forme strutturali che, con l’aiuto dello studio architettonico londinese Astudio hanno permesso la costruzione delle Grown Structures.
Ancora più sorprendente e curioso è il fatto che i funghi che crescono nella struttura possono essere raccolti e mangiati. Questo è uno dei più noti e innovativi esempi di architettura organica che mostra come ci siano ancora molte strade da esplorare per ottenere edifici sempre più sostenibili e a impatto zero.
Architettura organica: esempi
Facciamo un passo indietro rispetto agli innovativi funghi da costruzione per ammirare uno dei primi e più importanti esempi di architettura organica, le prairie houses del maestro Wright.
Questa branca di architettura ha dato vita a alimentato anche altre discipline come l’architettura bioclimatica, quella sostenibile e alternativa e la bioarchitettura, sempre più richieste e studiate vista la necessità di impattare il meno possibile sul già maltrattato ambiente in cui abbiamo costruito finora.
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Pubblicato da Marta Abbà il 4 Settembre 2017