Arancio trifogliato, consigli per la coltivazione libera o come siepe. Informazioni sul frutto e cure da dedicare alla pianta.
Arancio trifogliato o Citrus trifoliata
L’arancio trifogliato, botanicamente noto come Citrus trifoliata o Poncirus trifoliata, è l’unico, tra gli agrumi, a foglia caduca (vuol dire che perde le foglie a fine autunno) e riesce a resistere a temperature molto rigide.
E’ originario del nord della Cina e della Corea, nel nostro paese rappresenta l’unico agrume da coltivare a cuor leggero anche in montagna o nel settentrione d’Italia: se ben tenuto resiste al freddo rigido, fino a -20 °C.
Come suggerisce il nome Citrus trifoliata, le foglie sono composte da una foglia centrale più grande, in genere di 5 – 6 cm, e due foglie laterali generalmente più piccole.
All’ascella dei rami si possono sviluppare grosse spine, talvolta anche lunghe più di 5 cm. I fiori del Poncirus trifoliata sono quelli mostrati nella foto in alto: bianchi, simili a quelli degli altri agrumi ma leggermente più grandi.
Il frutto dell’arancio trifogliato è commestibile?
La buccia di queste arance è leggermente pelosa. Al contrario delle classiche arance, il frutto del citrus trifoliata ha un sapore amaro e, a completa maturazione, non sono arancioni ma la buccia è tendenzialmente gialla.
L’arancio trifogliato è commestibile? Sì, anche se il sapore è amarognolo e acidulo. Per le sue caratteristiche l’arancio trifogliato non è usato come frutta da consumare fresca. Si usa per preparare succhi, marmellate o liquori. Essiccati e ridotti in polvere, i frutti dell’arancio trifoliato sono impiegati come condimento.
Arancio trifoliato come siepe
Una siepe di arancio trifoliato può essere molto utile per chi vuole creare ombra in primavera e in estate e avere il sole in inverno (ricordate che l’arancio trifoliato non è un sempreverde, quindi in inverno perde tutte le foglie).
Nelle zone a clima mite (in Italia Meridionale) la messa a dimora può avvenire in autunno o a inizio primavera. Nel Settentrione d’Italia è consigliato proseguire verso marzo. Anche se la pianta è resistente al freddo, appena messa a dimora è comunque vulnerabile.
Come fare una siepe di arancio trifoliato?
Lavorate il terreno con una vangatura profonda (almeno 30 – 40 cm) e incorporate letame ben maturo, stallatico o altro concime organico.
Procedete con la messa a dimora di giovani piante da distanziare 50 – 70 cm l’una dall’altra.
La pianta è resistente al freddo e ai venti, ma durante il primo anno è più vulnerabile, quindi se dovete piantare la siepe in una zona molto ventosa, sarebbe opportuno accompagnare ogni singola pianta con un tutore che potrete togliere più avanti nel tempo (anche dopo il primo anno, quando si sarà consolidato l’apparato radicale).
E’ una buona pianta da siepe: sopporta potature annuali anche molto drastiche e forma ottime barriere ombreggianti e anti vento.
Vi occorre una siepe sempreverde in grado di proteggervi dal vento? Valutate anche la piracanta e l’agrifoglio per siepi.
Dove coltivare l’arancio trifogliato?
E’ vero che questa pianta resiste bene alle basse temperature ma esige un ambiente molto luminoso. Riesce a tollerare anche il sole diretto.
E’ necessario assicurare al Citrus trifoliata un terreno fresco, sciolto, ben drenato e con reazione del pH leggermente acida. Queste sono le premesse per avere piante sane e forti, tuttavia si adatta anche a suoli umidi e compatti ma detesta i terreni calcarei quindi attenti anche alle irrigazioni. Se somministrate acqua calcarea le foglie potrebbero ingiallirsi e cadere precocemente.
Le concimazioni dovrebbero verificarsi due volte all’anno, in primavera e in autunno, magari con stallatico ben maturo o un concime granulare a lento rilascio. Potete aggiungere, nei primi strati di terreno, del lupino macinato per assicurare alla pianta la giusta quantità di azoto.