L’Apple soddisfa il 75% della sua domanda con energia pulita
I data center Apple sono alimentati per il 100% da energia rinnovabile e, nel complesso, l’azienda dell’iPhone soddisfa il 75% del suo fabbisogno elettrico mediante energia pulita. In soli tre anni, l’Apple ha fatto grndi progressi in ambito energetico passando dal 35% del 2010 all’attuale 75%. L’obiettivo finale è quello di soddisfare la totalità (il 100%) della sua richiesta energetica mediante energia pulita.
Non tutta l’energia pulita utilizzata da Apple sarà prodotta in loco. L’Apple acquisterà elettricità proveniente da fonti pulite da aziende terze senza rinunciare alla sua griglia di partenza.
Quando si parla di Apple, particolarmente interessanti sono i suoi data center. Tra questi, il centro dati Maiden, nella Carolina del Nord, è stato progettato da zero e studiato appositamente per massimizzare l’efficienza energetica. Questo data center gestisce principalmente il traffico di iCloud e ha ottenuto la certificazione LEED Platinum dall’US Green Building Council. Riconoscimento meritatissimo se si considerano le caratteristiche:
- Un sistema refrigerante che sfrutta acqua stoccata nelle ore diurne, mentre in quelle notturne ci pensano colonne d’aria. Tale sistema ottimizza l’efficienza del refrigeratore con un consistente risparmio di energia: il refrigeratore può essere spento per oltre il 75% del tempo.
- Estrame precisione nella gestione energetica con ventole a velocità variabile che regolano il loro consumo energetico in base alle reali esigenze del server.
- Un design bianco per i tetti che massimizzano la riflettività dei raggi solari.
- Illuminazione rigorosamente a LED ad alta efficienza energetica combinata con sensori di movimento. La luce si aziona solo quando i sensori rilevano la presenza umana.
- Monitoraggio costante e in tempo reale con un analisi della potenza impiegata durante ogni operazione.
- Per la costruzione, il team chiamato da Apple ha utilizzato il 15% di materiali riciclati derivati per il 93% dai rifiuti edili recuperati dalle discariche. Gli altri materiali impiegati sono stati acquistati in località non troppo distanti dal sito di costruzione così da diminuire i costi energetici per il trasporto.
Pubblicato da Anna De Simone il 23 Marzo 2013