Api in estinzione: idee per salvarle – Nel nostro pianeta esistono numerose specie di api, tra le quali la più nota è l’ape domestica o Apis mellifera. Tutte le diverse tipologie di api diffuse nei nostri ecosistemi sono accomunate dallo stesso ruolo essenziale, ovvero quello di portare a termine i processi di impollinazione che assicurano la riproduzione di gran parte delle specie vegetali.
Per la sfortuna di tutti noi, la sopravvivenza di queste straordinarie custodi della biodiversità è seriamente minacciata, con un rischio crescente di giungere a un punto di non ritorno. Il fenomeno delle api in estinzione è ormai innescato. È possibile arrestarlo?
Moria di api: i dati
I dati che mettono in rilievo tale minaccia sono allarmanti. In base a quanto rilevato da una rete di ricerca internazionale, coordinata dall‘Istituto di apicoltura dell’Università di Berna, la morte in massa delle api in Europa è una triste realtà in aumento di anno in anno.
Sti stima che una specie su dieci dei piccoli insetti impollinatori rischi di estinguersi. Una specie su tre, inoltre, vede ormai la propria popolazione in declino. I dati disponibili mostrano con chiarezza un aumento dal 5% – 10% al 25% – 40% nelle morti invernali delle api, oltre a crescenti morie durante il periodo primavera-estate.
I danni che possono derivare dalla moria sono di enorme portata, se non addirittura incalcolabili. Basti pensare all’impatto che ne scaturisce nell’agricoltura. Oltre il 75% delle colture agrarie beneficiano infatti dell’impollinazione. Tra di esse sono inclusi cereali, frutta e verdura che sono alimenti essenziali tanto per gli esseri umani quanto per gli animali. Ma si va ben oltre.
Strettamente legata all’attività delle api è anche la produzione di fibre come cotone e lino oltre che quella di diversi materiali da costruzione. L’impatto economico della moria può quindi risultare devastante sul lungo termine.
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Api in estinzione: le cause
Il declino delle api e in generale di tutti gli impollinatori è associato a una serie di fattori che spesso agiscono in maniera sinergica tra loro. Tra le cause principali della moria di questi preziosi insetti si possono individuare:
- la distruzione, la degradazione e la frammentazione degli habitat naturali;
- l’inquinamento provocato da agenti fisici e chimici, tra cui l’uso massiccio di pesticidi, di erbicidi e di fungicidi;
- i cambiamenti climatici che, intervenendo sui cicli stagionali, contribuiscono alla riduzione di polline e di nettare;
- le pratiche di agricoltura intensiva;
- la diffusione di specie aliene invasive, come la vespa velutina;
- le malattie e i parassiti.
Se le api sono a rischio di estinzione dipende quindi in gran parte da fattori di tipo antropico, dall’impatto, spesso devastante, che le varie attività umane hanno sull’ambiente. Come si può correre al riparo?
Come proteggere le api
Da diversi anni, associazioni ambientaliste come Greenpeace stanno mettendo in atto campagne di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno delle api in estinzione.
Sicuramente per poter proteggere le api, salvaguardando la loro sopravvivenza, il passo principale consiste in interventi seri e mirati da parte dei governi e delle istituzioni mondiali. Azioni incisive che devono spaziare dalla diffusione di pratiche agricole sostenibili fino alla lotta attiva contro i cambiamenti climatici. La stessa UE ha ad esempio imposto delle restrizioni molto forti sull’utilizzo degli insetticidi più pericolosi per questi piccoli impollinatori.
Ognuno di noi può tuttavia adottare una serie di misure per tutelare le api e il loro inestimabile operato. Vediamo come fare.
Idee per salvare le api
Per far fronte al problema delle api in estinzione in maniera individuale, fioriscono continuamente proposte che consentono di proteggere gli alveari nonché di sostenere l’attività degli apicoltori.
Adottare un alveare
La semplice azione di adottare un alveare costituisce un supporto concreto nei confronti degli apicoltori locali, aiutandoli a gestire al meglio i loro apiari e sostenendoli in caso di necessità. Generalmente iniziative di questo stampo prevedono anche l’uso di App dedicate con cui l’adottante può monitorare lo stato di salute dell’alveare preso in adozione, seguendo passo passo il suo sviluppo.
Piantare fiori “amici delle api”
Per chi ha la fortuna di possedere un giardino o uno spazio verde, una buona idea per salvaguardare le api può essere quella di realizzare una vera e propria oasi. Come raggiungere l’obiettivo? È sufficiente piantare alcuni tipi di fiori e di piante che sono particolarmente apprezzati dalle piccole impollinatrici, perché più ricchi di nettare o di polline e quindi di fonti di nutrimento migliori.
L’elenco dei fiori “amici delle api” è piuttosto corposo ed è stato redatto dalla stessa Greenpeace in supporto della sua campagna Salviamo le Api. Nel ventaglio di questi fiori sono inclusi:
- la facelia;
- la calendula;
- la veccia;
- la lupinella;
- il trifoglio incarnato;
- il trifoglio alessandrino;
- il trifoglio resupinato;
- l’erba medica;
- il coriandolo;
- il cumino;
- il finocchio annuale;
- la pastinaca;
- l’aneto;
- la borragine;
- il rosmarino;
- il timo;
- la lavanda;
- la sulla;
- il girasole;
- la malva;
- il tagete;
- il grano saraceno;
- il meliloto officinale.
È bene ricordare che lasciare degli angoli del proprio giardino in uno stato più selvaggio e disordinato contribuisce ad attirare insetti come le api che si trovano maggiormente a loro agio in un contesto che risulta più “naturale”.
Costruire un hotel per insetti
Un’altra misura concreta per contrastare il fenomeno delle api in estinzione può consistere nel costruire un hotel per insetti da collocare in giardino o nell’orto. Si tratta di un vero e proprio rifugio in cui le impollinatrici possono trovare un luogo in cui restare al sicuro e riposare. Per realizzarlo si utilizzano solitamente pezzi di legno ma anche ramoscelli e canne di bambù di diversa dimensione.
Api in estinzione: come aiutarle in città
Anche chi vive in città ha varie possibilità per aiutare le api. Basta sfruttare il proprio balcone, creando un habitat ideale per questi insetti. Ecco una serie di utili spunti:
- usare piante locali al posto di quelle esotiche. Le piante esotiche, pur essendo molto belle, non sono particolarmente apprezzate dai nostri impollinatori;
- piantare erbe come la menta, l’erba cipollina e la salvia. Hanno fiori che generalmente attraggono le api.
- utilizzare terriccio senza torba. Le torbiere rilasciano grandi quantità di CO2;
- evitare gli insetticidi, puntando su rimedi biologici per curare fiori e piante;
- coltivare fiori e piante invernali su cui le piccole impollinatrici si dilettano a svolazzare. È il caso della vedovina maggiore;
- durante la stagione fredda, lasciare una piccola bacinella con acqua e zucchero. Si tratta di un ristoro tanto per le api quanto per altri insetti messi a dura prova dalle rigide temperature esterne.
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