Ansia sociale
Ansia sociale, simile alla fobia sociale, ma non esattamente identica. Come lo stato di ansia non è paragonabile a quello di quando proviamo una forte fobia. L’Ansia sociale è decisamente più comune ma non per questo va sottovalutata. Sembra, secondo alcuni recenti studi, che nel nostro continente, ne soffra dal 3% al 13%, una fetta di popolazione che comprende soprattutto donne, dai 30 anni in poi o poco meno. Essendo però difficile da definire e da diagnosticare, e da ammettere, l’Ansia sociale può sbucare anche in soggetti insospettabilmente a proprio agio nel gruppo. Ma poi dentro, chissà come si sentono!
Compreso che l’Ansia sociale non è la fobia sociale, vediamo cosa è. Si usa questa espressione per definire una paura persistente ed evidente rispetto ad una situazione sociale, la si prova quando questa occasione di avere rapporti con altri è prevista ed imminente. E’ una paura, un’ansia, ingestibile.
Si prova terrore all’idea di essere con altri perché convinti che si verrà giudicati, soprattutto se magari si è costretti per lavoro o per opportunità, a parlare in pubblico, esprimere una opinione dichiarandola esplicitamente.
In preda ad un attacco di ansia sociale, ci si preoccupa e ci si imbarazza in anticipo, prima ancora di fare figuracce, se mai capiterà di farle. Tutta questa paura ci rende per forza più impacciati, molto probabilmente chi non ci conosce ci vede più deboli o stupidi di quanto non siamo sul serio, se lo siamo. Il problema è che noi abbiamo paura di apparire tali, e finiamo per comportarci in modo che gli altri lo notino.
La voce indecisa, magari qualche balbuzia, il tono basso, le mani che tremano, gesti goffi, postura vergognosa: tutti elementi che non giocano a nostro favore e che alimentano l’ansia sociale con cui già siamo arrivati al nostro appuntamento con la parte di mondo che è pronta, in teoria, a giudicarci.
Spesso le persone con problematiche di ansia sociale, al fine di abbassare i livelli d’ansia, evitano le situazioni temute, ma tale comportamento è un rinforzatore molto potente e mantiene il disturbo. Inoltre mettono in atto comportamenti protettivi quali mettersi le mani sul viso per nascondere il rossore o indossare maglioni per evitare che si noti la sudorazione sulla camicia. Queste strategie sono controproducenti e mantengono il circolo vizioso del disturbo d’ansia sociale.
Non c’è un test oggettivo per valutare il nostro grado di ansia sociale. Siamo noi stessi che dobbiamo guardarci allo specchio e capire se lo stare con gli altri è diventato uno stress e un “dovere” più che un piacere a causa del malessere che proviamo per le nostre paure ed insicurezze.
Tutti, o quasi, soffriamo o abbiamo sofferto di qualche momento di ansia sociale e anche i più spavaldi, nel loro intimo, sono un po’ agitati quando devono esporsi, ma va distinto il naturale e anche comprensibile, splendidamente umano imbarazzo, da quello che diventa un disturbo con conseguenze sulla nostra vita di relazioni, tra amici, sul lavoro e in famiglia.
Più si cerca di curare l’ansia sociale, più la si nutre. Conviene iniziare a rilassarci dormendo, non per forza ore ed ore, ma dormendo bene. Curiamo quindi innanzitutto, la Qualità del Sonno. Una volta “sistemato” questo lato, possiamo passare allo step successivo per sconfiggere l’ansia sociale, praticando con costanza i 5 Tibetani.
Disturbo d’ansia sociale: la ricerca per la validazione italiana della Liebowitz Social Anxiety Scale (LSAS)
Il nostro gruppo di lavoro in collaborazione con IPSICO – Istituto di Psicologia Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e l’Associazione Italiana per i Disturbi dell’Ansia Sociale (AIDAS) sta conducendo una ricerca, promuovere la conoscenza del disturbo d’ansia sociale e dei suoi possibili trattamenti da un lato, aiutare a ridurre i pregiudizi che lo accompagnano all’interno della società dall’altro.
Penso che ciascuno debba trovare la propria ricetta contro l’ansia sociale, ma qualche spunto da personalizzare non guasta! Eccone una decina, nel libro “10 soluzioni per sconfiggere timidezza e ansia sociale” di Martin M. Antony
Ti potrebbe interessare anche:
- Ansia intestinale: di cosa si tratta, quali sono i sintomi e i rimedi
- Iperestesia: cause e rimedi
- Loquacità eccessiva
- Ansia notturna
- Insonnia: cause e rimedi naturali
- Sei gradi di separazione
- Cuore in gola
Pubblicato da Marta Abbà il 17 Marzo 2017