Anno 2050: il collasso del Pianeta?

2050: collasso degli ecosistemi

Un gruppo di ricercatori guidati dalla Scuola politecnica federale di Zurigo – ETHZ – ha pubblicato la prima analisi globale focalizzata sulle future variazioni delle condizioni climatiche in alcune città del mondo, come conseguenza del riscaldamento globale. I risultati sono stati raccolti nello studio intitolato “Understanding Climate Change from a Global Analysis of City Analogues”, pubblicato su PlosOne.

In base a quanto evidenziato dagli esperti, il futuro climatico che ci attende non sarà affatto roseo.



Lo studio

La ricerca ha analizzato oltre 520 città, mettendo in evidenza l’elevata probabilità che le località più rappresentative del mondo muteranno sensibilmente le proprie condizioni climatiche. Entro il 2050 il clima che conosciamo attualmente sarà molto diverso. Le temperature estive saranno mediamente superiori di 3,5° C rispetto a oggi, mentre d’inverno i termometri segneranno 4,7° C in più. In un quadro simile, Milano diverrà come Dallas, in Texas, mentre Roma come Adana, in Turchia. Il clima di Madrid risulterà simile a quello di Marrakech. Stoccolma assomiglierà a Budapest, Londra a Barcellona, Mosca a Sofia, Berlino a Canberra.

Come tendenza generale, i ricercatori hanno riscontrato che tutte le città stanno assumendo progressivamente le caratteristiche delle regioni subtropicali. Ciò significa che il clima delle località appartenenti all’emisfero settentrionale sta divenendo sempre più caldo e mediamente più simile a quello delle città situate a circa mille chilometri più a sud. Le città tropicali, invece, stanno diventando più asciutte.

Come spiegato dagli autori, questa valutazione semplifica innanzitutto la comprensione dei cambiamenti climatici a livello globale. Lo studio rappresenta anche un valido aiuto per gli amministratori e gli urbanisti che possono avere una visione sulle future condizioni climatiche delle rispettive città, attuando così un processo decisionale efficace in risposta ai mutamenti climatici in corso.

Le città nel 2050

Climate Change: le città nel 2050

I risultati della ricerca sono visionabili nell’apposita mappa interattiva realizzata dagli esperti.

Nel 2050 il collasso degli ecosistemi

Il 2050 sembra essere una data cruciale per il destino del nostro Pianeta. Un ulteriore studio condotto in Australia e pubblicato dal Breakthrough National Centre for Climate Restoration ha individuato proprio in questo anno il momento in cui i vari ecosistemi terrestri, dall’Artico fino alla barriera corallina, potrebbero collassare come conseguenza della crisi climatica.

Il quadro tracciato è più che allarmante. Gli autori prevedono che il 35% della superficie terrestre, su cui abita il 55% della popolazione mondiale, potrebbe essere investita per almeno venti giorni all’anno da insopportabili ondate di calore; il 30% potrebbe essere destinata alla desertificazione; intere aree del Mediterraneo, dell’Asia occidentale, del Medio Oriente, del sud-ovest degli Stati Uniti e dell’entroterra australiano potrebbero divenire invivibili. Sul report si legge inoltre che città come Hong Kong, Mumbai e Bangkok potrebbero essere abbandonate a causa dell’innalzamento del livello dei mari. La scarsità di risorse idriche potrebbe interessare ben due miliardi di persone, determinando una inevitabile implosione dell’agricoltura mondiale.

Tutto ciò, secondo gli scienziati, potrebbe condurre ad almeno un miliardo di “profughi climatici” e a una serie interminabile di guerre e di carestie.

Le proiezioni per il futuro non permettono insomma di dormire sonni tranquilli. Cosa accadrà realmente nel 2050, se ai giorni nostri non si realizzerà un repentino e responsabile cambio di rotta?

Pubblicato da Evelyn Baleani il 24 Luglio 2019