Angelica: pianta e sue proprietà
Angelica, detta scientificamente parlando in modo molto simile “Angelica archangelica”, è una pianta della famiglia delle Ombrellifere di cui ne conosciamo anche altre: finocchio, sedano, prezzemolo. Un nome così bello, però, non ha pari, si narra che derivi dal fatto che a portarla sulla Terra sia stato l’Arcangelo Raffaele.
Tra sé e sé pensava potesse far del bene agli uomini, con le sue proprietà e, generoso come un angelo, appunto, ce l’ha regalata perché ne facessimo buon uso. Quindi facciamolo! Raffaele, in lingua ebraica significa “medicina di Dio”, l’Angelica è di conseguenza “medicina divina” ed è piuttosto vero se si considera la sua azione antispasmodica, calmante e antinfiammatoria e tutti i benefici che apporta legati alla digestione.
Angelica: pianta officinale
Tra le ombrellifere questa pianta è tra quelle con dimensioni maggiori, può raggiungere anche il metro e mezzo se lasciata crescere. Ha un fusto lungo e privo di peluria, robusto e con numerosi rami, di colore verde ma striato di rosso. Le foglie dell’Angelica hanno forma ovale, allungata, ma non sono come lamelle, anzi.
Possiamo definirle anche larghe e dentate, verde brillante sopra, più chiare sulla faccia inferiore. In cima alla pianta spuntano i fiori, bianchi oppure di colore giallo-verdastro. Come suggerisce la categoria di piante di appartenenza, i fiori dell’Angelica si dispongono in modo da formare delle “ombrelle”.
L’habitat ideale di questa pianta non è il nostro paese, in cui possiamo trovarla solo se fortunati. Preferisce l’Europa nord-orientale, cresce nelle valli di montagna fino a quote anche molto alte, si accomoda lungo i ruscelli o in ogni caso ricerca i luoghi umidi.
Angelica: proprietà
Come accennato possiamo considerare con buone ragioni una medicina divina questa pianta, soprattutto se soffriamo di problemi di digestione oppure di forti raffreddori. Gli estratti di Angelica sono molto consigliati anche per calmare i dolori mestruali e il mal di testa. Le sue principali proprietà sono quelle antispasmodiche, calmanti, carminative e digestiva. Svolge anche una azione tonica, espettorante e antinfiammatoria.
Per quanto riguarda la digestione, è un vero toccasana perché ha un effetto sia rilassante, sull’intestino, sia carminativo: questa doppia azione fa in modo di evitare la formazione di gas intestinali e aiuta chi soffre di colon irritabile. Se presa prima dei pasti, stimola l’appetito… ma niente indigestioni altrimenti siamo da capo!
In caso di raffreddori e intasamenti, l’Angelica fa da corroborante e scioglie il catarro facilitandone l’emissione. Quando avvertiamo sintomi influenzali, prima di correre dal medico o prendere farmaci, se è solo un sentore, possiamo coccolarci con un infuso e affidarci all’Arcangelo Raffaele. Basta 1 cucchiaio raso di radice di Angelica radice fatto bollire e lasciato a infondere in una tazza d’acqua per una decina di minuti, ottimo anche se addolcito con un buon miele. Magari alla Melissa. Ricordo che già Dioscoride un secolo avanti Cristo consigliava rimedi simili per chi aveva polmoni carichi di grumi di catarro.
Una ulteriore proprietà che stavamo tralasciando di questa buona pianta è esplicita quando se ne compra l’olio per massaggi: aggiungendo gocce di olio essenziale di Angelica all’olio di mandorle dolci si ottiene un composto ottimo per dolori legati a nevralgie e reumatismi.
In gravidanza è molto importante evitare l’assunzione di questa pianta e lo stesso vale in fase di allattamento, ne è sconsigliato l’uso anche quando ci si espone alla luce solare perché contiene sostanze fototossiche. Se siamo dei soggetti ipersensibili, infine, potremmo osservare sintomi come sanguinamenti ed effetti lassativi, o febbre.
Angelica: foto
Purtroppo c’è una certa somiglianza tra la nostra buona e utile Angelica e la velenosa Cicuta, è quindi necessario fare attenzione quando si raccoglie una pianta che “sembra” la prima, per evitare di danneggiarci assumendo in verità la seconda. Dovremmo capirlo in teoria dall’odore emanato dalla cicuta, simile a quello di urina, ma se stiamo girando alla ricerca di Angelica per un raffreddore avremo pur il naso intasato. Bisogna quindi aguzzare gli occhi, alleniamoci con qualche foto.
Angelica: semi
Non solo nel campo della salute l’Angelica si è conquistata una certa stima. Anche in cucina viene impiegata in varie circostanze. I gambi, ad esempio, in pasticceria e confetteria sono usati come frutta candita, sempre i gambi assieme ai semi possono essere ingredienti utili nella preparazione di liquori, altre parti tenere sono un condimento creativo che da sapore a insalate e minestre.
Anche nella cosmetica questa pianta è nota: mischiata alla mirra e diluita con alcol puro a 95° si usa per preparare un deodorante. Val la pena di comprarne qualche seme e dedicarci alla sua coltivazione, cercando di farla ambientare nel nostro giardino. Una bustina da 30 semi, costa meno di 3 euro e mezzo e ci regala una buona dose di medicina divina che Raffaele l’Arcangelo ha fatto di tutto per farci avere.
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Pubblicato da Marta Abbà il 20 Giugno 2018