Andare a funghi è un’attività da non prendere sottogamba per almeno due motivi: il rispetto dell’ambiente e la propria sicurezza. Premesso che un conto è una passeggiata nel bosco e un altro andar per funghi, i raccoglitori si dividono in due categorie: i cercatori e i gitanti. Ci sono anche i professionisti, ma questo articolo non è per loro.
I raccoglitori-cercatori sono quelli che i funghi li vanno cercare. Nel periodo buono della fungata si alzano la mattina presto e vanno a controllare i loro posti, anche molto impervi. che il più delle volte già conoscono. I raccoglitori-gitanti sono meno sull’obiettivo e per loro andare a funghi significa imbattersi in qualche carpoforo (il ‘frutto’ dei funghi, cioè la parte esterna al terreno) sul percorso dell’escursione.
Ai secondi più che ai primi va ricordato che i funghi svolgono una funzione importante anzi insostituibile nel loro ambiente, mentre una volta raccolti servono solo a soddisfare la curiosità o a essere utilizzati in cucina. Per questo motivo i funghi che non si conoscono e che non si intende portare in tavola vanno lasciati dove sono, evitando anche di romperli con il bastone o calpestandoli.
Attrezzatura per andare a funghi. Partiamo dall’abbigliamento, che deve essere comodo, pratico e resistente agli strappi. Una fungata può significare ore e ore di cammino in boschi e lungo pendii scivolosi, servono tante tasche per avere tutto a portata di mano (una cacciatora leggera è l’ideale come ‘ultimo strato’) e buoni scarponi. In pianura si possono usare anche gli stivali di gomma, migliori nel fango e nell’erba alta, ma in montagna i pericoli sono le scivolate e le vipere per cui sono meglio gli scarponi robusti.
Per andare a funghi serve un bastone. Ce lo si può portare da casa come di solito fanno i fungaioli affezionati al loro attrezzo oppure farsene uno sul posto utilizzando un ramo già rotto (lasciamo stare gli alberi). Il bastone deve servire sia da appoggio nella camminata sia per scostare delicatamente il fogliame che spesso copre i funghi. Le altre cose che servono sono un coltello e un cestino.
Il coltello serve per scavare i carpofori dal terreno con il gambo perfettamente integro. Questo è importante per una corretta determinazione del fungo, che va sempre osservato per intero. Il cestino, ottimi quelli di vimini, serve per contenere i funghi proteggendoli dagli urti e ben areati.
Il bastone in una mano, il cestino nell’altra e il coltello nel taschino: se il terreno non è scosceso si può andare a funghi così. Se invece serve una mano libera, il contenitore dei funghi può diventare uno zaino (che di solito non manca) avendo cura di sceglierne uno con un po’ di fondo rigido e piatto. Sono da evitare le buste di plastica, che è vero che sono comode da trasportare ma pigiano e danneggiano i funghi.
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