Anatra: allevamento e caratteristiche
Anatre, oche, tacchini e faraone possono essere bellissimi pennuti da allevare in campagna. Quando si parla di allevamento anatra si fa riferimento a diverse specie: sono moltissime le anatre allevate in cattività.
L’allevamento delle anatre ha diversi scopi. Si possono allevare per la produzioni di carne, di fegato e delle uova. Non manca l’allevamento per la caccia (la caccia all’anatra è un’attività venatoria) o a scopo ornamentale. Chi ha un laghetto da giardino potrebbe arricchirlo con la presenza di anatre domestiche.
Allevamento anatra: consigli per allevare anatre domestiche (anatra muta e altre selezioni). Dalle uova di anatra all’alimentazione.
Anatra domestica e anatra selvatica
Le anatre allevate in cattività divengono da due specie di anatre selvatiche: la Chairina moschata (dalla quale deriva l’anatra muta o anatra muschiata) e l’anatra selvatica propriamente detta, la specie Anas platyrhynchos. L’anatra selvatica ha dato origine a tutte le anatre domestiche, fatta eccezione per l’anatra muta.
Le cure che vedremo sono perfette per chi intende avviare un piccolo allevamento anatra muta.
Perché allevare anatre?
L’anatra nana è spesso scelta da allevare a scopo ornamentale, all’interno di una fattoria didattica, nel contesto agrituristico o nella piccola cascina di campagna.
Allevare l’anatra e non i classici polli ha diversi vantaggi. Innanzitutto l’anatra non danneggia il giardino. Mentre galline e polli razzolano ovunque, le anatre sono più tranquille e cacciano in modo mirato larve, insetti, molluschi… sono instancabili nella ricerca di insetti.
In caso di pozzanghere o laghetti, fa razzie delle larve, eliminando sul nascere il problema delle zanzare. L’anatra cresce molto velocemente, è meno sensibile agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura… In più, se galline e polli necessitano di un “pollaio”, l’anatra non ha bisogno di ricoveri. Per allevare anatre in giardino ti basterà posizionare una capanna fai da te realizzata con delle canne o paglia.
Le anatre sono molto rustiche, non sono sensibili a particolari malattie. Se mal gestite possono ammalarsi di colera e polmonite. Al contrario della faraona e di altri avicoli che vanno vaccinati contro la pseudopeste, le anatre non necessitano di tale vaccine.
Uova di anatra
Le uova di anatra possono competere a pari merito con quelle di gallina. Vi sono razze di anatre selezionate proprio per la produzione di uova. In più l’anatra resta produttiva fino al 5° anno di vita mentre le galline ovaiole possono perdere di efficienza produttiva già dopo il secondo anno di allevamento.
Le anatre domestiche selezionate per la produzione di uova superano, in numero, la quantità di uova deposte anche dalle più selezionate galline ovaiole. L’uovo di anatra è anche largamente più grosso di quello di gallina: pesa circa 70 grammi.
L’uovo di anatra si può usare per il consumo diretto, in pasticceria oppure per la produzione di pasta fresca.
Le uova di anatra non sono grandi quanto le uova di oca ma hanno comunque dimensioni notevolmente più grandi delle uova di gallina: 5,9×4,1 cm. Hanno un guscio duro di colore bianco.
Anatra: allevamento e cure
La muta dell’anatra è più rapita rispetto a quella della gallina. Si verifica verso l’inizio dell’autunno. Verso la metà dell’estate, invece, rallentano le attività di riproduzione fino a cessare completamente con la fine della bella stagione.
Ciò che non deve mai mancare per l’anatra è uno specchio d’acqua. Anche in estate, quando le riserve idriche tendono a prosciugarsi, è opportuno assicurare che ci siano pozze contenenti acque pulite.
Per l’allevamento dell’anatra è necessario avere a disposizione un’ampia zona di pascolo e buone quantità di cibo. L’anatra ha un fabbisogno alimentare elevato. In estate, gli animali devono disporre di una zona ombreggiata. Abbondante acqua fresca e pulita non dovrà mai mancare.
Il pascolo consente alle anatre di beccare insetti, vermi e larve presenti nel terreno così da ampliare la dieta. L’alimentazione dell’anatra dovrebbe essere a base di mais e altre granaglie.
Riproduzione
La riproduzione inizia a febbraio nel meridione e verso fine marzo nel centro-nord. Prosegue fino luglio-agosto. Per il nido, la femmina si adatta: utilizza il suolo, cavi di alberi, cespugli… il nido naturale è fatto da ramoscelli e piume che l’anatra femmina stacca dal suo petto. In estate i pulcini hanno bisogno del calore dell’anatra femmina solo per 15 giorni. Per la riproduzione dell’anatra nei periodi più freddi è importante avere una lampada riscaldata e assicurarsi una corretta incubazione delle uova.
Il nido può contenere da 5 a 15 uova. La femmina cova per un periodo di tempo che va 26 a 28 giorni. La femmina, dopo la schiusa, insegna ai piccoli anatroccoli a nuotare e nutrirsi.
Pubblicato da Anna De Simone il 7 Luglio 2019