Amamelide, nota agli esperti con il nome più serioso di Hamamelis virgianana, è una pianta simile al Nocciolo, della famiglia delle Hamamelidaceae. E’ “made in USA”, soprattutto, e un po’ anche in Canada, e vanta proprietà astringenti e antiemorragiche grazie all’abbondanza di tannini solubili e flavonoidi nelle sue foglie e nella corteccia. E’ anche apprezzata come pianta ornamentale. Bella e buona.
Amamelide (o Hamamelis virginiana): pianta officinale
Alta fino a 6 metri, non è una pianta molto nota nell’immaginario comune per cui iniziamo ad affiancarla al Nocciolo per farcene un’idea. E’ a portamento arbustivo cresce spontaneamente sia sulle coste orientali dell’America del Nord sia nelle foreste. Ama quelle umide del Canada e degli Stati Uniti Settentrionali.
L’Amamelide ci arriva da oltreoceano. Le sue foglie, caduche, hanno un colore verde che tende al bruno e d’autunno assumono un caldo colore giallo ocra che le rende piante ornamentali tra le più scenografiche. La forma delle foglie è complice di questa meraviglie: sono ovali e grandi, 15 cm per 0 cm, con il margine irregolarmente dentellato e posizionate alternate quasi studiate per far risaltare al meglio le tinte della stagione.
Per coltivare l’amamleide è disponibile la guida: hamamelis, pianta e coltivazione.
Verso settembre l’ Amamelide produce fiori a quattro petali, con quattro stami e due stili, da cui poi si hanno i frutti. Si tratta di capsule legnose di una decina di mm di lunghezza, con due logge in cui sono conservati un paio massimo di semi scuri e lucidi.
Fin dai tempi degli Indiani, d’America ovviamente, questa pianta era sfruttata per le sue proprietà cicatrizzanti. Non solo: era anche uno strumento di lavoro per gli sciamani a quei tempi, loro sapevano come utilizzare al meglio il potere magico di foglie e corteccia e ne dispensavano dosi abbondanti durante le loro pratiche rituali e propiziatorie.
Potrebbe interessarti il nostro articolo correlato dedicato alle piante che resistono e fioriscono al freddo.
Amamelide: benefici
Come abbiamo già visto, le parti dell’Amamelide con proprietà terapeutiche sono le foglie e la corteccia. Il loro alto contenuto di tannini le rende in grado di avere un’azione vasoprotettrice e anche riepitelizzante. Motivo per cui questa pianta è tra le consigliate in caso di dermatiti di tipo allergico.
Sono poi i flavonoidi a renderla anche un rimedio efficace quando si tratta di curare disturbi del sistema circolatorio. Dalle flebiti, a varici ed emorroidi, e poi fragilità capillare, capillari dilatati, tendenza alla formazione di lividi, cellulite e qualsiasi problema che richieda un’azione astringente.
L’Amamelide ha anche proprietà antiemorragiche, è utile quindi in caso di metrorragie e nei dolori mestruali anche se va fatta attenzione a non esagerare mai con i quantitativi assunti. Se non stiamo alle dosi possiamo riportare danni alla mucosa gastrica o soffrire di stipsi. Ci sono poi soggetti che è meglio che non assumano del tutto l’amamelide, ad esempio chi ha epatopatie oppure si mostra ipersensibile verso uno o più componenti.
La scoperta di questa pianta, in ambito scientifico, sciamani a parte, risale al 1731 ed era stata classificata come pianta strettamente ornamentale, solo più avanti la sua nativa della Virginia ha rivelato all’umanità il suo valore anche sotto un profilo terapeutico, partendo dalle sue proprietà astringenti ed emostatiche.
Amamelide: utilizzo
Dell’Amamelide si può fare sia uso interno, sia esterno. Nel primo caso si parla di infusi e di estratti come la tintura madre, altrimenti per uso esterno la scelta è ben più ampia. In cosmesi, si trovano colliri, dopobarba lenitivi e tonici decongestionanti, tutti prodotti consigliati per pelle delicata o con couperose, per lenire gli eritemi solari, per l’arrossamento della pelle del volto oppure in caso di acne.
Con l’Amamelide si fanno anche creme contro la cellulite. E poi c’è l ‘acqua distillata di Hamamelis, utile per le infiammazioni della bocca e delle gengive, per occhi arrossati e in caso di congiuntivite allergica.
Amamelide: distillato
Tra i vari modi per utilizzare l‘Amamelide in modo “esterno” c’è il distillato, che risulta utile se non consigliato quando si trova una pelle lesa e irritata. Fa da tonico naturale e anche da detergente per la pelle grassa, piena di brufoli o con acne.
Avendo proprietà astringenti, l’Amamelide con il suo distillato può essere usata su tagli, lividi, piccole scottature e altre irritazioni simili della pelle. Il distillato non è assolutamente destinato ad uso interno, una boccetta da 100 ml costa 19,99 euro e ci torna utile in molte situazioni di vita quotidiana. Non peri lividi, mi auguro, ma per una pelle sempre più liscia.
Amamelide: crema
Una alternativa classica al distillato, forse il prodotto più immaginabile da usare anche dai più scettici e dai pigri, è la crema. La nostra Amamelide è usufruibile anche così, per ammorbidire la pelle e lenire gli arrossamenti. Ha un ottimo profumo fresco questo prodotto e in tempi non lunghi se usato con costanza, da risultati evidenti.
Vi potrebbero interessare anche i seguenti articoli:
- Piante medicinali: schede ed elenco
- Narciso: fiore e proprietà
- Ginepro: pianta e sue proprietà