Alternative al bosso: come sostituire il bosso con piante per siepi dall’equivalente valore estetico. Ecco quali sono le alternative al bosso per coltivare una siepe.
Sono molti gli utenti che hanno subito gravi danni dalla piralide o dalla cecidomia del bosso, due parassiti che da anni rovinano le foglie dei bossi. Se state valutando di sostituire la siepe del bosso con altre specie vegetali, la scelta è molto ampia.
Nell’articolo Piante per siepi vi abbiamo elencato tutte le piante disponibili per allestire una siepe, bassa o alta che sia. In questa pagina parleremo in modo specifico delle alternative al bosso che sono sostanzialmente tre: il ligustro, il carpino e il pittosporo.
Ligustro
Il Ligustro, botanicamente noto come Ligustrum sinense, è una pianta a rapido sviluppo. In età adulta presenta ricacci annuali di 20 – 30 cm con fogliame semi – sempreverde che in tarda primavera produce fiori bianchi. I fiori bianchi si riuniscono in infiorescenze a pannocchia terminale.
E’ una specie molto rustica quindi non necessita di particolari cure. Cresce bene in pieno sole o in posizione a mezz’ombra. Non ha preferenze di suolo, prospera bene anche in terreni siccitosi, l’unica condizione è che siano ben drenati e senza ristagni idrici. Il ligustro resiste bene al freddo e alla neve.
Carpino
Il Carpino, botanicamente noto come Carpinus betulus, prospera bene in pieno sole o posto in zone parzialmente ombreggiate. Non può essere usata come siepe in zone in ombra perché in assenza di sole è facile preda di malattie fungine e muffe. Preferisce terreni argillosi.
Si caratterizza per le foglie dalle evidenti nervature. Le foglie disseccano in tardo autunno ma non cadono, resistono ancorate alla pianta lungo l’intero inverno, permangono fino alla tarda primavera, quando sono costrette a cadere per la comparsa delle nuove foglie.
Sopporta bene potature estreme, anche ripetute. Una siepe di carpino può porsi come eccellente alternativa al bosso anche nell’Italia Settentrionale perché resiste molto bene ai freddi invernali.
Pittosporo (nella foto in alto)
Si presta bene per realizzare siepi lungo i litorali marini, infatti è molto diffusa lungo le coste del Meridione d’Italia. Il gelo intenso e prolungato provoca gravi danni alle parti epigee quindi ne è sconsigliata la coltivazione nell’Italia Settentrionale e in zone di montagna.
Per mantenere una forma compatta e decorativa della chioma, la pianta deve essere periodicamente sottoposta a interventi di potatura. Può dare vita a siepi molto resistenti, tuttavia è spesso vittima dell’attacco di cocciniglia quindi si consiglia la profilassi preventiva in vista dell’aumento delle temperature in tarda-primavera.
Alternative al bosso insolite
Per decorare la zona perimetrale del giardino, realizzare delle separazioni dall’alto valore estetico o per creare una siepe, gli amanti del verde possono scegliere di coltivare il bambù. Per l’allestimento di una siepe di bambù bisognerà tenere presente all’elevata mole di lavoro che richiedono le canne di bambù per mantenere un aspetto ordinato.
Un’altra alternativa insolita è data dalla Piracanta, pianta appartenente alla famiglia botanica delle Rosaceae, è un arbusto sempreverde molto semplice da coltivare anche a siepe. Questo arbusto sempreverde rallegra le siepi del giardino dapprima con piccoli fiorellini e, in secondo momento, con bacche colorate dal giallo al rosso.
La piracanta non necessita di molte cure, ne’ è incline a malattie. E’ una pianta rustica e resistente al freddo invernale. E’ adatta a realizzare siepi anche nel nord Italia, dove non sarà necessario proteggerla con ripari. Per tutte le informazioni sulla coltivazione a siepe della Piracanta vi rimandiamo all’articolo: Piracanta, perfetta per la siepe.