Aloe arborescens, la cugina dell’Aloe vera
Aloe arborescens, è una pianta succulente della famiglia delle Aloacee, anche definite Xanthorrhoeaceae, si tratta infatti di una cugina della più popolare Aloe barbadensis Miller, meglio conosciuta come Aloe vera.
Aloe arborescens vs Aloe barbadensis (aloe vera)
Esistono 250 specie di aloe, e anche se l’Aloe barbadensis Miller (l’Aloe vera) è l’unica che può contare più di 3.000 pubblicazioni scientifiche, tra studi, ricerche e test, anche l’aloe arborescens gode di una certa popolarità.
Così come l’aloe vera, anche l’Aloe arborescens predilige i climi caldi e secchi e soprattutto è diffusa per le coltivazioni a scopo curativo.
L’aloe arborescens è una pianta carnosa perenne, usata sia in ambito domestico come pianta ornamentale, sia come pianta medicinale dalle forti proprietà disintossicanti. E’ conosciuta fin dai tempi più antichi, basterà pensare che Cristoforo Colombo, al ritorno dai suoi viaggi, descrisse l’aloe arborescens come una pianta dai grandi poteri curativi.
Come l’aloe barbadensis, anche l’aloe arborescens è nota per i suoi molteplici effetti benefici. Anche in questo caso, l’effetto depurativo è dovuto soprattutto al contenuto di antrachinoni, tra le sue proprietà fitoterapiche citiamo gli effetti lassativi e quelli cicarizzanti (a uso topico). Gli estratti di aloe barbadensis sono da sempre impiegati come lenitivi e idratanti in caso di scottature, inoltre hanno anche un blando effetto antinfiammatorio.
E’ controindicato l’uso di aloe arborescens a chi ha già problemi intestinali o a chi fa uso di insulina perché l’aloe arborescens, proprio come l’aloe vera, abbassa l’indice glicemico rischiando di causare ipoglicemia.
Aloe arborescens e tumori
È stato ipotizzato l’impiego di estratti dell’aloe aborescens come coadiuvante della chemioterapia nella cura del cancro. In alcuni studi altri tipi di aloe l’Aloe vera hanno invece causato tumori nelle cavie sperimentali così come riportato nello studio pubblicato l’11 Aprile 2011 da New Scientist con l’articolo “Aloe vera extract gave rats tumours”.
Aloe arborescens, habitat
Nei giardini rocciosi all’aperto, la pianta è impiegata a scopo ornamentale anche per le sue dimensioni: può raggiungere fino a 4 metri di altezza e in natura di espande in immensi cespugli molto ramificati che offrono grandi infiorescenze. Le foglie dell’aloe arborescens sono dentellate e lunghe fino a 50 cm, i fiori sono a grappolo e di colore rosso.
L’aloe arborescens si riproduce solo con l’impollinazione incrociata perché i fiori femminili e maschili della stessa pianta non si incrociano tra loro. La moltiplicazione dell’aloe arborescens avviene per seme o per divisione dei polloni che si formano alla base delle pianta.
Cresce spontaneamente nelle regioni desertiche dell’Africa settentrionale ma ad oggi la pianta è comunque diffusa in tutto il mondo, soprattutto vicino al mare, infatti in Italia la pianta è molto presente sulle coste del Mediterraneo, Adriatico e Tirreno.
Pubblicato da Anna De Simone il 5 Agosto 2014