Allevare api: consigli utili per avviare un allevamento amatoriale di api per la produzione di miele. Consigli da un’apicultrice doc.
Mio padre è un apicultore e mio nonno lo era prima di lui. Mio nonno è stato il primo apicultore d’Italia a esportare il miele all’estero. La mia famiglia conta una lunga storia nel settore della produzione di miele e nel racconto non manca, tra le altre cose, un piccolo allevamento di api amatoriale. Nella foto in basso due alveari del mio giardino di campagna. Dopo questa piccola presentazione, vi darò delle indicazioni per allevare api per hobby e produrre miele.
Allevare api, i primi passi
Inizierò a rispondere alle due domande principali: quando e dove.
Il periodo migliore per avviare un allevamento di api cade in primavera, la stagione del risveglio vegetativo. Avviare un allevamento di api in autunno in inverno avrebbe poco senso: bisogna essere pronti ai periodi di carenza di cibo, quindi eventualmente realizzare delle semine o impianti di essenze che fioriscono in quei periodi.
Dove? Chi si illude di poter allevare api in città ne dovrà fare di strada! I centri urbani non dispongono di verde a sufficienza per soddisfare il fabbisogno alimentare delle api e questo porterebbe a carestie.
Il luogo ideale per allevare api deve essere ricco di erbe e piante di ogni genere, il verde, per le api, è fonte di nettare, polline e propoli. Prima di avviare un allevamento di api bisogna eseguire un’indagine sul territorio e valutare la vegetazione della zona. Se avete una tenuta di campagna molto estesa, potete fare affidamento sulle vostre coltivazioni.
Conoscere la vegetazione del luogo vi consentirà di apprendere il calendario di fioritura di ogni specie, in questo modo riuscirete a farvi un’idea dei periodi in cui le api dovranno affrontare carenze alimentari. I momenti critici per la vita di un alveare sono scanditi dalle stagioni più fredde dell’anno, per questo motivo, se intendete allevare api, si consiglia di coltivare edera e nocciòlo che fioriscono all’inizio e alla fine della stagione apistica, quando le comuni fioriture scarseggiano.
Solo abbondanti e costanti fioriture potranno garantire un’adeguata produzione di miele millefiori.
Allevare api, come iniziare
Vi consiglio di partire con pochi alveari, tre al massimo anche se due sarebbe il numero ideale per muovere i primi passi.
Collocate gli alveari in un luogo asciutto, soleggiato o a mezz’ombra.
Di vitale importanza è predisporre, per le api, delle fonti di acqua pulita: comprate degli abbeveratoi o autocostruiteli con delle bottiglie in vetro o di plastica. Non sottovalutate l’importanza delle fonti idriche, soprattutto per chi vuole allevare api in città o non in aperta campagna, in queste località le api possono approfittare di fonti idriche non sicure e rischiare l’avvelenamento da acque inquinate.
Quando avrete preso i vostri due o tre alveari, potete esercitarvi nell’allevamento con le tecniche di basi come quella dello scambio di telaini tra le arnie per pareggiarne le forze. Lo scambio dei telaini è una tecnica molto versatile e bisogna impararla presto, soprattutto se in un alveare è assente l’ape regina… In questo caso, potete introdurre un telaino di covata nella colonia orfana (priva di regina) così da consentire l’allevamento di una nuova ape regina.
Quando si accede a un’arnia, per prelevare il miele o per pareggiare i telaini, bisogna essere equipaggiati dell’attrezzatura giusta. Guanti, tuta e maschera protettiva. Evitate di acquistare tute con maschere integrate perché (a parer mio) sono molto scomode, scegliete una tuta protettiva alla quale abbinare la classica maschera quadrata da apicultore.
Link utile: maschera quadrata da apicultore
Per gestire al meglio le api, noi apicultore ci aiutiamo con spruzzini a base di oli essenziali ma soprattutto con il classico affumucatore. Usate un telo per coprire il favo e scoprite gradualmente i telai ai quali volete accedere.
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