L’allevamento maiali allo stato brado è una pratica difficile da descrivere a chi vive in città o in luoghi che non si adattano a questa pratica me è importante conoscerne le caratteristiche anche per chi mangia la carne di questi animali oppure ne consuma i prodotti ricavati. Si sta sempre attenti alle etichette e le modalità con cui si allevano i maiali sono un elemento che può far nascere delle discussioni. L’allevamento maiali allo stato brado è praticato anche in Italia, ma non solo.
Allevamento di maiali allo stato brado
Quando parliamo di stato brado non intendiamo esattamente dire che i maiali stanno all’aperto, non solo, per lo meno, ma questa è una condizione necessaria e non sufficiente, Quando parliamo di allevamento all’aperto dei suini, parliamo di quello che all’estero è chiamato allevamento outdoor o plein air ed è già un passo verso lo stato brado rispetto alle pratiche di allevamento in porcilaia. Si hanno infatti delle ampie superfici di terreno recintate, all’interno delle quali i suini dispongono di zone funzionali predisposte e attrezzate per l’abbeverata, l’alimentazione e il riposo.
Sia per l’allevamento di maiali allo stato brado sia per quello semplicemente all’aperto troviamo utilizzate delle attrezzature di tipo mobile che sono molto comode quando è necessario effettuare dei trasferimenti di animali da una zona all’altra per varie ragioni. A quel punto basta ruotare i recinti e cambiare le aree in modo combinato con ciò che viene fatto nei terreni circostanti.
Molto spesso si tratta di terreni coltivati per cui si applica una rotazione dei terreni finalizzata a massimizzare lo sfruttamento agronomico dei nutrienti contenuti nelle deiezioni rilasciate dai suini sul terreno. Allo stesso tempo si mira a minimizzare eventuali fenomeni di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, altri effetti negativi a cui guardare sono l’erosione del suolo e i danni alla vegetazione.
Allevamento di maiali allo stato brado: attrezzature
Le attrezzature che servono per questo tipo di allevamento di maiali sono le recinzioni e le capannelle. Le recinzioni sono recinzioni elettrificate e servono per delimitare le aree a disposizione degli animali, le capannine sono mobili anch’esse come le recinzioni e hanno diversi modi di utilizzo da cui dipendono le caratteristiche e le dimensioni.
Con costi accettabili, le recinzioni elettrificate, di solito, ci aiuteranno a tenere radunati i maiali in aree in cui possono stare in modo comodi ma senza dare fastidio, essendo mobili via via si possono variare gli spazi a seconda delle fasi dell’allevamento e dal numero di maiali che si ha, al momento. Solitamente queste recinzioni sono composte da due ordini di filo posti rispettivamente a 250 e a 500-550 mm di altezza con dei picchetti della lunghezza di 1 m. A questa struttura di solito si aggiunge una banda in plastica forata e colorata. La tinta scelta è il verde ed è utile che sia sempre la stessa perché così i maiali collegano il colore al dolore e stanno lontano dai confini che non devono superare. Per rendere tutto mobile e gestibile, ci sono anche delle molle collegate alla recinzione elettrica.
Ora vediamo le capannine, molto spesso sono in legno, in tavole o compensato, ma c’è anche chi le preferisce realizzare utilizzando la lamiera d’acciaio zincata, la vetroresina e le materie plastiche. Possono servire ad esempio per ospitare una sola scrofa con la sua nidiata oppure dei gruppi, in ogni caso sono sempre senza il fondo. Questo significa che ogni volta è necessario prepararle, predisponendo uno strato che faccia da pavimento. Si traduce con il riempimento delle capannelle di una abbondante lettiera di paglia molto utile anche per isolare la struttura dalle temperature fredde dell’inverno.
Sempre il pavimento di paglia schiacciata è perfetto per evitare che i maialini si schiaccino perché lo strato è sufficientemente soffice. Le dimensioni delle capannine sono molto variabili, dipende dal singolo allevamento di maiali che stiamo strutturando e dal tipo di terreno che stiamo utilizzando per ospitarlo.
Allevamento di maiali allo stato brado: normativa
Ci sono delle norme che regolano questo genere di allevamenti. Senza sostituirci al legislatore vediamone alcune. Ce ne sono ad esempio che disciplinano lo spandimento dei liquami e il carico di suini in riferimento all’allevamento intensivo ma che non riguardano l’allevamento all’aperto, men che meno quello allo stato brado. In generale però resta valida l’idea che l’obiettivo deve sempre essere quello di ridurre il rischio d’inquinamento da nitrati e preservare la struttura del suolo. Come fare? Uno dei modi per rispondere a questa esigenza è il limitare la permanenza degli animali sullo stesso terreno. Si può anche ad esempio creare un buon cotico erboso che tra l’altro influisce positivamente anche sul benessere degli animali.
Nel caso degli allevamenti suinicoli “industriali”, ci si trova ad affrontare il problema dell’elevata concentrazione di capi in limitate superfici stabulative coperte, perché c’è il rischio di creare dei gravi problemi di impatto ambientale legati principalmente ai rischi di inquinamento idrico dovuto allo smaltimento di elevati volumi di liquami suinicoli. Ecco quindi che l’allevamento all’aperto e quello allo stato brado sono una alternativa molto valida anche se naturalmente richiedono un maggiore impegno e un ridimensionamento della produzione. Però diventiamo meno impattanti sull’ambiente perché entrambe le tecniche non comportano alcuna produzione di liquami.
Una cosa importante da sapere è che quando si parla di allevamento dei suini all’aperto non si deve dare per scontato che si intenda che il metodo di produzione sia biologico, le due cose sono connesse ma non sono l’una il sinonimo dell’altra. Certo allevare all’aperto aiuta ad allevare in modo biologico ma ci sono ben altri accorgimenti a sui obbedire.
Per poter dire che si ha un allevamento di maiali biologico è necessario sostenere oneri molto forti, principalmente perché, a parità di capi allevati si devono ampliare notevolmente le superfici coperte.
Allevamento di maiali allo stato brado: consigli
Se volete qualche consiglio su come allevare maiali e animali in generale allo stato brado o all’aperto il mio consiglio è quello di leggere l’articolo che abbiamo dedicato al tema.
Allevamento di maiali allo stato brado di Norcia
A Norcia, nella zona dei Monti Sibillini, si trovano vari allevamenti dei suini allo stato brado e non per nulla i prodotti che vi si ricavano hanno un gusto del tutto unico. Qui ci sono molti dei pochi allevamenti certificati biologici allo stato brado censiti in Italia, ovvero allevamenti di suini con un impatto ambientale pari a zero e risultati di altissima qualità.
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