Come iniziare un allevamento di conigli
Un allevamento di conigli può essere un’ottima attrazione nell’ambito di un agriturismo o in un’azienda agricola aperta al pubblico. Anche una famiglia (persona fisica) può avviare un allevamento di conigli per l’autoconsumo di carni, a patto di garantire il benessere dell’animale fino al momento della macellazione. In base all’uso che si vuole fare dei conigli (come animale da compagnia e attrazione dell’azienda o per il consumo delle carni), in commercio esistono vari box abitativi. Iniziamo da questi.
Per allevare conigli dovrete provvedere a:
- Allestire un ricovero che sia più di una semplice gabbia
- Garantire la corretta alimentazione al coniglio in base alle fasi di crescita
- Aiutare i conigli nella riproduzione e allestimento dei nidi
Allevamento conigli: box abitativo o gabbia
Al momento dell’acquisto di una gabbia per conigli dovete tener presente che il coniglio è un animale che si riproduce facilmente, quindi privilegiate i box che integrano dei nidi asportabili. Non badate a spese: scegliete box abbastanza grandi e dalle dimensioni adeguati.
In questo panorama sorgono si possono scegliere anche box per l’allevamento biologico del coniglio in grado di rispondere alla normativa UE 384/07, articolo 42.
Per un piccolo allevamento, potete scegliere una gabbia di 150 x 100 cm, altezza 100 cm con un rialzo da terra di 30 cm. L’ingombro totale di una gabbia del genere può variare in base al modello, fino ad arrivare a di 250 x 100 x 130 cm, questo perché i box per conigli possono disporre di uno o più nidi. Scegliete una gabbai con nidi in legno che siano estraibili e controllabili dall’esterno.
Oltre alla presenza del nido, al momento dell’acquisto di un box per avviare un allevamento di conigli, è importante valutare i lavori di manutenzione e di pulizia.
A questo proposito, alcune gabbie prevedono un fondo estraibile per facilitare le operazioni di pulizia. In alternativa si può scegliere un fondo in rete con maglie abbastanza lasse da consentire ai materiali di scarto, di fluire verso il suolo per poi essere rimosse con un rastrello. Vi consolerà sapere che le deiezioni dei conigli tendono a essere secche e a sporcare poco.
Allevamento conigli: alimentazione
L’alimentazione del coniglio può variare in base al periodo dell’anno.
Tra marzo e aprile, quando il coniglio è in piena riproduzione, al fieno e ai mangimi in pellet, si può aggiungere un 10% di orzo in granella. Dall’alimentazione secca del periodo invernale, in primavera e in estate, il coniglio può essere alimentato con cibi verdi e freschi.
Quindi… si può dare l’erba fresca ai conigli? Certo, ma con moderazione. La nuova erba risulta molto ricca di acqua di vegetazione e quindi alle femmine allattanti va somministrata in dosi minori per evitare l’insorgenza di diarrea e perdita di liquidi.
Il passaggio dall’alimentazione invernale a quella estiva si fa gradualmente. In pratica il coniglio deve abituarsi a passare da cibi disidratati e in pellet ad alimenti freschi come l’erba di campo.
Come fare? Per iniziare, somministrate erba essiccata. Lasciate appassire l’erba per tre giorni e poi somministratela ai conigli. Poi lasciate appassire l’erba per solo due giorni e somministratela ai conigli… infine lasciate appassire l’erba per solo un giorno e poi la somministrerete ai conigli, fino a dargli anche un po’ di erba fresca.
Allevamento conigli: riproduzione e accoppiamento
I conigli si possono riprodurre con una certa facilità ma senza lasciare nulla al caso. In autunno, nell’allevamento di conigli sono presenti sia coniglie vecchie (che hanno 2 o 3 anni), sia femmine più giovani che si riproducono per la prima volta. Le coniglie giovani di un anno, sono più inclini a innescare una falsa gravidanza, in quando, anche a seguito dell’accoppiamento non avviene la fecondazione.
In questo caso, la falsa gravidanza dura 2-3 settimane, durante le quali la coniglia dovrà essere lasciata in disparte. Solo dopo ulteriori 20 giorni, la coniglia potrà essere riproposta per un nuovo accoppiamento.
Dopo la fecondazione, la femmina provvede a preparare il nido con il suo pelo. Entro la prima settimana dal parto, controllate il nido e verificate il numero dei nuovi nati e la presenza di eventuali morti. Rimuovete i piccoli morti e, qualora avete fatto accoppiare più coniglie, eseguite il pareggiamento delle nidiate. Che significa? Che dovete distribuire i coniglietti tra le coniglie allattanti facendo in modo che ogni femmina allattante abbia otto coniglietti dato che otto è il numero dei capezzoli attivi.
Durante l’allattamento, è consigliato somministrare alle femmine dei cereali fioccati in aggiunta al classico mangime. Come premesso, le femmine in gravidanza, in accoppiamento o in allattamento, devono consumare alimenti freschi (compresa erba fresca) con estrema moderazione.
Nido del coniglio
Per portare a termine una riproduzione del coniglio con successo, le femmine devono avere a disposizione un nido idoneo. Se la femmina non è riuscita a preparare un nido con il suo pelo, questa mancanza può essere colmata manualmente. Senza indugio, accarezza il petto della femmina e asporta manualmente il pelo per poi sistemarlo nel nido.
Cosa fare se la femmina mangia i figli?
Per evitare che ciò si verifichi dovete giocare d’anticipo. Il cannibalismo è un fenomeno presente nei conigli, soprattutto nelle giovani femmine che fanno il nido per la prima volta.
Al momento del parto (e anche prima) non deve mai mancare acqua pulita. La coniglia che allatta consuma ogni giorno circa un litro d’acqua. In assenza di acqua le femmine mangiano la prole perché i piccoli nati sono ricchi d’acqua.
I nuovi nati si possono svezzare dopo 5 settimane. Dopo 5 settimane, la coniglia dovrà essere trasferita in un’altra gabbia. Trascorsi 3 – 4 giorni, sarà pronta per un nuovo accoppiamento e potrà essere posta nella gabbia con il maschio.
Allevamento conigli, cenni burocratici sul consumo delle carni
Da un punto di vista amministrativo, si dovrà notificare il possesso degli animali da allevamento ai Servizi Veterinari della ASL di riferimento. Alla notifica seguirà il rilascio delle autorizzazioni per l’allevamento di conigli per consumo familiare.
I regolamenti dell’ASL consentono la macellazione a domicilio dei conigli e dei volatili da cortile quando la destinazione è il consumo personale. Se l’allevamento è ai fini commerciali: le macellazioni degli animali le cui carni siano destinate al commercio possono essere effettuate esclusivamente nei macelli autorizzati e devono sottostare alle norme previste nei regolamenti Comunitari.
Allevamento del coniglio: letture consigliate
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Pubblicato da Anna De Simone il 1 Settembre 2018