Allergia graminacee, uno spauracchio per molti di noi, che in una certa stagione ci fa penare. Effettivamente è una delle forme più diffuse di allergia legata alla presenza di pollini nell’aria. Per farsi una idea dell’impatto che l’allergia graminacee ha sulla popolazione, anche solo italiana, basta pensare che circa il 15% di chi soffre di rinite allergica ha sintomi gravi, l’asma da polline ha una incidenza attorno al 5-12%.
Allergia graminacee: periodo
Il periodo in cui sbucano i sintomi di questa allergia lo conoscono quasi tutti perché tra chi è personalmente coinvolto e chi ha amici e parenti allergici. In primavera iniziano i problemi, nelle settimane in cui il vento comincia ad alzare nell’aria delle vere e proprie nubi di polline. Molto dipende anche dalla zona dove abitiamo e dalle piante che crescono nei nostri paraggi, ma l’aria mette il polline in circolo ed è difficile sfuggire all’allergia graminacee.
Allergia graminacee: sintomi
Nel periodo di fioritura delle piante, chi soffre di questa allergia spesso avverte i sintomi tipici di una congestione nasale e l’ipersecrezione, il naso cola e spesso anche prude, come possono prudere gli occhi, ad esempio. L’allergia graminacee può anche farci impazzire tra starnuti e tosse, con occhi che lacrimano, rossi e infiammati.
I sintomi non si concentrano tutti sul viso, ci sono infatti anche degli effetti più generali. In primavera, se soffriamo di questa allergia, ci sentiamo spossati e stanchi, può spuntare anche la sonnolenza.
C’è poi anche il fenomeno della reattività crociata, si verifica quando gli anticorpi inducono una reazione immunitaria di fronte ad un allergene che proviene da un’altra specie, ossia non da una graminacea.
Allergia graminacee: rimedi naturali
I migliori rimedi naturali sono quegli accorgimenti che ci permettono di evitare almeno in parte di entrare in stretto contatto con le graminacee. Ad esempio iniziamo a uscire la mattina presto o la sera e ad evitare le gite in campagna o nei parchi.
Quando l’erba è stata da poco tagliata, meglio stare alla larga dai prati. In auto, non teniamo i finestrini aperti e limitiamo le soste all’aria aperta. Un vero peccato, in primavera, quando il mondo si risveglia e ha voglia di stare a prendere aria, davvero, ma i sintomi dell’allergia graminacee possono davvero essere fastidiosi.
Se questi accorgimenti non sono sufficienti per rendere sopportabile la situazione, possiamo rivolgerci ad un medico per farci prescrivere una adeguata terapia antistaminica.
Allergia graminacee: cibi da evitare
Oltre a fuggire dal polline che aleggia nell’aria, a primavera, per cercare di non soffrire troppo a causa dell’allergia graminacee è necessario anche dare un occhio a cosa abbiamo nel piatto. Ci sono infatti degli ingredienti da bandire dalla dieta o da cercare di non mangiare troppo di frequente. Ad esempio il miele millefiori, meglio se non ne possiamo fare a meno, quello di castagno o di corbezzolo.
Evitiamo anche frutti come melone, anguria, arancia e agrumi, kiwi, pesca, albicocca, ciliegia, prugna, mela, e ortaggi come pomodoro, patata e melanzana. Tra la frutta secca, le meno amiche degli allergici sono le arachidi e le mandorle. Ci sono anche persone che riscontrano problemi quando mangiano frumento e cereali e loro derivati come pane, pasta, ma non capita che di rado.
Allergia graminacee nei bambini
Nei bambini l’allergia graminacee si presenta anche in età intermedie ed è importante rivolgersi ad un medico per identificarla in modo da mettere subito in atto i consigli ed eventualmente le cure che servono. Non è piacevole ma con un po’ di costanza e di attenzione, non è nulla di drammatico. Si gioca meno all’aria aperta, ma si impara anche come non innervosirsi quando arriva la primavera che, oltre all’allergia graminacee, porta anche molte cose belle.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Instagram
Ti potrebbe interessare anche: