Allele: definizione
Allele, un termine che ritroviamo quando parliamo di genetica e che non è semplice da comprendere. E’ legato al concetto di gene e lo “arricchisce”, spiegando molti fenomeni che ci toccano da vicino e aiutandoci a capire come ad esempio funzionano i gruppi sanguigni e come si trasmettono dai genitori ai figli.
Allele: definizione
In genetica si parla di alleli per indicare le forme alternative dello stesso gene che si trovano nella stessa posizione su ciascun cromosoma omologo (locus genico). Possono essere due ma anche più di due, queste forme alternative, e sono importanti perché controllano lo stesso carattere ma possono portare a prodotti quantitativamente o qualitativamente diversi. Ecco perché non ci si può fermare al concetto di gene ed è necessario approfondire.
Alleli e geni
Troviamo delle coppie di alleli in tutte le cellule somatiche, diploidi dove sono distribuiti allo stesso modo sui cromosomi omologhi. Quando andiamo a definire un genotipo di una persona, quindi, relativamente ad un gene, dobbiamo studiare il corredo di alleli che questa persona possiede. Fenotipi identici possono dare origine quindi a dei genotipi differenti.
Quando si ha un omozigote, si ha un gene in cui l’informazione riportata dall’allele materno e quella dell’allele paterno sono identiche, ciò non accade negli eterozigoti in qui queste due sono diverse e si comincia ad entrare nel merito di dominanza e recessività genetica. Come accennato possono esserci anche più di due alleli per alcuni geni.
Allele selvatico
In inglese si chiama wild type, anche abbreviato, e si tratta della versione di un gene considerata più comune in natura. Detto anche tipo selvatico un allele selvatico oggi coincide spesso con il primo scoperto e comunque con quello che presenta una diffusione significativa all’interno di una data specie.
Ci sono molti casi in cui esiste una grande varietà di forme alleliche per alcuni geni che codificano molti caratteri, una abbondanza che in una specie varia nel tempo, come prevedibile, nelle evoluzioni naturali, ma anche nello spazio. Ecco perché non è detto che l’allele più comune in una certa popolazione sia effettivamente il più diffuso anche in una popolazione della stessa specie ma che vive in altre località.
Allele dominante
Gli alleli dominanti e recessivi sono il risultato degli studi del buon Gregor Mendel basati sulla trasmissione di 7 caratteri ereditari nelle piante di pisello odoroso (Pisum sativum). Osservando la risposta dei caratteri aveva notato che nella prima generazione filiale, derivante dall’incrocio di piante omozigoti per alleli diversi di uno stesso locus, tutti gli organismi avevano lo stesso fenotipo.
Nella seconda generazione filiale entrambi i caratteri riapparivano in proporzioni diverse. Mendel proseguendo i suoi studi ha ricavato la Legge della dominanza definendo dominante l’allele che determina il fenotipo della prima generazione filiale, e recessivo quello che ricompariva in seconda generazione filiale.
Allele recessivo
Individuato il dominante, cioè l’allele che determina il fenotipo degli individui eterozigoti ed omozigoti per un certo carattere, si riconosce anche il recessivo che ha modo di determinare il fenotipo solo se l’organismo ha in quel locus due alleli recessivi.
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Pubblicato da Marta Abbà il 25 Gennaio 2018