Allarme Blu: lo smog oscura il cielo
Il rosso è il colore preferito dai cinesi che mai lo assocerebbero a una sensazione di pericolo. Così a Pechino in questi giorni (siamo a gennaio 2013) si parla di allarme blu per indicare un’emergenza smog che da noi sarebbe da allarme rosso che più rosso non si può.
La situazione nella capitale cinese è drammatica e le autorità hanno consigliato, quasi ordinato, di rimanere in casa alle persone anziane e ai bambini. Chi deve uscire per andare al lavoro si munisca di una maschera hanno detto, ma non una mascherina, una maschera antigas.
Il cielo è sereno ma da giorni il sole non si vede più, una cappa grigia di smog impedisce ai raggi di filtrare: forse per questo i cinesi hanno scelto il blu per indicare l’allarme, il blu che sta sparendo.
Il livello di Pm 10, la polvere sottile che penetra nel naso e nella faringe non è mai stato così alto, ma è il Pm 2.5 a preoccupare di più (700 rispetto a un limite UE di 25) perché queste polveri sono ancora più fini e penetrano profondamente nei polmoni causando asma, bronchiti, enfisema, allergie e tumori.
E in Italia? Non siamo ai livelli di Pechino ma guai a scherzare: a Milano lo smog è fuori limite da 12 giorni consecutivi (considerato che oggi è il 14 gennaio), situazione cronica nel periodo invernale, il peggiore per lo smog, e si parla per l’ennesima volta di blocco del traffico in tutta la provincia e divieto di circolazione per i veicoli Euro 3.
Sempre a Milano, ridiventa urgente un Piano per l’aria (l’hanno chiamato Pria): mezzi pubblici meno inquinanti, misure stringenti per camini e stufe a legna, certificati ambientali per le aziende, blocco dei veicoli Euro 3.
Però la paura, ancora una volta, è che passata l’emergenza dell’inverno tutto torni come prima e l’anno prossimo ci si ritrovi daccapo. Servono interventi forti e di lungo periodo: incentivare la mobilità elettrica urbana, non solo per i mezzi pubblici, è certo una buona idea. In USA stanno comprando macchine mangia-smog (qualcosa più di prototipi) ideate e costruite con tecnologia italiana, altra buona idea.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 15 Gennaio 2013