Alimenti piccanti: benefici e controindicazioni
India, Messico e Giamaica sono tre Paesi noti per la loro cucina tradizionale estremamente piccante, in cui il peperoncino gioca un ruolo fondamentale. Per quanto riguarda il nostro paese, le regioni che ne fanno il maggiore uso nei piatti tipici sono la Calabria e la Basilicata.
I fan dei cibi piccanti sono però sparsi un po’ in tutto il mondo e amano arricchire innumerevoli pietanze con questa speciale spezia, apprezzandone non solo il gusto, ma anche gli innumerevoli benefici.
Il peperoncino e, in generale, i cibi piccanti, presentano però anche alcune controindicazioni che devono essere tenute a mente per evitare di incorrere in spiacevoli effetti collaterali; ad esempio, chi soffre di bruciore di stomaco e gastrite dovrebbe evitare di consumare alimenti arricchiti con peperoncino, paprika e altre spezie piccanti o irritanti.
Spezie piccanti: quali sono le più conosciute
Quando si parla di alimenti piccanti, il primo che viene in mente è il peperoncino, una spezia che deve questa caratteristica alla presenza di capsaicina, l’alcaloide responsabile di quel ben noto senso di bruciore che si prova in bocca o sulle labbra.
Al fianco del peperoncino, ci collocano però altri alimenti, più o meno conosciuti, noti per il loro gusto pungente. Tra questi troviamo ad esempio lo zenzero, una radice che può essere consumata in vari modi e può essere utilizzata per aromatizzare le pietanze, e il wasabi, pianta di origine giapponese nota per il suo gusto estremamente piccante. Tra le spezie piccanti più utilizzate in cucina troviamo inoltre il pepe, in particolare quello nero.
I benefici dei cibi piccanti
Gli alimenti piccanti possiedono numerosi benefici, riconosciuti anche a livello medico grazie a ricerche e studi nel settore.
Questi ultimi hanno analizzato in particolar modo le proprietà del peperoncino, spezia utilizzata in molti Paesi e per la preparazione di tantissimi piatti tipici. Da uno studio italiano pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology è emerso che il peperoncino, utilizzato nelle giuste quantità, è benefico per la salute grazie alle sue proprietà antibatteriche e alla capacità di regolarizzare pressione sanguigna e livelli di colesterolo nel sangue.
Altri studi avrebbero messo in evidenza gli effetti positivi del peperoncino sul metabolismo, i quali lo renderebbero l’alleato perfetto che chi decide di seguire una dieta dimagrante.
Queste qualità derivano in primis dalla capsaicina, ma vengono accentuate dalla presenza di polifenoli, vitamina C e carotenoidi.
Il pepe, grazie alla presenza di piperina, sostanza che regala alla spezia il suo gusto piccante, aumenta la produzione di saliva e succhi gastrici, migliorando la digestione. Tra le sue numerose proprietà rientrano anche quelle antisettiche e diuretiche, oltre alla capacità di regalare un senso di sazietà, molto utile quando si seguono diete dimagranti.
Anche lo zenzero, radice piccante per eccellenza, possiede numerose proprietà benefiche. Innanzitutto, proprio come il pepe, favorisce la produzione di succhi gastrici, utili per migliorare la digestione; in secondo luogo, aiuta ridurre il senso di nausea e stimolare il metabolismo. Per finire, possiede proprietà antinfiammatorie.
Il wasabi deve il suo sapore piccante agli isotiocianati, i quali, secondo alcuni studi potrebbero aiutare a contrastare gli effetti dannosi dei radicali liberi. Tra le altre proprietà di questa pianta troviamo quelle antibatteriche, antisettiche e balsamiche.
Cibi piccanti, le controindicazioni
Non solo benefici, naturalmente; per quanto buoni, anche gli alimenti piccanti hanno delle controindicazioni.
In primo luogo, è fondamentale non consumarne mai in quantità eccessiva; questa regola vale per qualsiasi spezia piccante, ma in particolare per il peperoncino e il pepe, i quali potrebbero irritare intestino e vie urinarie.
Da limitare inoltre il consumo di alimenti piccanti durante la gravidanza, soprattutto se si vogliono evitare problemi digestivi, nausea e bruciore di stomaco, e in presenza di patologie a carico del sistema gastrointestinale.
Meglio evitare inoltre di far consumare cibi piccanti ai bambini di età inferiore ai 6 anni.
Qualche consiglio per un utilizzo consapevole
Tutti gli alimenti devono essere consumati con moderazione e seguendo alcune buone regole che evitino di trasformare i benefici in controindicazioni. Per quanto riguarda gli alimenti piccanti, è preferibile non consumarli mai a stomaco completamente vuoto e non inserirli nel menu più di due volte alla settimana.
Per preservare le mucose dello stomaco e dell’intestino, meglio consumare alimenti piccanti abbinati a frutta e verdura.
Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 8 Ottobre 2022