Se qui vivo QuiCibo. Il claim è dei più indovinati per divulgare il messaggio dell’alimentazione a Km Zero, o filiera corta, che consiste nel preferire alimenti prodotti e confezionati nelle vicinanze per ridurne i costi di passaggio (produttore-grossista-distributore-dettagliante) e il potenziale inquinante (emissioni di CO₂). Freschezza a prezzi contenuti, nel rispetto dell’ambiente, è la chiave del Km Zero.
Così hanno pensato tre giovani di Verona, Alessandro, Marco e Nicola, che di QuiCibo e del Km Zero hanno fatto un’idea d’impresa, e poi un’impresa vera e propria. Dalle idee ai fatti: QuiCibo è una piattaforma Web che permette ai consumatori (privati e in gruppi d’acquisto), e alla ristorazione, di avere due cose sempre sotto controllo.
La prima è la mappa del mercato della ‘produzione propria’ e della ‘vendita diretta’ del territorio circostante (il Km Zero insomma), la seconda è la possibilità di approvvigionarsi per tramite della stessa facendo più ordinativi con un unico pagamento. Ciò che trattine QuiCibo è una piccola commissione per la gestione dei pagamenti online.
Alessandro, Marco e Nicola, torniamo per un momento a loro, sono tre giovani imprenditori decisi a concretizzare in QuiCibo i valori in cui credono, la cultura delle cose buone e il rispetto dell’ambiente soprattutto. Alessandro Vaccaro, 27 anni (PhD in informatica al Trinity College di Dublino) è il responsabile tecnico e sviluppa l’infrastruttura software. Nicola Galetto, 26 anni e laurea in giurisprudenza, cura l’amministrazione. Marco Grumolato, 27 anni, giurisprudenza, si occupa a tempo pieno della parte commerciale.
Il lato innovativo di QuiCibo è che la piattaforma coniuga filiera corta e Km Zero basandosi su un sistema semplice e discreto, con cui il consumatore ha piena libertà di scegliere il prodotto e le aziende agricole del circondario. La dinamicità di QuiCibo infatti non vincola gli utenti a uno specifico gruppo di aziende ma permette ai singoli di rifornirsi da qualsiasi produttore.
Sfruttando questa logica il consumatore può utilizzare QuiCibo sia da consumatore nel proprio territorio di residenza sia in veste di turista, rifornendosi dai produttori del luogo. Questo fa della piattaforma anche un ottimo strumento per il turismo enogastronomico ed agroalimentare, anche straniero.
Il palmares è tutto rispetto: il progetto QuiCibo ha partecipato a due concorsi: ‘Ripartiamo dalle Idee’, promosso dal Corriere della Sera, arrivando a ottobre 2012 tra i trenta finalisti su più di 300 candidature a livello nazionale; e ‘Rebound, promosso da Confindustria Padova, nel quale è giunto a gennaio 2013 tra i tre vincitori. Il team è stato anche insignito del Premio Città Impresa al Teatro Comunale di Vicenza.